personaggi: yang jeongin x lettrice femminile
genere: fluff/soft, da migliori amici a fidanzati
tw: lieve linguaggio scurrile, ma nulla«Hai la valigia pronta?» ti chiese Jeongin, all'altro capo del telefono la sua voce suonava incantevole come sempre. «Sì, tu?» rispondesti ricambiando la domanda, sedendoti sul letto. «Huh, sì, anche io» mormorò. «Stai bene?» ti chiese, facendoti sussultare silenziosamente.
«Certo. Perché?»
«Y/N...»
«Cosa?»
«Solitamente per le gite dire che sei emozionata è un eufemismo. Ora invece sei giù»
Ed ecco perché il tuo affetto per Jeongin andava oltre il possibile immaginabile. Era semplicemente incredibile nel capirti, non gli sfuggiva nulla, restando sempre discreto. Riuscivi anche ad immaginare il suo viso guardarti dolcemente mentre lentamente ti scomponeva fino ad arrivare al centro dei tuoi problemi. A Jeongin avresti letteralmente affidato la tua anima. «Sai che sono in stanza con Seo Yeji, e non sento di starle particolarmente simpatica» ammettesti, sdraiandoti con la testa sulla tua valigia. «Oh! Avrei una soluzione» subito intervenne il tuo migliore amico. «Sai, il mio compagno di stanza è Kim Seungmin» ti informò. «Potremmo fare un informale scambio di compagni di stanza» ti propose, ridacchiando. «Inoltre, credo che dopo questa, Seo Yeji ti vorrà più che bene» aggiunse. «Hai ragione» sorridesti. «C'è altro?» ti domandò. «No, grazie Innie» sorridesti, per poi salutarlo e riattaccare. Un problema ora c'era. Stare quattro notti nella stessa stanza con Yang Jeongin. Fosse stato qualche mese fa, non ti saresti stressata, l'avresti ringraziato, ed il mondo ti avrebbe sorriso. Ora che il tuo cuore prendeva a calci la tua cassa toracica ogni singola volta che lo vedevi, forse era meglio stare con Seo Yeji.***
Il suo volto era spigoloso e segnato a metà dalla luce aranciata dei lampioni che si succedevano numerosi ai bordi della strada che l'autobus stava percorrendo. Non dovevi guardarlo, saresti impazzita. Condividevate gli auricolari, collegati al suo IPhone che stava riproducendo una playlist che avevate creato insieme mentre aspettavate l'arrivo del bus. I vostri compagni di classe erano quasi tutti zitti o stavano dormendo, rimaneva solo qualche mormorio e risatina ogni tanto. «Y/N» borbottò Jeongin. «Innie» ricambiasti, guardandolo. «Che hai?» ti domandò, sbadigliando dopo. «Huh? Sembro giù?» gli chiedesti tu, anziché rispondere. «Agitata. Stai scuotendo la gamba da un sacco» replicò lui, poggiando una mano sul tuo ginocchio che stava accanto al suo. «Scusa» mormorasti, fermando la tua gamba irrequieta. «Hai sonno, Innie?» gli domandasti, sorridendo e pizzicandogli una guancia. «Smettila!» si lamentò lui, afferrando la tua mano ed intrecciando le vostre dita. «Dormi anche tu, ancora manca tanto» ti disse, tirando il tuo braccio a sé, in modo da farti appoggiare su di lui. La parte buona dell'avere una cotta per lui, era non avere alcun tipo di ansia in queste situazioni. Eri così abituata al contatto fisico, che non ci facevi più caso. Presto il suo calore ti rilassò e riuscisti effettivamente a dormire.
