<<Allora, che mi devi dire di importante? >>, chiese mettendosi le mani in tasca.
In quel momento le mura della stanza sembravano ancora più strette.
<<Allora Mattia, ti ricordi quando era venuto nostro padre, quel bastardo? >>, chiesi guardandolo dritto negli occhi.
Lui annuì facendo una smorfia aspra.
<<Ecco. Nicola aveva detto che io ero il suo ragazzo e mi sentivo battere qualcosa nel petto>>, dissi sussurrando l'ultima frase.
<<E li chiesi perchè avesse detto quelle cose -esitai- e mi disse che era preso dal momento. Quindi io, con la mia mente del cazzo da innamorato di merda, pensai che fossimo non so...qualcosa?. Ma quando mi disse quelle parole sentii come se fosse caduto un bicchiere di vetro; mi sentivo come se mi avessero tirato mille o anche milioni di frecce alla schiena>>, continuai concludendo il mio discorso tendendomi la maglia bianca ormai stropicciata dall'ansia.
<<Fratellino...>>, iniziò a dire.
<<So che potrebbe essere difficile per quelli come noi capire questo sentimento: l'amore è complicato e difficile. Tu sei innamorato di Nicola. O almeno ti piace>>,
<<Sono i sintomi dell'amore e dell'attrazione verso una persona>>, concluse.
Non pensavo potesse dire qualcosa di così...intelligente? Dopo tutto non eravamo nemmeno come Nicola.
<<Quindi...provare le farfalle nello stomaco vuol dire amore?>>, chiesi abbassando lo sguardo.
<<Non sempre amore, ti potrebbe piacere una persona anche solo per l'aspetto>>, continuò
<<Oh...come quando siamo lì?>>, chiesi
<<Sì...diciamo, circa>>, rispose.
<<Ti senti meglio? >>,
<<Sì...mi sono tolto un peso>>, risposi con un lieve sorriso che non durò per molto visto che mi buttai fra le sue braccia scoppiando a piangere. Non sapevo o almeno non avevo mai provato quelle emozioni per una persona...Ho sempre preferito stare per i fatti miei dopo che sono stato bullizzato per il mio orientamento sessuale, (che pensavo fosse normale anche qui!) quindi non mi sono mai innamorato di nessuno.A parte Marco...Perchè proprio io? Perchè Io dovevo innamorarmi di lui? Non poteva farlo qualcun altro? Si vede che il fato non è dalla mia parte "quelle tre vecchie bastarde", pensai.
Sono nel letto pensando al giorno precedente quando mi sfogai a mio fratello. Il quale, per la prima volta, disse qualcosa di intelligente. Scesi trovando i soliti due. Però più silenziosi del solito...
<<Buon giorno>>, sbadigliai
<<Buon>>
<<Buon giorno fratellino, dormito bene? >>, chiese mio fratello interrompendo Nicola
<<Sì, grazie>>, risposi sorridendo.
Mi avvicinai alla credenza, prendendo sempre le stesse cose. Solo che oggi avevo intenzione di farmi del tè nero. Mentre vagavo per la credenza notai che tra i miei amatissimi infusi di tè non c'era il tè nero:
<<Cavolo, non c'è il tè nero...significa che dovrò andare a comprarlo al supermercato più vicino>>, dissi tenendo in mano alcune scatole di tè.
Allora salii le scale e iniziai a prepararmi.
<<Io vado>>, dissi scendendo le scale prendendo le chiavi di casa e il telefono.
Chiusi la porta, presi la mia bici e iniziai a pedalare al supermercato più vicino.
STAI LEGGENDO
letters {strecico}
Fanfic↷{IN REVISIONE-NON ANCORA COMPLETA}↶ ⇢PER CHI MAGARI L'HA LETTA DA TEMPO (cioè ha letto i capitoli quando sono usciti o un anno più tardi) POTREBBERO NON CAPIRE I PROSSIMI CAPITOLI QUINDI RILEGGETELA APPENA FINISCO LA REVISIONE. GRAZIE.⇠ Federico (S...