147- Fraudolenza

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Ne ho sentiti molti di consigli in questi anni

Li ho perfino provati, ma non servono a nulla se non a riempire le loro bocche che non hanno mai conosciuto la verità


Il mio preferito suona come "guarisciti, trova te stessa e portati a casa"

quando l'ho sentito sono scoppiata a ridere

Io? Guarire? E da cosa poi, dalla vita che continua a sbattermi in faccia i suoi peccati?

Sono io ad essere troppo soffice per le mani ruvide di un mondo che non ha mai avuto occhi per me, ecco qual'è l'unica colpa che ha la vita verso di me.


Poi, scusate dottori di vita, 

come farei a trovare me stessa quando ho smesso di esisterere?

Cos'altro dovrei trovare, la pietra filosofale, il santo Graal?

Sono solo una polaroid sfocata che in troppi hanno usato pre tracciare i loro contorni migliori,

non mi sono sviluppata da un negativo ma sono il negativo di molti.


Parlando di casa poi dovrei allestire un palco per il vostro spettacolo comico.

Se non esisto dove dovrei abitare se non nella cenere fredda di me stessa?

Non ho più un luogo dove riposare e ho smesso di essere un luogo. Come vi permettete di pensare che un dolore abba diritto ad una casa?

Chi ci dovrei portare poi quando ho smesso di esistere, quando un "me" non esiste più ma è un mosaico di frammenti e polveri che non ha mai voluto nessuno?

Credete che li voglia io?


Non mi sono sepolta, mi sono distrutta

Abbiate un pò di rispetto per le anime in pena dei mai morti che solcano questa terra con l'inconsistenza che le ha generate.

Non c'era, nemmeno una voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora