Capitolo 21

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[A/N]
Salve personcine, ci si rivede!
Come ve la passate?
Si, è passato un po' dall'ultimo aggiornamento ma sono stata un po' occupata a scrivere la tesi.
Vi avviso che per le prossime settimane sarò impegnata a studiare per l'esame di stato quindi non credo aggiornerò di nuovo per qualche settimana.
Beh, dopo questa piccola informazione di servizio vi lascio al capitolo sperando che sia di vostro gradimento e sperando di non averlo riempito di errori ortografici.
Spero che ci rivedereemo presto con un nuovo capitolo!
Come al solito, i voti ed i commentini sono sempre graditi.

See ya! <3

~~~

Non erano passati più di 15 minuti, ma ad Ochaco era sembrato passare un'eternità da quando Izuku era entrato in quella stanza. Non potè fare a meno di scattare in piedi non appena sentì la porta della stanza aprirsi e vide Izuku uscirne a testa bassa.
Ochaco era piena di domande ma solo uno sguardo al suo amico bastò per farla tacere, capì immediatamente che quelli non erano nè il luogo nè il momento adatti alle domande.
Izuku rimase immobile appoggiato a quella porta per svariati minuti, il labbro inferiore stretto tra i denti, il capo chino ed i pugni chiusi, ma per quanto si sforzasse, presto le lacrime iniziarono a rigargli il volto.

'Lo sapevo che ti avrebbe fatto male.' - pensò Ochaco correndo ad abbracciarlo, senza però esternare quel pensiero che l'aveva tormentata per mesi, consapevole che un 'te lo avevo detto' in quel momento non avrebbe fatto altro che far stare ancora peggio Izuku.

Allontanarlo dalla porta e trascinarlo oltre le porte del reparto ed infine fuori dall'ingresso dell'spedale si era rivelato più faticoso del previsto, le gambe del ragazzo sembravano esser diventate di gelatina mentre i singhiozzi lo scuotevano ed Ochaco aveva faticato a sostenerlo lungo il tragitto.

Ci volle un po' perché Izuku smettesse di piangere e si calmasse, e quando finalmente Ochaco riuscì a sciogliere quell'abbraccio, i due rimasero a lungo in silenzio seduti per terra con la schiena contro il muretto delle aiuole che abbellivano l'ingresso dell'ospedale.

"Vuoi parlarne?" - chiese la ragazza alla fine, osservando come Izuku trafficasse nervosamente col bracciare attorno al suo polso sinistro.
Izuku non rispose, si limitò a scuotere la testa in un no senza neanche alzare lo sguardo su di lei.

"Cosa è successo a Shōto?" - chiese Ochaco.

Izuku alzò lo sguardo per incrociare quello della ragazza ma nonostante avesse schiuso le labbra, non emise alcun suono. Era la prima volta che Ochaco riusciva a vederlo in faccia da uqando era uscito da quella stanza; aveva gli occhi arrossati dal pianto e la fronte corrucciata e, sebbene il suo sguardo sembrasse implorare aiuto, la ragazza sapeva che Izuku non aveva alcuna intenzione di parlare.

"Non guardarmi così Izuku, se non mi parli non posso aiutarti..." - sospirò Ochaco.

Izuku abbassò nuovamente lo sguardo riprendendo a giocherellare col suo bracciale, scegliendo di rimanere nuovamente in silenzio nonostante Ochaco stesse facendo del suo meglio per offrirgli il suo aiuto.

"I suoi genitori sanno che è qui?" - Chiese la ragazza con un sospiro ed Izuku scosse la testa in un no dopo dopo averle rivolto uno sguardo combattuto.

"Se ti dico la verità devi promettermi che non ne parlarai con nessuno, nemmeno con Tenya..." - disse Izuku con un filo di voce dopo essere rimasto in sienzio per una buona manciata di minuti.

"Stai finalmente per ammettere che Shōto è la tua anima gemella?" - chiese Ochaco rivolgendogli un'occhiata divertita, in fondo lo aveva detto fin dal primo giorno che tra quei due c'era qualcosa.

𝖥𝗂𝗈𝗋𝖾 𝖽𝗂 𝗅𝗈𝗍𝗈 [𝖳𝗈𝖽𝗈𝖣𝖾𝗄𝗎/𝖣𝖾𝗄𝗎𝖳𝗈𝖽𝗈]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora