Non è il risveglio da un incubo a riportarmi in vita
ma una fitta lancinante al petto
dalla crosta delicata trasuda sangue secco
che cupo come questa notte imbratta i miei cieli e questi muri
di fronte al giaciglio un'immagine riflessa
come l'acqua s'increspa e diventa cerchio
occhi stanchi vedono contorni sfilacciati di immagini che si confondono
i contorni persi nell'etere
e con orrore l'animo riconosce la vera essenza di quella
una vita contorta e sbilenca e morente ed emaciata e stanca
s'ostina a rimanere in questa terra nonostante i giuramenti
pur essendo una vita morta ancora cammina su strade
che non permeano di alcun significato.
Nell'orrore di questo buio
col fiato accorciato dalle troppe poche parole,
quell'ombra mi tende la mano.
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Non c'era, nemmeno una volta
PoetryDa piccoli tutte le storie iniziavano con "C'era una volta" e avevano un lieto fine. Quando crescendo le cose si sono complicate ci siamo resi conto che non tutto aveva un lieto fine e che molte cose non ci sono mai state, nemmeno una volta. è ban...