Capitolo 1

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Sul suo polso erano impresse quelle 5 lettere accompagnate da una piccola campanula stilizzata al loro fianco.
Era stato sicuramente uno sbaglio, un errore del destino, e Shōto non avrebbe voluto altro che poterle cancellare dalla sua pelle nivea; perchè dal mometo in cui quelle 5 lettere erano apparse, la sua vita non era che peggiorata.
Era la fine di Marzo, non aveva ancora compiuto 15 anni quando quelle maledette lettere erano apparse sul suo polso con ben 11 anni di ritardo.
Ormai non ci sperava più, non ci credeva più; si era rassegnato all'idea di non avere un'anima gemella ad aspettarlo da qualche parte nel mondo, e gli stava bene così, quasi ne era felice; eppure il destino era crudele e dopo avergli tolto ogni speranza per anni, di punto in bianco, gli aveva concesso una possibilità. Una possibilità che Shōto non voleva, infatti, quando quel giorno le cose erano improvvisamente cambiate, pregò che fosse solo un incubo.
Non c'era spazio per l'amicizia nella sua vita, figuriamoci se potesse esserci spazio per l'amore, per un ragazzo poi....
Perché si, le 5 lettere stampate sulla sua pelle, sfortunatamente, leggevano il nome di un ragazzo: Izuku.
Suo padre non l'aveva presa affatto bene e, se dapprima aveva solo urlato, presto le sue urla si erano tramutate in schiaffi e poi in calci.
Non che Shōto non vi fosse abituato, tutt'altro, i calci e gli schiaffi erano un'abitudine per lui; tuttavia essere puniti per qualcosa su cui non aveva avuto alcuna scelta, faceva più male che mai.
Ricordava ogni singolo urlo che aveva lasciato le labbra di suo padre quel giorno, il sapore del sangue in bocca e il suo 'Sei fortunato ad essere il mio preferito'; la consapevolezza di essere vivo solo perché tra i suoi fratelli era il giocattolo preferito del padre, l'unico a non essersi ancora rotto irrimediabilmente.
Ma infondo, erano solo altre parole da aggiungere alla lista di quelle che si sarebbe portato dietro per il resto della sua miserabile vita.

A Shōto non importava del suo orientamento sessuale, perché avrebbe dovuto importargli? Infondo non c'era posto per l'amore e le interazioni con altri esseri umani nella sua vita. Fin da piccolo era stato abituato alla solitudine e crescendo, non aveva mai cercato di stabilire alcun rapporto al di fuori delle mura della sua stessa casa.
Dopo tutti quegli anni non gli dispiaceva la solitudine, anzi, l'idea di socializzare non gli procurava altro che un'immensa ansia; e di certo l'isolamento a cui era stato abituato nel corso degli anni non aveva aiutato il suo carattere introverso. In compenso, lo aveva aiutato a siviluppare una forte 'ansia sociale.

Aveva provato a nasconderlo con il correttore, ma più ne metteva, più l'inchiostro sembrava scurirsi, come a ricordargli che non poteva scappare dalla realtà.
Lo odiava, lo odiava da morire, al punto di graffiarsi la pelle a sangue pur di cercare di cancellare quelle lettere dalla sua pelle.
Ma non importava, per quanto violentemente grattasse via quelle lettere, sarebbero ricomparse qualche giorno dopo, giusto il tempo necessario affinché la sua pelle si rimarginasse.

𝖥𝗂𝗈𝗋𝖾 𝖽𝗂 𝗅𝗈𝗍𝗈 [𝖳𝗈𝖽𝗈𝖣𝖾𝗄𝗎/𝖣𝖾𝗄𝗎𝖳𝗈𝖽𝗈]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora