Porto sulla pelle segni a leggermi come un libro aperto
nei,
cicatrici,
lividi e rosacee.
Per questo quando le mie dita sfiorano pelli lisce
mi fermo sempre a pensare
se sono i miei polpastrelli ad essere pieni di calli
o se effettivamente sia possibile essere così soffici.
Soffici e teneri,
Morbidi e massicci,
come fanno a vivere in questa morbidezza di seta?
senza esserne sopraffatti?
Come fanno a resistere al sole che brucia,
alla sabbia che vola,
alle parole taglienti
e al vento affilato?
Ecco a cosa penso
mentre qualcuno con mani altrettanto callose
sfiora la mia carne di raso.
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Non c'era, nemmeno una volta
PoetryDa piccoli tutte le storie iniziavano con "C'era una volta" e avevano un lieto fine. Quando crescendo le cose si sono complicate ci siamo resi conto che non tutto aveva un lieto fine e che molte cose non ci sono mai state, nemmeno una volta. è ban...