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"Cosa stai disegnando?" Octavia cercò di prendere il quaderno di Clarke, la quale era da due ore, cioè dalle sette del mattino, che stava disegnando.
Clarke spostò velocemente il foglio, non voleva, anzi non poteva farglielo vedere.
"Avanti!" Octavia cercò ancora di acchiapparlo, ma Clarke fu più veloce e riuscì a spostarlo.
"Octavia" Clarke ridendo chiuse il quaderno e si alzò.
"Devo andare a lezione, magari un giorno te lo farò vedere" Senza aspettare una risposta, prese insieme al quaderno anche altri libri e uscì dalla classe.
In realtà quella mattina non aveva lezione, ma voleva solamente disegnare in pace.
Si andò a sedere in un tavolino del bar e ritirò fuori il suo disegno e la matita.
Stava disegnando il primo abbraccio tra lei e Bellamy, quello a Camp Jaha, quello che nemmeno Octavia si sarebbe aspettata di vedere.
"Bello il disegno, chi stai abbracciando?" Sentì la voce di Bellamy da dietro e saltò in aria, menomale che si era disegnata mentre abbracciava Bellamy con lui di spalle.
"Un mio vecchio amico" Clarke batté la matita sul foglio lentamente, come se quell'amico non fosse davanti a lei, ma dall'altra parte del mondo.
"Deve essere importante visto che lo stai disegnando con tanto impegno" Clarke si stupì della domanda e riguardò il disegno, per poi alzare la testa non capendo una cosa.
"Come mai ti interessa?" Chiese scherzando, Bellamy, cioè quel Bellamy, non la conosceva da più di due giorni.
"Tu rispondi alla domanda" Bellamy la guardò negli occhi così intensamente che Clarke si perse nel suo sguardo.
"Si, ma ora non siamo più amici" Non sapeva perché gli stava parlando di questo, ma si sentiva bene, a suo agio.
"Sarà stato un cretino" E invece no, lui, quel cretino, aveva ragione. Lei gli aveva sparato, lo aveva ucciso e tutto ciò per niente.
"Scusami ma tutto questo interesse per me da dove deriva?" Clarke scherzò e Bellamy rise, la situazione era strana, ma bella.
"Mi sto semplicemente annoiando" Lui sorrise e lei ricambiò, ma poi ci fu un silenzio imbarazzante, fin troppo imbarazzante.
"Blake" Clarke si girò di scatto sentendo quella voce, che tra i auoi amici le mancava ancora e sorrise guardando la sua vecchia migliore amica avvicinarsi.

"Non ce la faremo" Raven ormai era senza speranze, lei e Clarke erano intrappolate, tra le rocce.
"Gli altri troveranno un modo" Disse Clarke cercando di rassicurarla.
"Come lo fai?" Raven cambiò direttamente argomente e chiese a Clarke una domanda che lei non capì al volo.
"Fare cosa?" Clarke non riuscì proprio ad intendere cosa lei volesse chiedere.
"Rimani così dannatamente forte. Qualunque cosa accada, Clarke Griffin non si rompe" Quelle parole di Raven fecero riflettere Clarke, che la guardò in un modo che neanche lei riusciva a capire.
"Non è vero" Clarke sapeva che tutti la vedevano forte, almeno credeva, anche se in realtà anche lei era un essere umano e poteva soffrire.
"Davvero? Ho ucciso quattro persone nel reattore e altre otto quella notte per buona misura e mi sento come se la mia anima si fosse spaccata.
Ti basta canticchiare come un motore messo a punto" Raven continuò e Clarke la guardò triste.
"Raven..." Provò a dire, ma venne interrota.
"Forse questo è il karma per tutto ciò che abbiamo fatto, tutte le persone che abbiamo ucciso" No, non era il karma, Clarke lo sapeva.
"Hey, le persone che abbiamo ucciso, le abbiamo uccise per salvare le persone che amiamo" Cercò di tranquillizzare Raven dicendo solo la verità.
"Anche loro amavano delle persone. Quando finisce?" Per Raven Clarke stava pensando da egoista in quel momento.
"Non finisce qui. Non credo nel karma, Raven e se abbiamo un'anima, la tua non è incrinata. Sei una brava persona, forse la migliore che conosco" Clarke aveva ragione, Raven era una brava persona.
"Meglio che sai, eh? Allora perché non sono entrata? Avrei potuto saldare quei tubi da sola, ma invece ho mandato a morire Hatch e la sua gente. Avrei potuto saldarli da sola, ma avevo... paura" Clarke non aveva mai visto Raven così... così... debole ecco.
"Hey, va tutto bene" Raven non aveva di cosa preoccuparsi, era sempre stata una brava persona, l'anima incrinata magari ce l'aveva lei e non Rav, ma in quel momento non gli importava, importava solo sopravvivere.

Questo capitolo è un po' più lungo del solito, ma spero che vi sia piaciuto 💓

uli

Do you remember me? ~Bellarke fanfiction~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora