Non avrei mai pensato di pensare a qualcosa da appena sveglia, mentre mi lavo i denti, eppure sta mattina è proprio così.
Le parole di Micheal mi ronzano nella testa ormai da ieri notte e nonostante gli abbia detto che non ho intenzione di accompagnarlo, alla fine ho deciso di cedere e di aiutarlo.
Alla fine, ieri sera mi sono divertita. Il suo carattere mi piace, anche se spesso credo si senti troppo al centro dell'attenzione e questo non mi va parecchio a genio. Dato che sono praticamente il suo opposto, credo proprio che dopo questo favore rimarrà il mio tutor universitario e niente di più.
Oggi è il mio giorno libero, dato che è domenica e nessuno di noi studia, io e i ragazzi abbiamo deciso di andare al mare. O meglio, è stata Michelle che ci ha praticamente obbligati tutti ad andare a fare una giornata al mare.
Non mi dispiace per niente come idea, siamo a fine settembre ma il tempo qua sembra essersi fermato alle temperature estive di un mese fa. E poi, odio la mia carnagione chiara come il latte, non vedo l'ora di prendere il sole e abbronzarmi un po'.È tutto pronto.
Mi sistemo gli occhiali da sole sulla mia chioma mora e sono pronta per uscire di casa.Il mio sguardo però si sofferma sul peluche che si trova sul mio letto. Quell'orsetto marroncino col collare rosso mi fa dannatamente male ogni volta che lo guardo, anche se senza non saprei starci.
Era il peluche preferito di mia sorella, quello che si portava sempre dietro quando andavamo in giro e la portavo nel passeggino, quello che prima di dormire stringeva fra le sue braccia.A questi pensieri, riesco benissimo ad associarci un'immagine, ed ecco farsi largo un altro flashback.
"Ti prego, leggimi un altro libro! Ti prometto che dopo questo poi vado a dormire." brontola guardandomi con i suoi occhioni verdi.
La osservo nel suo completo rosa mentre abbraccia il suo orsetto e non posso far altro che pensare a quanto sia adorabile."Va bene mi hai convinta, ora leggiamo Biancaneve e i Sette Nani però è l'ultimo!" la riprovero scherzosamente mentre le faccio il solletico.
"Non dirai alla mamma però che sono stata sveglia un po' di più però, vero?" chiede lei col sorriso.
"No, se fai la brava non glielo dirò." la rassicuro.Mi alzo per andare verso la mensola poco distante dal letto e cerco il libro tanto amato da mia sorella, ormai consumato e sbiadito per tutte le volte che l'abbiamo letto e commentato insieme.
È l'unico libro che non ha neanche un granello di polvere.
Mi siedo sul letto accanto a lei e inizio la lettura. Scorro le pagine e mi accorgo che non ho bisogno di leggerle, perché sin dalle prime parole poi riesco a ricordarmi anche il resto delle frasi.
Decisamente, Biancaneve e i Sette Nani ormai potrei recitarla a memoria senza neanche mai darci un'occhiata.
Finisco il libro, anche se non ce n'è bisogno.
Si è addormentata da qualche minuto e non posso far altro che guardare il suo viso mentre riposa beatamente.
Le sue guance piene di lentiggini e le sue labbra sottili sembrano così pure che quasi la invidio. Le sistemo il peluche che per poco non cade dal letto e piano piano mi alzo.
Sorrido involontariamente e rimetto a posto il solito libro, nel solito posto, alla solita ora.Sento il mio viso bagnato dalle lacrime e appena realizzo ciò che sto facendo, sfrego le mie mani sugli occhi per asciugarle.
Non doveva succedere di nuovo, non dovevo ripensarci.
Non riuscirò mai ad andare avanti dopo aver perso la persona più vicina a me che abbia mai avuto.Do un'ultima occhiata a quel pupazzo e poi mi volto per uscire da camera mia.
Salgo in macchina di Edoardo e saluto i miei amati nuovi amici, prima di sfrecciare verso il mare. Il viaggio è parecchio leggero e divertente, grazie alla musica che esce dalle casse a volume alto e deciso.

STAI LEGGENDO
Unbelievable
Fiksi RemajaCleofe ha un passato lungo e difficoltoso alle spalle; pieno di violenza, sofferenze ed estrema timidezza che l'hanno portata a provare un'odio rancoroso verso ciò che ha sempre avuto attorno. All'età di diciannove anni vede la sua vita capovolgersi...