141- Mille anni fa

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Quanto sei bello, amor mio

quando la tenebra lenta da te si dilegua


profilando sottile i contorni del tuo viso,

delle tue mani, dei tuoi capelli e del tuo petto

che piano s'inarca per respirare le lenzuola.


A lungo vorrei ammirare cotanta meraviglia

ringraziare qualsiasi cosa l'abbia creata

e non rendere al mondo questo dono,

ma custodirlo gelosamente nel mio cuore.


Fuori, lo stiracchiarsi del giorno

un flebile richiamo all'ordine

Dentro, la scomposta brama di quell'immagine 

e un calore tiepido che richiama al sonno;

spingendomi dentro un nuovo e giovane 

sonno di carezza.


Non c'era, nemmeno una voltaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora