CAPITOLO 17

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Davvero non riuscivo a capire cosa mi succedeva quando ero con lui, ci eravamo lasciati andare alla passione nel suo ufficio ,eravamo riusciti ad isolarci da tutto il resto del mondo. Eravamo sul divano , io ero ancora a cavalcioni su di lui , i nostri visi continuavano a sfiorarsi. Era un gesto che facevamo sempre fin dalla prima nostra volta al mare, era come se fare l'amore in se per se non ci bastasse , avevamo bisogno di un altro tipo di contatto , quel contatto che arriva a toccare l'anima.

Lui sorrideva e mi stringeva , io mi sentivo amata, desiderata ,protetta .

- Elettra non farlo più , parliamo , litighiamo , rompiamo gli oggetti, ma io voglio più sentirti così lontana , devi parlare con me non devi avere paura di farlo, qualsiasi cosa succeda troveremo un modo per risolverla , però mi devi dare il modo di farlo!

- Hai ragione , la paura di perderti non mi ha fatto ragionare

- Io non vado da nessuna parte senza di te!

Quando arrivai alla riunione mia madre, Carmen, fu molto irritata per il ritardo ,mi fece notare che emanavo profumo da donna e che dovevo togliermi quel sorriso da ebete sul viso. Gli dissi che c'era Elettra nel mio ufficio , si erano viste qualche volta in video chiamata ma non si erano mai viste di persona. Non so se le sarebbe piaciuta una volta andati nel mio ufficio, Elettra era molto diversa dalle ragazze che avevo frequentato e soprattutto l'opposto dell'unica ragazza di cui mi ero davvero innamorato e che stavo per sposare 4 anni fa, di cui ovviamente mia madre ancora ne tesseva le lodi, forse perché era come lei.

Speravo che non giudicasse Elettra dal suo aspetto fisico.

Finita la riunione , raggiungemmo Elettra nel mio ufficio era rimasta lì ad aspettarmi, quando aprii la porta lei era seduta con le gambe accavallate , capelli raccolti di lato e la matita tra i denti. Mia madre quando la vide sgranò gli occhi, Elettra era appariscente e molto sexy e quello che temevo era appena successo. Ci volle poco per capire cosa stesse pensando mia madre.

Lei si girò e con un sorriso bellissimo e con tanta di quella dolcezza che più non si poteva si presentò a mia madre che la squadrò da capo a piedi ed esclamò :

- Quindi sei tu Elettra da cui scappa tutti i fine settimana mio figlio.

Il mio primo incontro con la mamma di Can non fu proprio come me lo aspettavo , lei mi squadrò da capo a piedi e il suo tono fu parecchio pungente. In altre situazioni avrei esclamato "cosa c'è di così tanto interessante da guardare?" ma non potevo farlo era la mamma di Can e come lui rispettava i miei genitori io dovevo rispettare sua mamma.

- Si mamma lei è la mia bellissima Elettra.

Fortunatamente Can prese in mano la situazione , mi abbracciò come per proteggermi e mi diede un bacio sulla guancia. La madre non sembrò contenta di quella effusione ed esclamò:

- Elettra rimarrai molto con noi?

- Signora Carmen in realtà non lo so , per fare una sorpresa a Can sono partita senza organizzare nulla , non ho portato neanche una valigia e tantomeno prenotato un albergo.

- Amore mio ma quale albergo?

- Can se vuole stare in albergo lasciala stare, forse non si sente a suo agio a casa tua.

Stava andando di male in peggio , fortunatamente mi squillò il telefono e mi allontanai e anche se non riuscivo a capire cosa si stessero dicendo ,potevo capire benissimo dai gesti di Can che stava litigando con la madre. Lei usci prima che io terminassi la telefonata per mia fortuna, ma quando raggiunsi Can lui era molto turbato. Gli feci una carezza sul viso , lui reclinò il viso mi sorrise e mi disse:

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