Per lei le mie parole non avranno mai senso.
Mi ha insegnato lei a parlare la lingua del bisogno,
quella con le parole giuste per leccare via l'affetto che qualcuno
ha sbadatamente lasciato attaccato ai coltelli,
non dai cucchiai colmi dei commensali.
Ora, usando questa lingua, nemmeno parla con me
urla parole al vento alla me che ha forgiato con i coltelli sporchi
io sono accanto ad entrambe ad osservare la scena,
una che urla e l'altra senza vita negli occhi a farsi investire dal quel maremoto di ire e delusioni.
Vorrei intervenire dicendo qualcosa, per fermarle magari
ma presto scopro con orrore che non ho più una bocca con cui parlare ma una schiera di coltelli affilati
e non ricordo come si usa la loro lingua
anche se palassi non capirebbero altro che stridore metallico.
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Non c'era, nemmeno una volta
PoesiaDa piccoli tutte le storie iniziavano con "C'era una volta" e avevano un lieto fine. Quando crescendo le cose si sono complicate ci siamo resi conto che non tutto aveva un lieto fine e che molte cose non ci sono mai state, nemmeno una volta. è ban...