changbin - better

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requested! per @SafaB0
personaggi: seo changbin x lettrice femminile
genere: lieve angst, molto fluff, idols
tw: industria kpop tossica, menzione di un incubo/insonnia(?)

Uscendo dalla sala per provare l'ennesima coreografia, attendevi con ansia che le promozioni per il nuovo comeback del tuo gruppo finissero. Rimaneva l'ultima esibizione quella sera, dopo, ti saresti riposata.
Insieme a te, c'era Yerim, la leader del tuo gruppo.
Eri molto legata a lei, non era una novità che ci foste solo voi due nella sala a ballare.
Già prima di uscire, degli schiamazzi richiamarono la vostra attenzione, attraversando le porte chiuse: riconoscesti subito la voce di Changbin, non era una novità sentirlo fare baccano, inoltre, l'avresti riconosciuto anche in una folla di miliardi di persone. Dopo di voi, occuparono la sala proprio Changbin e Han Jisung, che volevano allenarsi per passare del tempo insieme.
Vi salutarono con educazione, vi chiesero se l'allenamento fosse andato bene, e vi augurarono buona fortuna per l'ultima esibizione.

Yerim sapeva che c'era qualcosa tra te e Changbin.
Avrebbe voluto rimproverarti, perché non avrebbe fatto altro che portare problemi sia al tuo gruppo, che agli Stray Kids. Già entrambi avevate subito diversi scandali negli ultimi mesi, i ragazzi a causa del loro passato, tu e le tue compagne a causa di diverse occasioni in cui foste scoperte ad avere comportamenti non consoni agli standard ai quali eravate sottoposte.
La vocalist principale del tuo gruppo era Nanako, ma tutti la chiamavate Nana. Una ragazza giapponese adorabile, la più gentile che tu avessi mai conosciuto, ed i media la vantarono spesso per come il suo aspetto corrispondesse al suo animo, ed alla sua voce altrettanto.
La povera Nana fu scoperta da alcuni paparazzi mentre fumava una sigaretta, e da allora ci volle del tempo affinché i fan coreani la perdonassero, quelli internazionali, d'altro canto, si fecero delle grasse risate.
Yerim fu in serie difficoltà dopo essere stata incastrata in qualche faccenda che riguardava dei suoi parenti in politica, e non ne uscì finché suo padre non confermò di non avere contatti da decenni con quelle persone.
Da allora venne insultata per non rispettare i valori della famiglia, dunque non trovò scampo, alla fine.
Essendosi trovata in questa situazione, Yerim non sapeva cosa dirti, come leader avrebbe dovuto fermarti per evitare che subissi la sua stessa sorte, ma come amica, non voleva tu ti importassi dell'opinione pubblica, che tanto non sarebbe mai stata contenta.
Gravavano troppe responsabilità sulle spalle di Yerim, e sapevi di essere tra queste, ma non potevi farci nulla, Changbin era come una calamita per te.
Se non ricevevi i suoi messaggi, eri triste, e tutte le tue compagne se ne accorgevano. Nana ti consolava, spesso ti rassicurava col suo coreano un po' scorretto, che adoravi. Inoltre, ad aiutarti c'era anche la rapper Jisu, che ti urlava di lasciarlo stare perché eri troppo bella per lui.
Yerim se ne teneva fuori, e capivi perché.
Finita l'ultima esibizione, dopo aver fatto una doccia, filasti dritta a dormire.
Purtroppo però, verso le quattro del mattino, ti risvegliasti a causa di un brutto sogno di cui non ricordavi realmente nulla. L'unica cosa che ti era rimasta, era la tachicardia ed i brividi.
Guardasti il cellulare, l'ultimo messaggio che avevi ricevuto e non avevi letto, era la buonanotte da parte di Changbin.
Mentre lo leggevi, notasti che era online.

Y/N: Che fai sveglio? 4:35AM

Seo Changbin: Vai a dormire, stupida. 4:35AM

Y/N: Wow, che telepatia. Che ci facevi nella chat? 4:35AM

Seo Changbin: Potrei chiederti lo stesso. 4:36AM

Seo Chanhbin: Va tutto bene? Non hai dormito fino ad ora? 4:36AM

Y/N: Ho dormito dalle 23 fino ad ora, ho avuto un incubo, credo 4:37AM

Seo Changbin: Sono nello studio. Vuoi venire? 4:37AM

Y/N: Mi vesto ed arrivo 4:37AM

Tenendo strette le maniche della tua felpa tra le braccia incrociate, occupasti il bracciolo della sedia di Changbin. «Che cosa è?» domandasti, riferendoti allo schermo del suo computer. «Ho fatto una traccia, ma non credo che Chan la considererà per il nuovo album» rispose lui, rilassandosi con la schiena sulla sedia. Annuisti in silenzio.
«Ora che sono finite le esibizioni, torna a casa per un po'. Devi mangiare meglio» ti disse, punzecchiando la tua schiena. «Sì, appena si fa un orario decente chiamo mia mamma» sospirasti. «Mi mancherà stare qui alle quattro del mattino» ridacchiasti. «Poi ti chiamo in Facetime» rise lui.
Changbin guardò il tuo profilo, i tuoi occhi ancora assonnati, le labbra imbronciate. Era straziante fare quella vita, starti a guardare, chiederti di fare tutto di nascosto. Eravate stati entrambi attenti, seguendo le regole, ma per Changbin, che puntava sempre il più in alto possibile, questo era insopportabile.
Avrebbe voluto postare le tue foto in giro, e vantarsene.
Fare una canzone con te e pubblicizzarla ovunque.
Portarti fuori di lì, e poi togliervi dalla testa le diete e le ore di palestra giornaliere.
«Y/N» ti richiamò, facendoti voltare.
«Sistemati meglio, vieni più vicino» ti disse, tirando un lembo della tua felpa verso di sé.
«E come faccio? Siamo già vicini» rispondesti.
«E non basta, siediti in braccio» ti disse, circondandoti con le braccia mentre sedevi sulle sue gambe.

Non era mai successo prima, nonostante i vostri sentimenti fossero chiari, e nonostante fosse automatico pensarvi come più che amici, nulla di fisico c'era mai stato tra voi.
Stanca, appoggiasti la tua testa sullo schienale comodo, accanto a quella di Changbin, che strinse le braccia attorno a te, e poteva sentire il tuo respiro tiepido sul suo collo.
«Di che abbiamo paura?» ti chiese, a voce bassa.
«Di tutto» rispondesti in un sibilo.
«Sono stanco. Credo che me ne andrò. Mi faccio una carriera da rapper e basta»
«Perché?»
«Ehy, Y/N. Tu non preoccuparti, che un modo si trova. Poi, ce ne andiamo insieme»
«Insieme?»
«Eh? Pensavi volessi lasciarti qui? Tu fidati di me e basta»

Nel frattempo, giocavi con gli elastici del suo cappuccio.
Lui si voltò, e lasciò un bacio alla tua guancia. «Guarda, io volevo lavorare, non mi volevo innamorare» si lamentò, per poi lasciare altri piccoli baci sul tuo zigomo, che ti fecero il solletico.
Ti voltasti di poco, afferrando le sue guance tra le mani. «Smettila, stupido» ridesti. Lui arrivò finalmente a baciare le tue labbra, così lentamente che sembrava volesse farlo durare per sempre.
«Vedrai che il futuro, riserva qualcosa di migliore per noi» sorrise, interrompendo il contatto solo per rassicurarti ed accarezzarti i capelli.

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