Taci

467 32 4
                                    

Dopo un gioco di sguardi tra me e Nicola mi feci seguire da lui al piano di sopra.
<<Allora?>>, chiese Nicola ansioso.
<<Perchè a mio padre hai detto "sì e allora?" alla domanda "è il tuo ragazzo?"? >>, chiesi incuriosito dalla sua possibile risposta.
<<Io...>>disse incerto uscendo dalla porta.
<<Nicola mi vieni ad aiutare?>>, gridò mio fratello da sotto interrompendo il momento.
<<Io...devo andare ad aiutare tuo fratello!>>, e scappò via.
E da quel giorno, ogni volta che gli facevo quella domanda lui cambiava argomento o aveva qualcosa di meglio da fare.
<<Adesso basta!>>, mi lamentai attirando l'attenzione di tutti.
<<Nicola rispondi alla mia cazzo di domanda>>, continuai serio.
<<Quale domanda?>>, chiese confuso.
<<Stanne fuori te>>, dissi arrabbiato a mio fratello. Ero irritato e mi ero anche stufato! Volevo soltanto una risposta concreta da quel coglione!
<<Ao' a tuo fratello maggiore non parli così!>>, sbraitò arrabbiato Mattia.
<<Scusa fratellone, ma non potresti capire>>, dissi diretto. Lui mi lanciò un'occhiataccia in risposta.
<<Andiamo in un posto...più privato?>>, chiese Nicola tutto timido.
"Finalmente voleva darmi un risposta", pensai. Il mio cuore batteva forte mentre salviamo le scale; non sapevo il motivo del perchè quella reazione ma continuai a camminare fino a camera mia ed entrammo.
<<Allora?Mi vuoi dare questa dannata risposta?>>, chiesi impaziente.
<<Io...>>,
<<Ero preso dal momento>>, dichiarò abbassando lo sguardo come per non guardare i miei occhi. "Fifone".
<<Tu cosa?>>, chiesi incredulo.
Cioè, sì, sapevo che avrebbe risposto così ma comunque sono deluso...
<<Sì. E adesso lasciami in pace con questa domanda>>, sbuffò serio aprendo la porta alle sue spalle lasciandomi lì a pensare.
Caddi sul letto. Qualcosa nel mio petto si era rotto: iniziai a pensare fosse un pensiero stupido che mi fossi innamorato di lui, magari era solo una cotta passeggera..."Fede te lo ha detto chiaro e tondo: era preso dal momento!".
Tornai di sotto ancora con tante domande ronzanti in testa che creavano solo confusione.
<<Fede>>
<<Taci>>, fermai Nicola.
<<Non voglio sentire la tua voce>>, risposi freddo. Cazzo di nuovo? Occhi gialli.
<<Devo parlarti>>, dissi sottovoce avvicinandomi a mio fratello.
<<Ok>>, mi rispose titubante
<<Ok Nicola, la tua permanenza qui è finita>>, dissi serio indicando la porta.
<<Ma non avevi detto che non me ne sarei dovuto mai andare?>>, chiese col suo sorrisino stupido. Esitai a rispondere.
<<Ok puoi rimanere...Scusa ma non trovo nessuna scusa!>>, sussurrai l'ultima frase a mio fratello.
<<Tranquillo, non dà fastidio, forse>>, mi bisbigliò Mattia.
<<Noi andiamo di sopra, ok?>>, continuò però includendo anche Nicola nel discorso.
<<Ma dovevi proprio dirglielo!?>>, chiesi infuriato a mio fratello sempre sottovoce anche se la mia faccia aveva scritto sopra le parole che avevo detto, o almeno bisbigliato.
<<Ok?...>>, rispose Nicola con faccia stranita.
Così io e mio fratello corremmo di sopra e iniziammo a parlare.

letters {strecico}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora