189- Ubi est mihi

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è strano trovarmi in un luogo sconosciuto che mi è sempre mancato

in un posto dove sono raccolte inconsapevolmente piccole tracce di me,

schegge che per quanto mi sono distrutta non sono più in grado di avere un senso tra loro.


Da questa poltrona mi osservano alle spalle libri a lungo sudati da una bambina dorata

una da schiaffi e sberle perchè incapace di sopravvivere senza il consiglio rigurgitato nel nido da mamma merlo,

libri che trovo identici nella mia libreria,


di fronte a me una scrivania vuota, eco della mia strabordante di percorsi senza inizio o fine

l'immagine dei giorni riempiti a forza di un qualcosa nel quale non si è mai creduto,

ma ugualmente portati avanti da maschere di delusione e apparenza di sogni infranti,


al mio fianco il mio futuro, un bambino non umano e la forza nelle mie mani,

immagini tracciate a matita indelebile di quello che voglio raccontare di essere,

che un giorno vorrò vedere nella mia immagine allo specchio. 


Quindi se ora qualcuno mi chiede "dov'è la persona che conoscevo?" la risposta è semplice:

se cerchi qualcuno che è stato lo troverai nel cimitero delle speranze fallite,

Io, la persona che sto creando ora, è qui seduta su questa poltrona.



Non c'era, nemmeno una voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora