Capitolo 25

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Ci portarono in ospedale per i controlli di routine di entrambe mentre a Can toccò avvisare tutta la famiglia della nascita della nostra Azzurra e lo fece con la foto che ci scattò mia cognata sul letto di casa appena entrata. Una foto naturale scombinata e con Azzurra tutta sporca. La nostra prima foto insieme. La prima foto da famiglia.

In ospedale c'era il nido ,ma io chiesi se potevo tenere la piccola con me in stanza, Can ne aveva presa una singola a pagamento per non farci mancare nulla e senza mia figlia la stanza era vuota. La prima notte la passammo da sole io e lei, aveva 2 occhi grandi e scuri come il suo papà , ma il caratterino era tutto il mio , ogni tre ore precise , si attaccava al seno e fino a quando non lo faceva la sentivano strillare per tutto l'ospedale.

Durante una poppata ci fece una video chiamata Can , era strano dopo quello che avevamo vissuto non poter stare insieme in ospedale , Azzurra come sentì la sua voce girò gli occhi come per cercalo , fu un momento bellissimo .

Il giorno dopo arrivarono i miei genitori , l'ultima volta che li avevo visti in lacrime fu la sera che svenni sul palco della sfilata a Porto Empedocle, ma erano lacrime di paura, oggi sono lacrime di gioia, pura gioia. Mio fratello e mia sorella purtroppo non potevano venire prima di una settimana, ma per non farmi sentire la loro assenza mi inviarono un peluche gigante a forma di orso. Vedere Azzurra tra le braccia dei miei genitori emozionati, mi sembrò che fossero tornati indietro nel tempo,quando ci raccontavano il giorno delle nascite di noi figli, ed ogni volta sottolineavano che io ero stata quella che aveva fatto soffrire di più mia madre. Mio padre guardava Azzurra con la stessa intensità con cui guardava mio madre, bastarono pochi secondi ed era già innamorato di lei. Più li guardavo e più mi emozionavo ,in quell'istante capii cosa avevano fatto loro per tutta la mia vita, mia avevano protetto ed amata come io adesso sentivo di dover fare con Azzurra. Come figlia li avevo fatti soffrire molto, prima la mia malattia e poi la mia scellerata scelta d'amore per Can, tutto ciò mi provocò una valanga di emozioni ed iniziai a piangere anch'io.

- Figlia mia che succede adesso?

- Mamma ,papà ... vi devo chiedere scusa!

Tra i singhiozzi chiesi scusa ai miei genitori per tutto il casino che avevo fatto in quell'anno, da come avevo stravolto la loro vita con le mie scelte , oggi da madre mi resi conto di averli delusi e fatti soffrire molto .

- Elettra ma cosa stai dicendo ? quando io e tua madre ti abbiamo detto che ci avresti deluso? La tua felicità può mai essere una delusione?

- Io ho fatto un gran casino !

- Credo che Azzurra sia il "casino" più bello che tu abbia fatto !

I miei genitori , che creature fantastiche ,in cuor mio speravo di diventare come loro, ero sicura che sarebbero stati dei nonni meravigliosi . In quel momento arrivò Can scortato dai suoi genitori , mia suocera che era sparita durante tutti i mesi della gravidanza entrò in stanza con le lacrime agli occhi . Mi chiese il permesso di prendere Azzurra in braccio , l'istinto era di dirgli no , non avevo dimenticato cosa avesse fatto in tutti questi mesi e per come mi avesse giudicato, ma adesso ero mamma anch'io e anche se in modo strano voleva proteggere suo figlio. La guardava intensamente senza dire nulla , si avvicinò a loro il padre di Can , e le abbracciò entrambe, come aveva fatto Can il giorno prima con me e Azzurra e lei le disse :

- Ti ricordi quando è nato Can? Piangeva così forte che riusciva a calmarsi solo tra le tue braccia.

La bambina iniziò a piangere e mio suocero disse :

- Vediamo se le braccia del nonno hanno ancora il magico potere che avevano con il tuo papà!

Azzurra si calmò all'istante e in pochi secondi si addormentò,Can era emozionatissimo , non vedeva i suoi genitori così affettuosi da tempo , si sedette sul letto con me e mi prese la mano , ne baciò il dorso e mi sussurrò : Tu sei il mio regalo più grande!

"Vorrei donare il tuo sorriso alla luna perché di notte chi la guarda possa pensare a te, per ricordarti che il mio amore è importante
Che non importa ciò che dice la gente perché tu mi hai protetto con la tua gelosia che anche
Che molto stanco il tuo sorriso non andava via
Devo partire però se ho nel cuore la tua presenza è sempre arrivo
E mai partenza Regalo mio più grande Regalo mio più grande

Vorrei mi facessi un regalo un sogno inespresso d onarmelo adesso
Di quelli che non so aprire d i fronte ad altra gente, perché il regalo più grande È solo nostro per sempre" TIZIANO FERRO

Istintivamente la prima persona che avvisai della nascita di Azzurra fu mia madre, lei che non aveva mai accettato Elettra , che durante tutta la gravidanza era stata assente ,fisicamente e psicologicamente, ebbe l'onore di avere questa notizia, perché una mamma è sempre una mamma , anche se è fuori le righe come la mia. Iniziò a piangere al telefono e mi disse che Azzurra era il regalo più bello che lei non meritava. In qualche modo si era pentita , era fuori città per lavoro ma partì subito per venire da noi. L'andai a prendere all'aeroporto , dove dopo 30 minuti atterrò pure mio padre,per la felicità di andare da Azzurra a momenti neanche mi salutarono. In ospedale i loro occhi si riempirono di amore , mia madre chiese il permesso di prendere Azzurra tra le braccia , perché ben sapeva che il suo comportamento non era stato dei migliori. Elettra , che pensavo le disse di no , mi guardò e lasciò a me la decisione.

Vedere i miei genitori, separati da tempo, ricordare con emozione la mia nascita e vedere mio padre abbracciarle , nello stesso modo in cui io avevo abbracciato Elettra e Azzurra il giorno prima, mi resi conto che Elettra mi aveva donato più di quel che si potesse immaginare.

La nostra prima notte insieme a casa la passai sveglio a guardare Azzurra , non voleva dormire nella sua culla ed Elettra la mise tra di noi, loro dormivano tranquille io mi beavo della loro visione. Azzurra si svegliò solo per mangiare , era davvero affamata , Elettra con lei si muoveva come se lo avesse sempre fatto . Mi sedevo vicino a loro e le guardavo incantato.

- Can è bellissima vero?

- Si è bellissima , proprio come la sua mamma!

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