Capitolo 13

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Arrivai in Sicilia scortata dai miei collaboratori, erano 15 in tutto, per fortuna che parrucchieri , estetiste , modelle, mixer , presentatore, addetto alle luci , aveva provveduto l'agenzia di Can, tranne la nostra modella di punta, Veronica nonché fidanzata storica di mio fratello Andreas, la sfilata richiedeva sempre un gran da fare sia nell'organizzazione che l'evento stesso.

Can mi aveva detto che sarebbe arrivato il venerdì sera ,ed io non stavo più nella pelle di poter passare un'altra notte con lui , come avrei fatto non lo perché nessuno sapeva che avevo lasciato Edoardo. Ma non mi importava molto,non avevo mai desiderato tanto dormire tra le braccia di un uomo come con lui. Mi faceva sentire protetta ed amata ,ma aveva avuto un imprevisto e sarebbe partito il sabato mattina, mentre Carola e la sua squadra arrivarono il venerdì mattina come da contratto.

Carola mi chiese come avevo fatto a convincerlo a presenziare ad una sfilata di moda , perché delegava sempre la madre o lei, non gli erano mai piaciuti questi eventi. Io sorrisi perché con la sorpresa di chiusura sfilata l'avrebbe amata ancora di più. Dovetti pregare Carola però di non dirgli nulla , perché lui come capo voleva sempre sapere tutto nei dettagli anche se non presenziava agli eventi, lei non mi chiese perché ma la vidi molto incuriosita dalla mia richiesta.

Il giorno della sfilata era davvero un gran caos io cercavo di concentrarmi ma ero in trepidazione non vedevo l'ora di vedere Can,non ci vedevamo da 4 giorni , ma avevo bisogno di lui , non vedevo l'ora di buttarmi di nuovo tra le sue braccia , ero in astinenza dei suoi baci.

Arrivai a Porto Empedocle alle 11 , cercai subito Elettra ,ma alla location scelta per la sfilata c'era un gran caos, come la vedevo e cercavo di andare da lei , veniva chiamata e poi spariva per almeno 15 minuti tra le relle dei vestiti.

Quando la vidi con Carola mi diressi da loro, finalmente la potevo avvicinare senza destare sospetti, la tentazione di abbracciarla e baciarla fu tantissima , ma dovetti resistere, trovai tutta la forza nella gioia che emanarono i suoi occhi quando mi vide. Quando Carola venne chiamata per le prove dei microfoni, la presi per mano e la portai tra le relle dei vestiti .

Adesso potevo salutarla come volevo. Non solo lei mi era mancata da morire ma le ero mancato anch'io, lo capii da come mi baciava e mi stringeva , non mi importava molto se qualcuno ci vedeva in quel momento, altro non volevo che stringerla tra le mia braccia , volevo farle sentire quanto mi fosse mancata, lei era il mio ossigeno , lei era il mio tutto.

Dietro la rella sentimmo Veronica che diceva ad Andreas:

- Andreas ma che sta combinando tua sorella?

Andreas doveva essere davvero contento di aver scoperto la sorella tra le braccia di un altro che non fosse Edoardo, perché esclamò :

- Finalmente ci siamo liberati di Edoardo.

In quel momento ci staccammo e sorridemmo a quelle parole.

- Can io devo andare ci sono tantissime cose da fare.

Era arrivato nel momento peggiore, anch'io non mi sarei mai staccata da lui ma davvero non potevo permettermi distrazioni. Lui continuava a lasciarmi piccoli baci sul viso , sui capelli sulle spalle , le sue mani andavano in esplorazione del mio corpo come se non lo conoscesse, io stavo andando a fuoco molto lentamente ma non era quello il momento.

- Altri 10 minuti e poi ti lascio andare!

- Non posso .... ti prometto che dopo la sfilata sarò tutta tua.

- Suona più come una minaccia che una promessa.

Sorrise , gli feci una carezza sulla guancia e lui si accoccolò sulla mia mano. Raggiunsi il mio staff e per tutto il resto del giorno sentii i suoi occhi penetranti su di me , chissà cosa avrebbe provato nel vedermi sfilare ,non era la prima volta che chiudevamo noi le nostre sfilate, ma questa volta ero davvero emozionata, perché avevo uno spettatore speciale, era una sorpresa che gli facevo volentieri.

TRAVOLTI DAL DESTINODove le storie prendono vita. Scoprilo ora