Il Fratello Di Federico

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Non dirmi che........ È DA NICOLA!?
Andai nel panico più assoluto non mi ricordavo dove vivesse cazzo, cazzo, cazzo! E adesso cosa faccio? Non potevo chiedere a mio fratello maggiore ma era l'unica persona di cui mi fidassi. Allora decisi di salire le scale e andare in camera sua. Bussai alla porta.
<<Che c'è fratellino? >>, mi chiese con tono stanco.
Mio fratello aveva i capelli bruni, avevamo gli stessi occhi solo che io gli avevo più chiari; lui aveva le lentiggini sia sulla faccia che sulle mani, cosa che per me era stupenda, mentre io ne avevo poche e sparse un pò per la faccia; lui era più alto di me e con i muscoli più sviluppati. Alla fin fine sarebbe un bel ragazzo se non si alcolizzasse ogni giorno.
<<Ho bisogno del.... >>, esitai, non riuscivo a dirlo, era la persona più fottutamente irresponsabile del mondo, come mi è venuto in mente?!
<<AVREIBISOGNODELTUOAIUTO>>, gridai tutto d'un fiato.
<<Lo sapevo che questo giorno sarebbe arrivato>>, non capivo cosa intendesse, provai a proferire parola ma lui mi fermò <<Chi è il fortunato? >>, disse con un sorriso da scemo.
<<COS- NO MA CHE VAI A PESCARE? >>, urlai imbarazzato. Ma che diavolo di domande sono?! Lo sapevo che doveva smettere di ubriacarsi, aveva un problema con il vino. Ne era dipendente
<<Ho perso la mia borsa da postino e adesso la devo ritrovare, mi aiuteresti? >>, chiesi abbassando lo sguardo.
<<Ma certo fratellino! >>, disse tutto contento. A quanto pare non aveva nulla da fare oltre che a dormire.
<<Hai già un'idea di dove si possa trovare? >>, continuò lui.
<<A casa di un certo.... Nicola Tobbi>>, dissi.
Rimase lì impalato.
<<Aspetta , tu conosci Nicola?>>, mi chiese stranito.
<<Sì, mi ha aggiustato la bici e mi ha curato questa ferita>>, dissi alzando la maglietta e facendogli vedere la benda che mi aveva messo senza nemmeno toccarmi o sfiorarmi la pelle.
<<Oh vedo>>, disse lui con tono incuriosito.
<<Ma tu sai quale Nicola intendo ,vero?>>,  chiese lui.
Lo guardai confuso.
<<È un ragazzo alto, capelli rossi ricci, occhi smeraldo, viso dalle lineature abbastanza belle, lentiggini sulle guance e sul naso, guance scavate...? Poi non so più nulla del suo aspetto fisico>>, dissi mentre facevo i numeri con le dita per non dimenticare o ripetere cose che avessi già detto.
<<Allora hai conosciuto il mio migliore amico >>, disse sicuro di sè. E quando cazzo aveva intenzione di dirmelo sto pazzo alcolizzato?!
<<Allora ti ricordi dove abita? >>, chiesi.
<<Ma cer->>, fu interrotto da qualcuno che suonò il campanello.
Era lui, era Nicola con la mia borsetta da postino. Lo facemmo entrare in casa e lo ospitammo. O almeno fu quello che fece Mattia.
<<Hey Nico come va?>>, gli chiese con il suo solito sorrisetto da antipatico, vecchio fratello maggiore.
<<Non c'è male >>, rispose il rosso.
Ci guardmmo, si avvicinò a me e mi diede la borsa.
<<La prossima volta non scordare nulla gattino>>, mi disse sussurandomi all'orecchio. Un brivido mi attraversò la schiena a sentire quella voce profonda e sensuale così vicina. E poi se ne andò salutandoci alzando la mano. Rimasi imbambolato, ancora sconvolto dalla sua voce. Ho deciso, la prossima volta che vado a consegnare la posta da lui mi porto la mia katana.

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