Capitolo 3

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Era bastato poco meno di un mese e Shōto era riuscito a farsi odiare da buona parte della classe.

Non che avesse dovuto sforzarsi più di tanto, gli era bastato starsene per i fatti suoi e dare un paio di risposte scontrose e a mano a mano i suoi compagni di classe avevano rinunciato ad avvicinarlo.

Starsene in fondo all'aula a guardare gli altri interagire non lo divertiva di certo, li invidiava da morire, ma la consapevolezza di non aver dato a suo padre un ulteriore motivo per picchiarlo lo rincuorava quanto bastava per sopportare la solitudine, così come il fatto che nessuno di loro si sarebbe fatto male per colpa sua.

Ovviamente, essere la persona meno simpatica della classe aveva uno svantaggio considerevole: rimanere soli per i progetti di gruppo. Shōto non ci aveva minimamente pensato prima di quel momento.

Così, quando il professor Yamada aveva chiesto alla classe di formare dei gruppi di studio di almeno tre persone, lui era rimasto seduto al suo posto immobile guardando come tutti i suoi compagni si riunivano in quelli che erano diventati i gruppetti in cui la classe si era divisa col passare delle settimane.

Non si poteva certo dire che fossero una classe unita, era raro che i gruppetti interagissero tra loro, ad eccezione di alcuni individui.

Nella confusione che si era creata in classe, Shōto aveva visto Bakugō ritrovarsi in gruppo con Kirishima, Mina, Denki e Sero con non poche proteste. Quello era il gruppo più confusionario che si era creato in classe: Denki, Mina ed Ejiro erano persone solari e fin troppo rumorose, Hanta era più calmo di loro ma si lasciava trascinare dai suoi amici un po' troppo facilmente. Katsuki, contro ogni aspettativa, era il più rumoroso di tutti; sbraitava in continuazione quando era in loro compagnia e sembrava quasi non sopportarli minimamente, nonostante questo era sempre con loro.

Dall'altro lato c'era il gruppo di Momo, la sua vicina di banco. Il suo piccolo gruppo di amici consisteva in Kyoka, Hitoshi e Fumikage. Il loro gruppo era uno dei più tranquilli, d'altra parte non ci si poteva aspettare che la figlia degli Yaoyorozu fosse poi così diversa dai propri genitori, concentrata sullo studio e con in educazione quasi stucchevole. Probabilmente aveva avuto un'educazione simile alla sua, ovviamente l'assenza della violenza tipica di suo padre aveva sortito risultati migliori.

Toru e Yuga erano ragazzi piuttosto appariscenti, a cui di sicuro non dispiaceva essere al centro dell'attenzione, sempre con acconciature complicate e trucchi probabilmente un po' troppo vistosi per una giornata di lezioni. Come Tsuyu ed Mashirao, due dei ragazzi più modesti della classe, si fossero ritrovati a far parte di quel gruppo era un mistero.

Minoru era finito in gruppo con Koji, Mezo e Rikido, e qualcosa diceva a Shōto che non era stato certo invitato di buon grado. Minoru non era uno dei più apprezzati tra i suoi compagni di classe, le sue battutine squallide e la sua ossessione per il sesso erano imbarazzanti.
Il fatto che comunque lui facesse parte di un gruppo e Shōto no, la diceva lunga su quanto Shōto fosse benvoluto in classe.

Infine, c'erano Ochaco e Tenya che avevano accolto Izuku nel loro gruppo con sorrisi smaglianti.

Inizialmente Shōto aveva faticato a capire come fossero diventati amici visto che avevano ben poco in comune; Tenya veniva da una famiglia ricca e tradizionalista, mentre gli altri due erano, come avrebbe detto Enji, dei sempliciotti della classe media.

Nel corso delle settimane aveva poi capito cosa li legasse. Aveva passato fin troppo tempo a guardarli interagire da lontano ed era arrivato alla conclusione che il collante del gruppo fosse proprio Izuku: il modo in cui si frapponeva tra i due nei momenti di incomprensione con il suo sorriso, il trovare sempre qualcosa che facesse ridere entrambi, il modo in cui sembrava sempre attento ai bisogni dei suoi amici, sempre pronto ad aiutarli e supportarli in ogni cosa che facevano.

𝖥𝗂𝗈𝗋𝖾 𝖽𝗂 𝗅𝗈𝗍𝗈 [𝖳𝗈𝖽𝗈𝖣𝖾𝗄𝗎/𝖣𝖾𝗄𝗎𝖳𝗈𝖽𝗈]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora