Capitolo 9

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Nel corso degli anni, Shōto aveva avuto molte occasioni per riflettere su cosa fosse la normalità per i suoi coetanei.
Spesso ciò che per gli altri era normale, per lui era qualcosa di raro e speciale; come quel pomeriggio, in cui avrebbe tanto voluto che startene seduto ad un tavolo di un bar con ragazzi della sua età fosse normale, e non un'eccezione alla regola solo perché suo padre era fuori città per un paio di giorni.
Gli piaceva startene lì a guardarli parlare e scherzare tra loro; capitava raramente che potesse godersi momenti del genere, e non poteva che essere grato a Izuku che continuava ad invitarlo indipendentemente dal fatto che rifiutasse quasi sempre.
Non che la sua presenza facesse la differenza, passava la maggior parte del tempo in silenzio, fatta eccezione per quelle poche volte in cui doveva rispondere a qualche domanda diretta a lui.
Ochaco e Tenya avevano fatto un po' di resistenza all'inizio, soprattutto la ragazza, ma apparentemente nessuno dei due era riuscito a dissuadere Izuku dall'invitarlo, nè tantomeno a dirlgi di no.
Gli piaceva guardare il modo in cui Izuku gesticolava animosamente mentre parlava, il suono della sua risata che sembrava riuscire a riempirgli il cuore, le piccole fossette che si formavano ai lati della sua bocca quando sorrideva, come i suoi occhi brillavano ogni volta che parlava del suo supereroe preferito.
Perché si, Izuku era una specie di nerd a cui piacevano da morire i manga ed i supereroi, e Shōto lo aveva scoperto solo quando un giorno, Izuku aveva parlato per 30 minuti di fila di Iron Man e Captain America. Non che Shōto avesse la minima idea di cosa stesse parlando, ma apparentemente il primo era il suo preferito, e vederlo così felice per una cosa così piccola, faceva battere il suo cuore all'impazzata.
Si sedevano sempre accanto, distanti abbastanza da non toccarsi ma vicini quel tanto che bastava perché Shōto riuscisse a sentire il suo profumo. Non avrebbe saputo descriverlo nei minimi dettagli, ma gli ricordava l'odore dei pini e quello di una giornata di pioggia autunnale, e Shōto amava le lunghe giornate di pioggia.
Spesso, nelle sue notti insonni, si era ritrovato a chiedersi se anche profumare delle cose che si amano di più facesse parte del pacchetto 'anime gemelle'. Quello e l'essere dannatamente belli e tremendamente gentili.
Più volte si era chiesto se anche a Izuku piaceva il suo profumo, ma dubitava che il ragazzo si fosse soffermato anche solo per un minuto a pensare ad una cosa così stupida. Probabilmente lo odiava, e Shōto non avrebbe potuto dargli torto.
 

Eppure, per quanto piacevoli, anche quelle giornate avevano un lato negativo: finivano troppo in fretta e Shōto si ritrovava a dover tornare a casa ed allontanarsi da Izuku.

"A domani!" - urlò Ochaco salutandoli con la mano mentre si allontanava mano nella mano con Tenya.

"Adesso si frequentano?" - chiese Shōto guardandoli confuso mentre i due giravano l'angolo.

"Beh si, sono..." - Izuku non terminò la frase, ma Shōto noto come la sua mano destra fosse nervosamente andata a circondare il polso sinistro.

"Ah..." - si lasciò sfuggire Shōto.

Non si aspettava che i due fossero anime gemelle dato che non avevano molto in comune ed i loro caratteri erano diametralmente opposti. Per quel poco che Shōto aveva imparato di loro, Ochaco era una ragazza solare, le piaceva scherzare e non sembrava mai smettere di parlare; Tenya invece era una persona taciturna, preferiva ascoltare e di fatti parlava il giusto, oltre tutto, Shōto pensava che fosse decisamente troppo rigido su tutto per avere solo 16 anni. Erano così diversi che Shōto non potè far altro che chiedersi secodo quale criterio fossero finiti in quella situazione.
D'altra parte, lui stesso si era ritrovato legato a Izuku che era il suo completo opposto.

"Sono felici?" - chiese Shōto dopo un lungo silenzio. Non gli importava particolarmente della loro felicità, dopotutto non erano neanche suoi amici, però era interessato a capire se anche tra caratteri così diversi potesse funzionare. Non che per lui e Izuku ci fossero possibilità, ma poteva sempre fantasticare.
Almeno quello, suo padre non poteva toglierlo, o almeno così gli piaceva credere.

𝖥𝗂𝗈𝗋𝖾 𝖽𝗂 𝗅𝗈𝗍𝗈 [𝖳𝗈𝖽𝗈𝖣𝖾𝗄𝗎/𝖣𝖾𝗄𝗎𝖳𝗈𝖽𝗈]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora