7. stringiti a me

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«In che senso non ci vieni al locale?» incrocio le braccia con fare deluso guardando la mia migliore amica rabbuiarsi

«Mi dispiace Ludo...» proferisce lei «Devo essere a cena dai miei zii questo giovedì» dice seccata

«Non puoi svincolarti?» domando, cercando di fare leva su di lei

Scuote la testa in cenno di diniego «Capita una volta l'anno, i miei non me lo permetteranno» spiega, facendomi rattristare «Ma tu vai, scusa ci sono le ragazze di Rozzi, che ti frega» dice incoraggiante

Sbuffo pensierosa «Sì, ma tu sei la mia migliore amica, non è lo stesso...e poi loro le conosco da poco, non lo so» metto su un broncio

«Facciamo così» idea lei, attirando la mia attenzione «Tu ci vai, io vado a cena dagli zii e quando sarà finita mi faccio accompagnare al club e ti raggiungo» propone

«E tu faresti tutto questo casino per venire con me?» dico in maniera poco convinta «Non ti conviene, amo» sospiro seccata

«Che fa?» dice retorica «Devi andarci, non accetterò di saperti a casa sul divano mentre fuori c'è un mondo» fa incoraggiandomi

———

Sistemo il fermaglio tra i capelli con già in spalla la borsa, aspettando una chiamata di Anastasia

Alla fine ho deciso di andarci, dopo tutti questi mesi di buio ho bisogno di vedere nuova gente, nuovi posti

Il telefono squilla, così rispondo con un sorriso mezzo euforico «Sì?»

«Bella, scendi» il tono di Anastasia è percepibile da un miglio

Mi affaccio in cucina prima di dirigermi fuori dalla porta «Mà, io esco»

«Fa' attenzione, non metterti nei guai» mi raccomanda, alzando gli occhi dal cellulare per rivolgermi uno sguardo d'intesa

Scendo le scale velocemente, sistemandomi le collane sul petto che s'intrecciano tra loro. Apro il portone e trovo quattro motorini ad attendermi giù, manco fosse una scorta.
M'imbarazzo a primo impatto vedendo i tipi col doppio taglio e i tatuaggi sulle braccia che ho conosciuto sul set l'altro giorno, di cui alla fine non ricordo i nomi, fatta eccezione per Cikky.

Vincenzo mette entrambi i piedi a terra, reggendo il peso del mezzo «Buoni, è la sorella di Andre, non la toccate» esordisce ammiccando

Anastasia mi manda un bacio volante in cenno di saluto, mentre con l'altro braccio si aggrappa alla vita di Cikky

«La porto io dietro con me, Vince tu facci strada» proferisce un altro

«Ho promesso al fratello che gliela tenevo d'occhio, la porto io» Vincenzo mi fa cenno di salire, passandomi il casco

Mi avvicino al suo tmax nero opaco, mi reggo sulle sue spalle per darmi lo slancio con le gambe e salire in sella. Il suo profumo è parecchio forte tanto che mi entra in testa

Indosso il casco e lo allaccio in modo corretto sistemandomi sul mezzo «Stai bene?» chiede voltandosi verso di me

«Sì sto a posto, grazie» confermo, voltandomi poi verso le ragazze che mi strizzano l'occhio con aria compiaciuta

«Stringiti a me» mi raccomanda il riccio prima di partire

Insinuo le mani sulla sua vita in modo delicato, forse troppo imbarazzata per starci a contatto

I ragazzi si fanno cenno tra loro così partono, iniziando a prendere velocità. Un vuoto d'aria mi solletica la pancia per l'effetto fisico, stringo le cosce attorno al mezzo per tenermi meglio.
Da dietro vedo Vincenzo lasciare il manubrio dell'acceleratore per prendermi le mani e sistemarle sulla sua pancia

Arrossisco imbarazzata più che mai «Tieniti a me, non ti preoccupare» fa rassicurandomi

Ci troviamo sorpassati da Cikky che cammina davanti con Anastasia e altri due mezzi di cui su uno c'è Francesca

«Non parli mai tu, eh?» mi domanda lui con un velo di ironia «Sei a disagio?»

In realtà ha fatto centro «No, perché? Non voglio distrarti mentre guidi» dico sulla difensiva

Vincenzo ride e dallo specchietto mi rivolge un'occhiata maliziosa «Hai paura che ti faccia fare male?»

«Potrebbe succedere» rispondo accennando un sorriso

«Fidati, ho promesso a Andrea che non ti avrei tolto gli occhi di dosso, sei al sicuro» spiega lui

«Grazie, però non voglio essere un peso» mi faccio credere offesa

Rallenta di botto «No scusami, non intendevo...» cerca di giustificarsi

Scoppio a ridere e lui capendomi da una botta all'acceleratore, di conseguenza stringo le dita sul suo addome e smetto di ridere «Hey!» lo ammonisco «Non vale»

«Ci conviene accelerare o arriveremo ultimi» raccomanda lui con ironia «Abbracciami forte, eh» mi avvisa

Arriviamo fuori al club dove lasciamo i mezzi accanto all'entrata, scendo dalla sella che le gambe mi tremano per quanto sono state in tensione

Finalmente arrivano le ragazze a salutarmi «Stai benissimo, sembravate una coppia» esordisce Francesca, scatenando una risata imbarazzata da parte mia

«Non farle pressioni» l'ammonisce la ragazza dagli occhi chiari «Sei veramente bellissima» si complimenta anche Anastasia

«Grazie, tu e Marco fate invidia» commento io, pensando a come si tenevano la mano sul mezzo.

«Dai andiamo!» Francesca fa strada verso l'ingresso

«Ludo» Vincenzo attira la mia attenzione, mi fa cenno con la mano per dirmi di aprire gli occhi e stare attenta, annuisco in tutta risposta prima di andare via

C'è gente che fuma shisha ai tavoli, alcuni ballano già e altri amoreggiano sui divanetti, le luci sono pazzesche e l'atmosfera è bella confidenziale. Mi spiace tanto che non ci sia Teresa, magari adesso sarà a sorbirsi i parenti che le fanno domande esistenziali sulla vita

Francesca mi tende la mano trascinandomi nel cuore del locale, sembra conoscerlo come le sue tasche da come si muove.
Mi guardo intorno scorgendo facce nuove, qualche ragazzo sorride in modo sbilenco alla nostra vista e abbasso lo sguardo sentendomi a disagio in tutta risposta.

La ragazza occhialuta mi strizza l'occhio lasciandomi a pochi metri dal bancone dove servono da bere, per poi fare cenno al barman. La guardo mentre con disinvoltura sorride al ragazzo e ritira due calici dai colori aranciati, venendo poi verso di me «Comincia a bere questo» mi sorride dolcemente porgendomene uno

«Fra andiamoci piano che Vincenzo mi fa da guardia stasera» l'avverto, intenta a fare da brava

In tutta risposta alza gli occhi al cielo e fa scontrare il mio bicchiere col suo «Alla tua!»

P a k a r t a s|| PakyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora