Cap.7

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Il mio corpo tremava , ma non sapevo se era per il freddo oppure per l'emozione di aver fatto l'amore con lui. Mi sentivo esattamente come la prima volta che ebbi il mio primo rapporto , mi sentivo incuriosita da lui, spaventata per i miei sentimenti e per la reazione del mio corpo , ma allo stesso tempo euforica e piena di vita . Da come batteva il suo cuore lui si sentiva esattamente come me. Più tremavo e più lui mi stringeva ancora di più, eravamo un incastro perfetto . Poi dolcemente mi sussurrò :

- Meglio tornare in barca non voglio che ti ammali per colpa mia!

Mi diede un altro lungo bacio e dopo esserci rivestiti, lungo il cammino istintivamente intrecciammo le nostre mani , ci guardammo stupiti da quel gesto ed abbracciati tornammo sulla barca.

Fortunatamente dormivano tutti , ci salutammo davanti la porta della mia cabina o meglio provammo a salutarci , ma non riuscivamo a staccarci l'uno dall'altra fino a quando lui stanco , prese in mano la situazione e mi trascinò nella sua cabina. Io provai a protestare un po', ma non risultai molto seria perché continuavo a ridere, mi fece presente che così avremmo svegliato tutti e non so come mi ritrovai dentro la sua cabina sul letto sotto di lui.

- Adesso non puoi scappare principessa.

- Sei sicuro?

Lo guardai con lo sguardo fiero e pieno di sfida , riuscii a sgattaiolare fuori e prima che lui riuscisse a prendermi , mi rifugiai in cabina. Mi appoggiai con la schiena alla porta e iniziai a ridere , quanto ero felice e come mi sentivo viva, sembravo una ragazzina alla sua prima cotta , quella ragazzina che torna a casa felice perché ha baciato il ragazzo dei suoi sogni,quella ragazzina emozionata di aver fatto l'amore per la prima volta, quella ragazzina con farfalle nello stomaco che difficilmente l'avrebbero abbondata.

Mi feci una lunga doccia e mi distesi sul letto ripensando a tutto quello che era successo durante la giornata e soprattutto come avevo potuto lasciarmi andare con Can , come poteva avermi fatto provare tutte quelle emozioni in una volta sola, immersa nei miei pensieri sprofondai nelle braccia di Morfeo.

E quando arriva la notte ,e resto sola con me ,la testa parte e va in giro in cerca dei suoi perché , Né vincitori né vinti Si esce sconfitti a metà , La vita può allontanarci l'amore continuerà ( La notte - Arisa )

Venni svegliata dal suono della musica provenire dalla prua e dalle risate dei ragazzi si stavano divertendo davvero molto , quando salii anch'io trovai Can seduto che mi accolse con un gran sorriso , io salutai tutti senza cercare di non destare sospetti ,ma quando mi sedetti per fare colazione, lui si alzò e venne vicino a me:

- Buongiorno principessa hai dormito bene?

- Si era da un po' che non dormivo così bene e tu?

- Io avrei dormito meglio se tu fossi rimasta con me.

Il suo sguardo però non mi diceva che avremmo dormito ma purtroppo non feci in tempo a rispondere che il mio cellulare squillò era Edoardo , il mio umore cambiò immediatamente, tutta l'euforia che mi trascinavi dietro dalla sera prima si spense e tornai con i piedi sulla terra.

La telefonata con Edoardo fu lunghissima ed estenuante,ma per fortuna entrambi capimmo che il nostro rapporto così non poteva andare avanti. Volevo raggiungere gli altri che nel frattempo si erano tuffati in acqua ,ma il mio cellulare squillò di nuovo era la sede di Milano ,dovetti far risalire pure mio fratello che stava facendo il cascamorto con un'amica di Max.

- Per favore non dire nulla a Veronica.

- Ho già troppi problemi miei per occuparmi pure dei tuoi, abbiamo da fare sbrigati.

L'agenzia eventi che curava tutta l'organizzazione della nostra sfilata si era tirata indietro per un problema interno alla loro società, ci trovavamo a circa 10 giorni dalla sfilata ed in balia del buio più assoluto.

Ci isolammo da tutto il resto del gruppo e dopo aver sentito il resto della famiglia ci mettemmo alla ricerca di un'agenzia di eventi. Ne trovammo una a Catania e fortunatamente riuscii a farmi dare un appuntamento per il pomeriggio del giorno dopo.

Non pensavo che quella gita in barca mi avrebbe reso tanto felice, dal bacio nella grotta al fare l'amore sulla spiaggia , tutto fu perfetto. Dopo il tradimento di Kathy, tranne qualche rapporto occasionale, mi ero rifiutato di darmi una seconda possibilità ma questa volta invece fu diverso.

Fui completamente travolto da Elettra , in 3 giorni avevo conosciuto le sue mille sfumature e mi attiravano tutte,avrei voluto che lei rimanesse a dormire con me ,la volevo stringere a me tutta la notte e non solo perché a lei mancavano questo tipo di effusioni ma perché lo volevo. C'era un campanello d'allarme nella mia testa che suonava ma non volevo sentirlo.

Si svegliò tardi quella mattina e quando pensavo di poter passare del tempo con lei , prima la chiamò Edoardo e rimasero a telefono per oltre 30 minuti, durante i quali la guardavo fare avanti e dietro per la barca, era molto nervosa . Poi ricevette un'altra telefonata che capii essere di lavoro, Lei e Max si isolarono da tutti quanti , rimasi in disparte a guardarla, era molto concentrata perché non alzò mai lo sguardo da quel blocco da disegno .

Mi chiamò Carola , una mia collaboratrice dicendo che mi aveva fissato un appuntamento con una casa di moda di Milano e specificò che il lavoro era molto urgente e che la donna che aveva chiamato fu piuttosto insistente e si lasciò andare anche "un parecchio antipatica".

Mi ero quasi dimenticato che la mattina dopo sarei dovuto tornare a lavoro ed a questo punto proprio non potevo rimanere a Porto Empedocle, anche se il mio cuore diceva di rimanere , c'era un nuovo cliente e dovevo assicurarmi che tutto fosse andato per il meglio.

Non mi resi conto che Elettra e Andreas si erano preparati per andare via e stavano aspettando una piccola imbarcazione per tornare a casa. Mi avvicinai nel momento in cui Andreas andò a salutare la sua amica

- Te ne vai senza salutarmi?

- Scusami tanto Can

Mi fece una carezza sul viso , mi diede un bacio sulla guancia e poi andò via.

La gita in barca, con mia delusione finì prima del previsto, c'era una sfilata da organizzare e soprattutto un problema da risolvere . Nonostante avessi vissuto davvero un momento travolgente,avevo avuto modo di riflettere su quanto accaduto , la telefonata di Edoardo era stata di aiuto a chiudere un cerchio .Non potevo negare che Can mi attirava come una calamita e che mi era piaciuto anche troppo stare con lui , ma avevo deciso che sarebbe rimasto lì fermo nei ricordi di quella estate .

Non riuscivo ad ammettere a me stessa che ero molto spaventata da quello che avevo provato e da quello che continuavo a provare . Ma ora avevo un obiettivo da portare a termine ,quando avrei chiuso la mia storia con Edoardo allora mi sarei aperta ad altre possibilità ed ero sicura che quella possibilità non fosse Can, dato che ci separavano 1500 km.

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