168-Fuoco

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Sono il mio fuoco
La dea della mia distruzione.

E se devo vivere bruciando
Bruceró le mie ceneri,

Le darò al vento che ne farà concime per nuovi fiori
che potrò divorare nella mia rossezza

Alla terra rimarranno le mie ossa
quando un giorno tornerò a lei

Anche loro, quando non potranno più ardere di vita,
andranno a rendere fertile altri fiori

Che verranno a loro volta bruciati da altre fiamme,
Figlie delle mie magari

O semplicemente corpi ugualmente infiammati di vita.

Ma alla fine quello di cui ho bisogno non è altro fuoco
Io sono il fuoco di cui ho bisogno:

Mi serve l'aria,
Il vento che mi scompiglia i capelli e con le sue dita leggere

Porta al vento le mie fiamme
Per seminare nel mondo,

Proprio come fiori.

Non c'era, nemmeno una voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora