Mammone, il demone dell'avarizia.

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Un omone in giacca e cravatta si accese un sigaro ed iniziò a fumare beatamente seduto sulla sua scomodamente comoda poltrona.
<<Senti un po' qua, Michele>>, disse.
<<Ma quello là, come hai detto che si chiama?>>
<<Federico signore>>
<<Sì sì lui, dove sta adesso?>>
<<Ancora all'ospedale Giusquiamo, signore.>>
<<Capisco, chiama qua Gabriele>>
<<Sì signore>>, rispose Michele andando fuori dalla stanza facendo ciò che gli fu ordinato .
<<Mi ha chiamato, padrino?>>, chiese Gabriele avvicinandosi all'omone baciandogli l'anello.
<<Vieni qua picciotto>>
<<Senti a paparino: abbiamo trovato quel tuo amichetto Federico>>
<<Sei serio??>>
L'omone  annuì.
<<Grazie padrino!>>
<<Ora vai, ci occuperemo noi del resto>>
Gabriele gli bacio l'anello un'ultima volta e se ne uscì dalla porta.
<<Miche' portame un altro sigaro>>, ordinò lui.
E Michele ,dopo quella frase, corse veloce a prendergli un sigaro tutto nuovo da fumare.
L'omone l'accese e tirò in dietro la testa.
<<Quindi quanto?>>
<<Il minimo 1 giorno, ma se la questione dovesse farsi lunga e se Federico si presentasse con dei rinforzi, ne durerebbe altri due>>, rispose sicuro Michele.
<<Dai l'incarico al gruppo di Piadina,vedrai, faranno un buon lavoro>>
<<Sì, signore>>
<<Signore io...io penso che se ne debba occupare lei personalmente>>, disse uno scricciolo.
<<Personalmente?>>, chiese innervosito l'omone spostando  il sigaro dalle labbra.
<<Dopo quello che è successo con lui, meglio non scherzarci>>, continuò lo scricciolo.
<<Ma ti rendi conto di cosa stai dicendo? Sto lasciando questo compito a Piadina apposta>>, si innervosì l'uomo.
<<Sì signore, mi scusi>>, indietreggiò il piccolo.

<<Mammone!>>
<<Ha ha! vecchio mio,come stai eh?>>
<<Tutto bene dai>>
<<Dai sto contento che tu stia bene>>, gli disse l'omone con ancora il sigaro acceso nella mano.
<<Siediti>>, continuò indicandoli una poltrona.
<<L'avete trovato?>>
<<Sì, è a Parigi adesso, in un ospedale.>>
<<Ottimo...Allora è un bersaglio facile adesso>>
<<Non così in fretta Belfagor, ti ricordi come era nel combattimento? Anche ad occhi chiusi ne ammazzava più della metà>>
<<Sì ma adesso->>
<<Non abbasserà la guardia anche se è in ospedale, non è stupido: magari si è anche accorto della nostra presenza>>
<<Certo che lo ha fatto>>
<<Come agiamo Belfagor??>>
Ci mise qualche minuto ma subito sputò la prima idea che gli venne in mente:
<<Non so...chiediamo a Belzebù?>>,offrì Belfagor.
Mammone annuì in risposta.
Belfagor iniziò a disegnare uno strano simbolo sul tavolo e ,subito appena finì, un ronzio fastidioso riecheggiò per tutta la stanza.
<<Eccola che arriva>>,annunciò l'omone sorridendo.
Belfagor ,intanto, stava pronunciando delle frasi incomprensibili e inaudibili all'orecchio umano. Il ronzio si fece più forte ed una creatura vespinea* sorse dal sigillo. Mammone iniziò a ridacchiare mentre i suoi occhi brillavano da tale visione.
<<Perché mi avete chiamata?>>, si lamentò la creatura appena uscita dal sigillo.
<<Perché hai fatto la tua entrata di scena anche se sapevi che saremmo stati noi a chiamarti?>>, chiese irritato Belfagor.
<<Mi diverte!>>, rispose.
<<Sì ma così mi fai sprecare un sacco di energia....e cambiati nella tua forma umana: non vorrai che occhi indiscreti ti vedano nella tua forma originale, vero?>>, continuò Belfagor tirando un'occhiataccia a Michele che stava in piedi appena fuori dalla porta. Belzebù si trasformò in una bellissima donna, molto elegante e di alta classe ,o almeno così appariva: quella donna era semplicemente una delle persone che aveva impossessato, i demoni hanno solo la loro forma originale ma possono mutare dal loro essere originario ad un umanoide.
<<Ha ha! Non pensate che sia assurdo che voi poveri umani, che vi soprannominate con appellativi demoniaci, dobbiate chiedere aiuto ad un vero demone?>>, rise Belzebù sistemandosi la cravatta.
Mammone ringhiò mentre Belfagor semplicemente ignorò questo commento.
<<Aiutaci ti prego -la supplicò- l'abbiamo trovato ma non sappiamo come riportarlo qui>>, si lamentò Belfagor.
<<Chi avete trovato?>>, domandò incuriosita Belzebù.
<<Strecatto>>, dichiarò Mammone con ancora il sigaro penzolante dalle labbra.
Belzebù si fermò.
<<E quindi lo avete trovato...>>
<<Sì, e si trova in un ospedale adesso. Non è molto forte! Potremmo attaccarlo subito e->>, venne interrotto Belfagor
<<Taci demone dell'accidia. Solo perchè il vero Belfagor ti ha impossessato per sbaglio adesso pensi di avere il diritto di decidere cosa fare?? E poi che cazzo di piano è?>>, sbraitò Belzebù.
Belfagor abbasò la testa e si sedette in modo scomposto sulla poltrona.
<<Cercavo la via più breve! Alla fin dei conti sono sempre il demone dell'accidia. Se fosse per me non farei un cazzo ma visto che quello Strecatto mi deve 10 delle tante legioni che posseggo gliela farò pagare>>, dichiarò Belfagor.
Belzebù sospirò.
<<Mammone, hai qualche idea?>>, chiese Belzebù rivolgendosi al posseduto alla sua destra.
<<No>>, rispose freddo.
<<Siete delle merde!>>, li cazziò il demone della gola sbattendo forte la mano sul tavolo.
<<Avreste dovuto chiedere a Satana subito!>>, si lamentò Belzebù stropicciandosi gli occhi.
<<Quello era il piano B>>, rispose Belfagor alzando la testa dallo schienale della poltrona.
<<Vabbè, vado ad avvisare gli altri, restate qui>>, sospirò il demone vespa scomparendo in delle particelle di cenere.
Belfagor sospirò.
<<Che palle>>, criticò Belfagor allungando l'ultima vocale.
<<Lo so...Perché proprio lei?>>, chiese stanco Mammone.
<<Perché...sì? Non lo so! Lasciami dormire!!>>, e il demone dell'accidia si coricò poggiando i gomiti sulla scrivania e sopra di essi la sua testa.

<<Può andare, la sua ferita si è curata.>>, dichiarò il dottore.
<<Grazie mille!>>, rispose grato Federico.
Tornò a casa tranquillo...sì, tranquillo...cosa gli sarebbe potuto accadere? Sapeva di Mammone, ma non pensava al demone, ma al capo mafioso che perseguitò lui e la sua famiglia per anni.
<<Strecatto>>








E PATAPIM E PATAPAM E PATAPIM E PATAPAM ecco l'altro capitolo!! Sono stata veloce eh? Questo ha solo 900 parole ma spero vi piaccia lo stesso! I demoni sono veri ma alcune cose le ho inventate io! Le cose vi saranno più chiare nel prossimo capitolo! Commentate se vi piace la storia e noi ci vediamo al prossimo capitolo!! Ciao!!👴🏻
(raga porco giuda Belzebù a quanto pare è donna scusate) [la prima stesura la rendeva uomo]
*p.s. il termine "vespinea" l'ho inventato per identificare un'essere vivente simile ad una vespa: come il demone della gola!

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 21, 2023 ⏰

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