Quanto sei bello, amor mio
quando la tenebra lenta da te si dilegua
profilando sottile i contorni del tuo viso,
delle tue mani, dei tuoi capelli e del tuo petto
che piano s'inarca per respirare le lenzuola.
A lungo vorrei ammirare cotanta meraviglia
ringraziare qualsiasi cosa l'abbia creata
e non rendere al mondo questo dono,
ma custodirlo gelosamente nel mio cuore.
Fuori, lo stiracchiarsi del giorno
un flebile richiamo all'ordine
Dentro, la scomposta brama di quell'immagine
e un calore tiepido che richiama al sonno;
spingendomi dentro un nuovo e giovane
sonno di carezza.
STAI LEGGENDO
Non c'era, nemmeno una volta
PoésieDa piccoli tutte le storie iniziavano con "C'era una volta" e avevano un lieto fine. Quando crescendo le cose si sono complicate ci siamo resi conto che non tutto aveva un lieto fine e che molte cose non ci sono mai state, nemmeno una volta. è ban...