169- Occhi di notte

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Il mio nemico mi ha teso i suoi occhiali nella notte.

Quando li ho indossati ho capito molte più cose di quante ne erano

no, mi correggo:

ho visto un mondo che avevo già osservato, ma solo in un luogo che credevo esistesse solo nelle mie lenti.

Dovevo aspettarmelo quando l'assurdo mi ha teso la mano

che il mio nemico era un mio alleato,

e proprio come una nemesi era la giusta metà del mio essere mela. 

Ma nella notte, proprio come in quella che odorava di zampironi,

non potevo vedere che nei suoi occhi non erano riflessi solo i miei

ma anche la persona che voglio dire di essere.

Non c'era, nemmeno una voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora