P a k a r t a s|| Paky

29. una vera famiglia

Ammò 💘 : online

Sei tornata a casa?
02:43

📞 Ammò 💘 chiamata persa 02:44

Dove sei?
03:17

Oh mi rispondi?
03:22

📞 Ammò 💘 chiamata persa 03:56

Ludo e ja
03:57

📞 Ammò 💘 chiamata persa 04:01

📞 Ammò 💘 chiamata persa (6)

Ho ignorato tutta la notte chiamate e messaggi da parte sua. Se pensa di risolvere con due paroline svelte ha proprio toppato, non doveva spingersi fino a quel punto, d'altronde non lo merito nemmeno.

Una volta arrivata a casa mi sono lasciata andare in un pianto di rabbia mentre quelle parole schive rimbombavano nella mia testa all'infinito e non facevano altro che alimentare i sentimenti negativi.

Se questo è lui allora non è fatto per stare con Ludovica Arrigoni, né lo sarà mai.

Mi sono presa mortificazioni troppe volte da un maschio e di certo non lo permetterò a lui, non stavolta

Ho sentito Anastasia poco fa che è subito corsa a prendermi con Marco per lasciarmi sfogare. Lei è una ragazza dolcissima, anche se sembra scontrosa e distaccata all'apparenza, è un'ottima amica di cui posso fidarmi e parlare di tutto

«Secondo me dovreste discuterne da vicino» Anastasia opina chiaramente, sistemandosi i riccioli sulle spalle

«Scordatelo. Non lo cercherò!» esclamo in diniego, guardando Marco mettere su un'espressione poco convinta «Che c'è?» gli rivolgo l'attenzione

Cikky alza le spalle «Purtroppo mio cugino ha sbagliato a dirti quelle cose, però anche tu hai perso il controllo» osserva «Se ci tieni metti da parte l'orgoglio e rispondigli, no?» fa provocatorio, dandomi urto

«Sai quanto ho dormito stanotte?» alzo gli occhiali scuri mostrando le mie occhiaie ancora evidenti «Ecco» soggiungo «Non è possibile che io debba stare attenta a fare un nome perché lui ha scatti d'ira» dico ovvia

Mi zittisco sentendomi il sangue ribollire nelle vene quando vedo spuntare dalle mie spalle il riccio con in mano una canna e l'aria di chi è sull'orlo di implodere «Continua pure a sparare a zero invece di rispondere alle chiamate, brava» mi fa l'occhiolino con sarcasmo, passando poi a salutare Cikky e Ana

«Sempre meglio declinare le chiamate che lasciarti in mezzo alla via dicendoti di crescere» rispondo a tono

Paky si limita a rispondermi con un'occhiataccia truce, passando poi a chiamare Marco e camminare più in avanti verso gli altri ragazzi.

«Ahia» commenta Anastasia «Sembrava volesse sbranarti con quello sguardo»

Scuoto il capo con disappunto, evitando di proferire altre parole.

———

Paky's pov

Guardo Ludovica tenere il broncio mentre parla con Anastasia, probabilmente è ancora incazzata con me. Penso poi alla questione in sospeso che noi di Glory Glock abbiamo con quelli di San Siro che sta portando soltanto accumuli di tensione

«Ammò nun voglio sape' proprio nient', c'ha da 'ra e sold'» Marco si rivolge a me, aprendo l'argomento

«Eh per forza ammò, stavo pensando di andare stasera fino a là...» faccio confessandomi con lui

Cikky mette su un'espressione sorpresa «Ma vuoi andare là che lo chiami oppure irrompiamo?» ridacchia facendomi l'occhiolino

«Mo' vediamo...c'aggia pensà» rido di conseguenza «Ma Luigi a ro sta?» domando accigliato, non avendolo ancora visto tra gli altri ragazzi

«Eh ammò sta a casa, teneva sonno, mal di testa...» sospira lui

«Ua addirittura?» metto su un mezzo broncio «Ma io l'avevo detto che non è abituato a fumare e bere così» commento

«Eh chill è strunz!» esclama in accordo «Vuole fare sempre di testa sua, poi mo sta crescendo, capì, quindi vuole sentirsi grande come noi...» osserva lui da fratello maggiore

«Eh ammò ma lui alla fine ha noi come esempio, è pure normale» soggiungo con un velo di malinconia

«Sì, questo è vero» sospira lui «Se stava papà qua...» sbuffa abbassando la testa

Mi si forma un buco nello stomaco dalla rabbia al solo pensiero «Oh ammò!» lo riprendo subito «Non ti abbattere eh!» dico con fermezza guardandolo negli occhi «Noi abbiamo solo noi e nessun altro purtroppo, tu hai Luigi e io ho Mely...però io teng' a te, a Tonino, a Loris, Fabio...ormai siamo noi la nostra famiglia» dico cercando di sopperire

«Sì, sì assolutamente» raccorda lui «Siamo tutti una vera famiglia» annuisce «Scusami...è che a volte ci penso» abbassa la testa con fare imbarazzato

«Eh non ci pensare, piens' a Anastasia oi'» gli do una pacca per sdrammatizzare

Cikky scoppia a ridere «Menomale che c'è lei mamma mi» fa voltandosi a guardarla da lontano

Così mi unisco e vedo Ludo lì ancora insieme a mia cugina. Che coglione! L'ho trattata un po' una merda per colpa di quello stronzo di San Siro

«Ah a proposito!» richiama la mia attenzione

«Dic' ammò» lo richiamo io

«Ma tu ieri sera che hai combinato? No perché ho visto Ludovica e stava proprio male» racconta dubbioso

«Eh, non farmi pensare...» sospiro dai nervi «Sempre perché c'è quello stronzo di mezzo» faccio con disprezzo

«Ma chi è? Shiva?» si acciglia lui

«No, no» diniego prontamente «O' strunz e San Siro» specifico

«Ah, Rondo...embè che c'entra con Ludovica?»

«Spero proprio niente»