***
La giornata era stata piuttosto stancante, le cose da vedere erano molte, ma tutte bellissime, non potevi lamentarti. Inoltre Jeongin era la miglior compagnia durante le gite, riusciva a non lasciarti pensare a nulla di stressante, e sorrideva quando osservavi con meraviglia qualsiasi opera d'arte. Una volta tornati in camera dopo cena, vi gettaste entrambi sul letto più grande, quello che il tuo migliore amico ti aveva gentilmente lasciato avere. Jeongin si appoggiò alla tua spalla, mentre giocava a chissà quale scemenza sul suo cellulare. «Sei silenziosa» ti disse. «Non abbiamo molto da dirci. Siamo come quelle coppie sposate che sanno già tutto l'uno dell'altro» rispondesti tu, afferrando dalla busta che avevi in mano un sacchetto di caramelle alla frutta. Improvvisamente ti venne un'idea e mugolasti, infastidendo Jeongin. «Facciamo un gioco!» esclamasti. «Ti do una caramella e devi indovinare il gusto» spiegasti. Lui ridacchiò, passando una mano tra i capelli e tornando a guardare il cellulare. «Va bene, basta che tu mi faccia continuare la partita» ti disse. «Come ti pare» alzasti le spalle tu, lasciando che si sistemasse sul cuscino anziché sul tuo braccio. Tu ti sdraiasti accanto a lui, scegliendo una caramella e controllandone il sapore. Quando leggesti sulla sottile carta trasparente il nome del frutto scritto in nero, ridacchiasti. La poggiasti sulle labbra di Jeongin, lasciandogliela mangiare. «Ciliegia» sorrise. «Dammene un'altra, è la mia preferita» disse, come un bambino. Sapevi bene che era la sua preferita. «No» rispondesti secca tu, mentre lui sporgeva il labbro inferiore, ma rimanendo zitto, visto che era troppo distratto nel suo gioco sul cellulare per continuare il litigio. La caramella dopo era all'arancia, e ne indovinò facilmente il gusto. «Oh, questa è difficile» dicesti, osservando la caramella al melograno. La poggiasti sulle sue labbra coperte ancora di zucchero dalle caramelle precedenti. Chissà com'erano dolci. Proprio in quel momento, passò la lingua sulla sua bocca, e tu facesti del tuo meglio per distogliere lo sguardo. «Mh, mirtillo?» ti chiese, portando il suo sguardo su di te. «Oh, Y/N» si interruppe. «Sei tutta rossa» rise. «Chi ti ha scritto?» ti chiese, sporgendosi oltre te per sbirciare lo schermo del tuo telefono, che però aveva la barra delle notifiche vuota. "No, è che stavo pensando di baciarti" avresti voluto rispondere. «Nessuno?» borbottò confuso, tornando a sdraiarsi accanto a te. «Nessuno» soffiasti tu. Allora Jeongin aveva capito come mai eri così agitata e silenziosa, e non poteva che esserne estremamente contento. «Comunque mirtillo è sbagliato» cambiasti discorso velocemente. «E sono anche morto» si lamentò Jeongin, poggiando il telefono sul tuo comodino. «Cosa era?» ti chiese. «Melograno» dicesti, agitando le caramelle nel sacchetto. «Oh, fanculo, chi lo mangia il melograno?» si scocciò, strappandoti le caramelle dalla mano. «Ho perso, turno tuo» disse, scartando subito una caramella e poggiandola sulle tue labbra, poggiandosi coi gomiti sul letto. La mangiasti, e la assaporasti qualche secondo. «Uhm, pesca?» domandasti. «Non lo so, non ho letto la carta» rise Jeongin. «Scemo!» esclamasti, tirandogli un piccolo pugno sul braccio. Gli passasti tu una caramella, lui la morse mentre era ancora tra le tue dita. A differenza sua, controllasti il sapore. «Mh, Y/N» ti indicò. «Sei sporca di zucchero» ti disse, avvicinandosi pericolosamente al tuo viso. «Dove?» domandasti, avvicinando una mano alle tue stesse labbra. «Qui» rispose Jeongin, per poi alzarsi sui suoi gomiti e poggiare le sue labbra sulle tue, assaporandole come se avesse voluto fare solo quello da anni, ed effettivamente era così. «Ciliegia» sorrise, dopo. «Sbagliato, fragola» rispondesti, circondando il suo volto con le tue mani, segnando coi pollici le sue guance infossate e dopo le dolci fossette che gli contornavano il sorriso. «No, il tuo burro cacao è alla ciliegia» si sdraiò ancora accanto a te. Sapevi bene che era la sua preferita. «Dammene un altro, è la mia preferita» rise, ripetendo le sue precedenti parole, tirando ancora il tuo viso al suo e baciandoti un'altra volta. Non potevi avere di meglio, che Jeongin.
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stray kids x immagina | richieste aperte
Fanfiction𝙨𝙩𝙧𝙖𝙮 𝙠𝙞𝙙𝙨 𝙭 𝙧𝙚𝙖𝙙𝙚𝙧 (oneshots) le richieste sono aperte, dettagli nel capitolo apposito <3 buona lettura, -cynda