Grazie per la bici

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<<Adesso rimani qui che devo andare a prendere la tua bici e poi i cambi per cambiarle la ruota e il pedale>>, disse.
<<Va bene>>, sbuffai roteando gli occhi.
Aspettai andasse fuori dalla porta e quando lo fece andai nella sua camera da letto, o almeno pensavo lo fosse, benché ci fosse un letto a una piazza e mezzo. Non so perché lo feci ma a quanto pare mi interessava. Camera sua aveva delle pareti bianco latte: "semplici per un tipo coi capelli rossi" ridacchiai nella mia testa. Una cosa in particolare mi catturò lo sguardo: un quadro, era sul un quadro di due mani che si tenevano: "olio su tela". Era bellissimo. Rimasi lì a guardarlo per un pò finchè non avvertii una presenza strana alle mie spalle.
<<Che ci fai qui gattino? >>, mi sussurò all'orecchio come se nulla fosse.
<<AH! MADONNA SANTA TI PARE IL CASO?! >>, gridai. Quel suo sussurro mi fece venire un brivido per tutta la schiena.
Nicola rise della mi reazione.
<<E comunque non chiamarmi "gattino" ci conosciamo da poco, manco siamo amici, siamo semplici conoscenti>>, dissi.
<<Sempre a fare il serio tu, eh?>>,disse con quel sorrisetto che mi faceva ribollire di rabbia in tutto il corpo.
<<Sono solo riservato nulla di che>>,risposi facendo spallucce.
<<Comunque, Nicola, mi hai aggiustato la bici? >>,continuai.
<<Sì, l'ho fatto, se no non sarei qui>>,rispose fiero di sè.
<<Grazie per la bici ,Nicola>>, dissi.
<<Di nulla gattino>>, rispose sorridendomi.
<<Quante volte ti devo ripetere di non chiamarmi gattino>>, dissi seccato.
Controllai l'orario sull'orologio.
<<Oddio! Sono già le 14.27 e non ho ancora mangiato niente?! >>, gridai guardando l'orario segnato sul telefono.
<<A quanto pare sei una di quelle persone che hanno le giornate programmate, vero?>>, chiese lui.
Feci un sorriso ironico per risposta.
<<Vuoi restare a mangiare da me? >>, chiese avvicinandosi di più a me.
<<Certo che no, sembri un maniaco >>, risposi indietreggiando di qualche passetto.
<<Ti assicuro che non lo sono>>, disse con tono finto serio e a alzando le mani.
<<È proprio quello che direbbe un maniaco>>, ribattei.
<<Ma dai, su,dove abiti? >>, chiese.
<<Perchè dovrei dirtelo?>>,
risposi.
<<Dimmelo e basta>>, insistette lui.
<<Via Giacomo Leopardi>>, risposi sbuffando.
<<Ma è lontanissimo da qui!>>, disse stupito.
<<Lo so>>,
<<Allora ti conviene rimanere qui>>,
<<E va bene, solo perchè sono stanco e mi fa ancora male la ferita!>>,risposi cercando di non dargliela vinta.

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