15. acqua passata

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Deglutisco ormai presa dal mood, mi cade una lacrima sull'ultima strofa che va in chiusura. Non credevo potesse arrivare a tanto «Mamma mia!» esclamo affranta

«Qui poi c'è lo switch del beat e c'è una parte di speech che devo ancora scrivere, però grosso modo questo è il campione» racconta soddisfatto

«Sei bravissimo» faccio emozionata, alzandomi dal divano per prendere posto accanto a lui

Sposta una ciocca di capelli «Hey, non voglio però che stai così» dice premurosamente

Scaccio via una lacrima «No, è che hai usato parole pesanti, ti racconta a pieno secondo me»

Annuisce «Sì, è molto intensa come traccia...passiamo ad altro, dai...Ah ecco!» esclama fiero «Ti spoilero un pezzo a cui sto lavorando con tuo fratello» ride divertito

«Voglio ascoltarlo assolutamente» batto le mani contenta, come una bambina

Parte la traccia successiva che suona energica, quasi drill oserei dire. Inutile dire che mio fratello e lui hanno molta complicità anche a livello musicale, visto ciò che ne è uscito finora.

Scoppio a ridere «Che vuol dire bucchinaro?» mi acciglio stranita

Vince si passa una mano tra i capelli «In napoletano è tipo uno che è furbo, roba del genere...» fa per spiegarmi

Rido divertita «Ecco perché voi di Napoli avete qualcosa in più» ironizzo

Scuote la testa con aria rassegnata «Vado a prendere da bere, che è meglio» si alza lasciando la sala audio

Curioso sullo schermo leggendo oltre al suo tanti altri nomi. Non riesco a credere a ciò che vedo, cioè seriamente potrei avere la possibilità di ascoltare un singolo di Plaza in anteprima e fare gli occhi a cuoricino a pensare che l'abbia registrato proprio qui in questa stanza?
Ammetto di essere tentata dal riprodurre qualcosa di suo, ma devio i miei pensieri e come una sadica premo play sul pezzo di Vince, quello malinconico, ancora una volta.

Torna con in mano due birre «Kermit ha solo birre, mi dis...» non completa la frase che resta sorpreso a vedermi concentrata sulla canzone «Ti è piaciuta tanto?» domanda, sedendosi accanto a me

Annuisco «Mi dispiace aver dubitato delle tue intenzioni» dico rimproverandomi «Ho avuto una relazione che mi ha spezzato il cuore e tolto il sonno, non mi fido facilmente, mi pare di avertelo accennato» spiego cercando di aprirmi

Intanto la canzone switcha; parte un altro beat col fondo di una melodia sulla falsa riga della canzone di prima.

Mi accarezza con aria apprensiva e malinconica al contempo «Quella è acqua passata, mh?» dice guardandomi intensamente

Non so nemmeno cosa rispondere, così annuisco lievemente tenendo il contatto visivo. «Non vuoi passare avanti?» mi chiede, aspettando una piccola conferma mentre studia a fondo i miei tratti somatici

Ho il sangue freddo come un boss
Quello che è tuo, ora è mio
Non credo a te, neppure a Dio
Aspetto sotto come un boss, uh
Perché posso, uh, come un boss

Sento la sua voce rappare in sottofondo, inumidisco le labbra, passando a rispondere «L'ho già fatto» dico sentendo un brivido percorrermi la spina dorsale

Curva l'angolo della bocca in un mezzo sorriso, avvicinandosi ulteriormente. Abbasso lo sguardo godendomi questi istanti di tensione, mentre sento il suo profilo sfiorare il mio. Reclina la testa leggermente appoggiando le sue labbra sulle mie. Sento gli occhi pizzicarmi, il cuore mi batte all'impazzata, mi sento troppo strana.
Non vedevo l'ora di scoprire come fosse la sua bocca a contatto con la mia. Sembra voler concludere con bacio a stampo, forse un po' incerto.

Rido sulle sue labbra per poi prendere controllo della situazione. Intensifico il bacio non volendomi staccare, così il riccio mi attira a sé portandomi a sedere sulle sue gambe, schiude appena la bocca prendendo a giocare con la lingua, facendomi tremare lo stomaco. Mi cinge la vita con le braccia, in maniera dolce mentre le mie mani gli finiscono in faccia.

Accarezzo la cicatrice che evidenzia il suo zigomo con l'indice sinistro, lasciando una lacrima di commozione percorrermi il viso. Mi allontana guardandomi preoccupato «Sto bene» faccio rassicurandolo

«Ah menomale, le tue aspettative erano basse ma a farti piangere addirittura mi sarei sentito in colpa» scoppia a ridere, sdrammatizzando
Gli do un colpetto sulla spalla con fare scherzoso, guarda poi un po' più sopra della mia spalla indicandomi l'angolo della stanza, facendomi voltare «Abbiamo appena registrato un bacio sotto le telecamere» riflette, facendomi strabuzzare gli occhi

«Eh? Ma dici che sono accese?» faccio portando una mano alla bocca, con aria spiazzata

«Certo che lo sono» ride divertito «Pensa se le vedesse tuo fratello» mi prende in giro

Mi allontano, incrociando le braccia al petto «Dai Vince non è divertente» lo guardo preoccupata

Prende le mie mani stringendole «Non avrebbe modo di vederle, stai tranquilla» si avvicina stampandomi un bacio sulla bocca «E poi ci parlo io con tuo fratello, non avrà molto da ridire» dice sicuro

«Gli dici che hai perso la testa per me e non vedevi l'ora di rubarmi tutti questi baci?» dico tornando felice, commentando con un pizzico di umorismo

Annuisce tenendo una ciocca di capelli tra le dita «Ovvio. Gli racconto anche della tua faccia fiera quando passavo a prenderti a scuola d'improvviso» rilancia, facendomi arrossire

«A proposito!» scatto dalla seduta, dando uno sguardo all'orologio del monitor che segna le tre «È tardissimo, domani devo seguire il corso preparatorio all'esame» sento il senso d'ansia farsi vivo

Vincenzo si acciglia «Chiudo tutto e ti accompagno» fa mettendosi al computer

Chiude i file in sicurezza, cercando di fare prima possibile. Lascia che man mano si spengano tutte le apparecchiature, mentre io mi ricompongo già pronta ad uscire. Velocemente inserisce l'allarme ai dispositivi di sicurezza per poi lasciare la stanza.

Mentre attraversiamo il corridoio che conduce all'uscita riguardo le certificazioni appese e sorrido, ancora non mi capacito di tutto quello che è successo in queste ore.
Vincenzo è stato dolcissimo, mi ha aiutato ad aprirmi e fare un passo avanti. Fondamentalmente dopo la mia ultima relazione non sono più riuscita ad avvicinarmi a qualcun altro, solo che quello che riesco a provare standogli vicino è talmente forte che mi permette di dimenticare tutto.

P a k a r t a s|| PakyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora