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•Buco nel muro•

La mattina dopo usci di casa, tra qualche giorno la legione esplorativa sarebbe tornata a Shiganshina per riprendersi le mura del Wall Maria.


Non mi ero ancora ripresa dallo choc della morte dei miei, ma mi conveniva farmela passare in fretta questa sensazione se volevo prendere parte alla prossima spedizione.

Stavo camminando per le strade della capitale quando una voce mi chiamò
< T/n>
< ah ciao Hinch>
< io e Marlo stiamo contando e cercando di identificare i corpi delle vittime della scorsa missione del Comandande Erwin,ma io non ne posso più andiamo a prenderci un caffè insieme noi tre?>
Non dovevo accettare loro stavano facendo il loro lavoro, ma in quel momento mi andava una bella chiacchierata con quelli della gendarmeria quindi accettai.

Entrammo in un locanda graziosa,in centro città, una delle poche strutture rimaste ancora in piedi in piazza.
Ci sedemmo al nostro tavolo e iniziammo a discutere.
< quindi quante vittime ci sono?>
< molte facevano parte dell'esercito,per fortuna il corpo di ricerca è riuscito a far evacuare la maggior parte della popolazione> mi spiego Hich
< anche se, non tutti si sono accorti dell'allarme, i civili in chiesa non sono riusciti a scappare per via del prete che si è rifiutato di annullare la cerimonia tutti sono morti,ma guarda un po i casi della vita l'unico sopravvissuto è stato proprio il sacerdote> concluse Marlo
< lo so> alcune lacrime si formarono nei miei occhi, ma dentro di me un odio profondo per quello schifoso damerino si faceva sentire.
< scusa T/n ho detto una stronzata, spiegaci cos'è successo?> si corresse testa a scodella
< io e una mia compagna di nome Mikasa dovevamo salvare quei civili, ma sfortunatamente non siamo arrivate in tempo, e tra le vittime di quell'incidente hanno perso la vita anche i miei genitori> Hich si portò le mani alla bocca, e Marlo iniziò a scusarsi mentre mi strinse in un abbraccio.
Singhiozzavo sulla sua spalla e l'amica si unì, cercando di asciugare le lacrime sul mio viso.

Non avevamo ancora ordinato, e la cameriera non si azzarda ad avvicinarsi per non mettere il cosiddetto dito nella piaga.

Mi misi seduta composta, ancora mezza abbracciata ad Hinch, e finalmente potemmo ordinare dato che mi ero un pochino calmata.

< allora dimmi T/n essere nel corpo di ricerca com'è?> mi chiese Marlo
< bhe, non saprei> non sapevo da dove iniziare
< ci sono cadetti molto simpatici, con cui mi trovo bene e superiori fantastici>
Il ragazzo aveva una faccia da cane bastonato, forse voleva che gli raccontassi delle diverse spedizioni.

< si va bene, ma le spedizioni, come sono, mortali?> appunto. Aveva usato il termine giusto
< si sono abbastanza pericolose, non tutti tornano vivi dalla loro prima missione> testa a scodella deglutì.

Arrivarono i nostri ordini e io iniziai a raccontare, del gigante dalle fattezze femminili, e della morte della ex-scquadra di Levi.

< urca! Ho fatto bene a scegliere la gendarmeria allora> disse Hich
< apparte qualche rimprovero da parte dei superiori, credo che non finirei mai spicciacata contro un albero> sorsegiai il mio caffè a labbra strette.
Quella ragazza era carina e disponibile ma la sua pigrizia mi dava sui nervi.

Tsk.

*Animale in gabbia!Che non proverà mai il dolce gusto della libertà se non grazie a noi* pensai.

Fini di bere e salutai i miei due compari all'uscita della locanda.
Guardai l'orologio,

Merda

Sono in ritardo per l'appuntamento con Hanji di ben 45 minuti, stupidi gendarmi nullafacenti.

Iniziai a correre per le strade della capitale, dovevo arrivare alle mura,se no Hanji mi avrebbe dato in pasto ai giganti.
Arrivai fijalmente al confine, ma quando alzai gli occhi sui muri un immagine agghiacciante mi si parò davanti.

C'era un buco nel muro e dentro a quest'ultimo un gigante probabilmente colossale guardava l'intera città.

<T/n> Armin mi stava chiamando
< Armin ma che è?>
< ti spiegherà tutto Hanji coraggio, sali sulle mura>

Salimmo entrambi con una sottospecie di ascensore che di solito si usava per trasportare i cavalli.
< oh T/n che piacere vederti,condoglianze per i tuoi> Hanji mi abbraccio
< va bene Capitano ma perché mi ha chiamata?>
< come hai già visto abbiamo un piccolo, piccolissimo problema col muro>
< si l'ho notato>
< ecco il tuo compito insieme a Levi sarà cercare di estrapolare qualcosa a questo tizio, lui conosce il segreto che 100 anni fa ha costretto gli esseri umani a vivere come animali in gabbia> detto questo indicò un prete
< ma aspetta tu sei il sacerdote che era in chiesa il momento dell'attacco del gigante femmina, perché non hai fatto evacuare la struttura?> lui sbianco e la mia rabbia nei suoi confronti aumentò, una cosa era sicura non ci sarei andata piano con lui.
< tra le vittime anche i miei genitori hanno fatto numero,quindi non aspettarti fiori e cioccolatini da me> e gli rivolsi uno sguardo assassino,anche Hanji rabbrividì un pochetto

Lo portammo a casa mia dove tutta la mia squadra stava ancora alloggiando, portai il "prigioniero" nelle segrete,e il nano mi raggiunse subito.

< bene bene bene, cosa abbiamo qui?> Levi si stava divertendo ma io volevo concludere la questione il più in fretta possibile
< senti damerino dicci quello che vogliamo sapere e non ti ammazzerò di botte>

Lui non parlo.
Guardai Levi che mi capì i un istante
< bene lo hai voluto tu, Capitano pinze> lo gnomo mi passò l'arnese con un inchino stupido.
Lo fulminai con lo sguardo doveva rimanere serio, da quando la nostra relazione decollo lui si "ammorbidi" e divenne anche più solare e allegro.

Presi la mano del prete afferrai con le pinze l'unghia del dito indice e la strappai con un colpo secco.
Lui gridò di dolore, e quel suono si sparse per tutto il seminterrato del castello.
< okk che vogliamo fare?>
non ricevetti risposta
< guardi che io mi sto divertendo, quindi detto proprio fuori dai denti può continuare a non parlare a me sta bene>

E gli staccai altre unghie, gli rimasero 2 nella mano sinistra e solo 1 nella mano destra.
Levi era basito, non credeva che potessi diventare una bestia di satana, bhe si sbagliava di grosso!

Quel maledetto sacerdote ,dopo l'estrapolazione anche delle ultime unghie, ancora non aveva spiaccicato parola e io ero più nervosa che mai, avevo fame sonno ed ero stanca di trattare con un individuo simile.

< BASTA! Tieni di più al tuo segreto che alla tua vita>
< no,ma la mia vita vale molto di meno della pace>

pace?

perchè tutti parlavano di pace, anche Annie aveva accennato questa cosa.

Nelle mura in centro anni non abbiamo mai avuto guerre e cose simili prima appunto dell'arrivo dei giganti

....

Ma se fosse qualcosa FUORI DALLE MURA!

Possibile che ci fosse un mondo esterno dove altri esseri umani erano scappati dai giganti e ora vivevano come noi.

Improvvisamente come un lampo accecante che inonda si luce le notti burrascose di inverno, un immagine si appropriò della mia mente.

I cancelli del Wall Maria
< chiudete i cancelli i miei sudditi non dovranno mai sapere di Marley e del mondo al di fuori di noi>

< Marley> sussurrai e solo il sacerdote comprese quelle parole infatti sobbalzo.

Corsi fuori dalla cella, avevo bisogno di sapere di più di questa cittadina e solo una persona poteva aiutarmi.

< T/n dove stai andando?>Levi mi stava rincorrendo ma io non mi fermai.

Il padre di Eren conosceva il segreto, la chiave della cantina di casa sua conteneva il segreto dei giganti e forse avrebbe chiarito tutti i dubbi che avevo in testa.

Dovevo scoprire che cosa diavolo stava succedendo, dovevamo trovare una soluzione

< voglio tornare ad essere LIBERA>

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•w•

Signorsì...nano /Levixreader/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora