Farfalle Nello Stomaco

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<<Anna!>>, la chiamai io entrando nel camerino.
<<Hai bisogno di qualcosa?>>, chiese lei guardandomi confusa.
<<Sì, ho bisogno che tu mi aiuti a prendere l'indumento da indossare perché devo fare una prova>>, le risposi.
<<Ma non puoi farla vestito così?>>, chiese lei.
<<No, perchè il locale aprirà tra 20 minuti>>, dissi io camminando in giro per la stanza.
<<Cazzo hai ragione devo preparare tutto!>>, disse lei agitata. Che cara che era.
<<Calmati, ti aiuterò. Ma prima devo fare la prova quindi mi potresti dare un indumento a caso?>>, chiesi io
<<Certo, tieni>>, disse lei prendendo un vestito dal manichino.
<<Grazie Anna>>, risposi con un sorriso.
Mi andai a cambiare in bagno, e subito dopo aver indossato l'indumento uscii dalla stanza e andai verso il palo aspettando Lyon.
<<Inizio?>>, chiesi io vedendolo arrivare.
<<Fai pure>>, disse lui.
Fecero partire una canzone a caso e Lyon aveva portato anche Nicola con lui, che quando iniziai a ballare non mi toglieva gli occhi di dosso, anche se non ci feci molto caso. D'altro canto c'era Cichita che mi fulminava con lo sguardo perchè ERO più bravo di lei.
<<Bravissimo Stre!>>, disse Lyon applaudendomi quando finii di fare questa mia "esibizione".
<<'Demoniaco' come sempre!>>, continuò.
<<Te la senti di ballare?>>, chiese.
<<Certo!>>, risposi io tornando in camerino.
<<Adesso leviamoci sta roba di dosso>>, dissi io avviandomi verso il bagno.
Appena uscii arrivò Anna.
<<Hey Stre sei stato mitico! Comunque adesso devi rimetterti quella roba perchè tra 16 minuti apriamo il locale>>, disse Anna.
<<Ok, arrivo, ma anche tu dovresti ballare>>, dissi io.
<<Hai ragione>>, rispose lei accompagnandomi verso i bagni.
<<Perfetto, io vado in quello a destra e tu in quello a sinistra>>, disse lei appena arrivammo alla destinazione.
<<Va bene>>, risposi avviandomi verso il bagno di sinistra.
Dopo svariati minuti uscimmo entrambi vestiti e stirati e ci avviamo verso i pali. Dopo circa 7 minuti entrarono i primi clienti: "non pensavo ci potessero essere  così tante persone appena aperto il locale, di solito ci vuole più tempo",pensai. Appena partì la musica una mandria di persone si avvicinò al palco e io, Anna e Cichita iniziammo a ballare. Io ballavo trasportato dalla musica, mi lascia guidare dalla mia esperienza. Dopo la performance scesi dal palco ed entrai nei camerini e lì mi cambiai. Mentre stavo uscendo sentii punzecchiarmi e mi ricordai le parole di Anna:"Se ti senti punzecchiare o comunque qualcuno ti offre da bere: te non accettare e torna a casa immediatamente". Quindi io iniziai a scappare non sapendo dove, andai a scontrare contro chissà quanta gente per poi aprire una porta e chiuderla alle spalle, dentro di essa ci trovai Nicola che mi guardò strano appena sentì la portà chiudersi.
<<Tutto bene Fede?>>, chiese lui mentre teneva in mano una cassetta piena di alcolici.
<<No... Non sto...>> e in quel momento svenni.

Mi risvegliai dentro una camera che non assomigliava per niente alla mia, mi sedetti sul letto e mi guardai un pò attorno.
<<Finalmente ti sei svegliato>>, mi disse una voce che riconobbi subito.
<<Nicola, cos'è successo?>>, chiesi io con la voce tempestata dal sonno.
<< Eri svenuto a quanto pare hai avuto un calo di pressione, tutto qui>>, rispose lui guardandomi mentre si appoggiò sulla soglia della porta.
<<Comunque dove mi trovo?>>, chiesi io
<<E oltre tutto...Perché ho solo una maglia grande e i boxer?!>>, chiesi con un tono di voce più alto.
<<Calmati nanetto, prima di tutto ti trovi in camera mia e secondo dormire con dei jeans mi pare abbastanza scomodo no?>>, rispose lui
<<Ma c'era anche mio fratello ieri, perchè non mi ha portato lui a casa?>>, chiesi io
<<Si era ubriacato e quindi lo accompagnò a casa Giorgio. Allora io ti portai a casa mia visto che era più vicina e perché sai cosa fanno quei due>>, rispose.
<<Io comunque sto ancora aspettando un grazie>>, continuò lui mentre si accendeva una sigaretta.
<<Grazie>>, bisbigliai.
<<Scusa non ho sentito bene>>, disse lui avvicinando l'orecchio.
<<Ho detto grazie!>>, dissi con un tono più alto.
<<Ma di nulla gattino>>, rispose.
<<Bene, adesso vieni giù che è pronto il pranzo e ho anche già avvisato tuo fratello; non ti preoccupare>>, disse.
<<Ma perchè non può venire a prendermi?>>, chiesi io ma poi realizzai subito.
<<Non spiegare, ho capito>>, mi risposi.
Mi alzai e rimasi immobile.
<<C'è qualche problema?>>, chiese Nicola.
<<Non pensi che questa maglia sia troppo corta?>>, chiesi io prendendola dai bordi cercando di abbassarla.
<<Ti sta benissimo, mette in risalto le tue belle gambe>>, disse con fare malizioso
Sentii le farfalle nello stomaco appena disse quella frase e non capivo il perché.
<<Fede tutto bene? Sei un pomodoro>>, ridacchiò lui avvicinandosi
<<No, tranquillo sto bene>>, balbettai io allontanandomi di un pochino
<<Comunque adesso muoviti a scendere o si raffredda il pranzo>>, disse lui uscendo dalla porta.
<<Aspettami!>>, urlai io da dietro il ragazzo ormai uscito dalla porta.
Mi sono innamorato di Nicola?

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