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•Colpo di stato•

Passarono un paio di settimane da quell'evento.

Finalmente avevamo un piano per liberare il Comandande Erwin, che dopo anni di duro lavoro, venne processato e condannato a morte.

Avevamo capito che le mura oltre ad essere governate dal falso erede del re Friz, erano anche diretto da una piccola cerchia di nobili, buoni solo ad arricchirsi ogni giorno che passava. Mangiando in testa ai poveri cittadini che lavoravano sodo per procurarsi anche solo un filone di pane.

La popolazione moriva di fame e loro se la spassavano tra fiumi alcool e belle donne.
Noi regione esplorativa dovevamo mettere un punto a questa storia strampalata.

Avevamo catturato un paio di gendarmi, che dopo le innumerevoli torture confessarono e confermarono le nostre teoria.
Il re in carica era un "fantoccio", le vere decisioni le prendeva l'assemblea di nobiliari, e tutto era tutelato da un braccio della gendarmeria chiamata appunto, gendarmeria centrale, al comando c'era il nostro caro Kenny Ackerman.

Oltre ai soldati avevamo anche due spie, che ci passavano aggiornamenti sul corpo: Marlo ed Hich.

Flashback

Un altro giorno inizia, un altro fottuto giorno uguale spiccicato all'altro.

La legione si era rifugiata in una foresta per cercare di catturare gendarmi o per estrapolare informazioni da chiunque essere umano potesse dargliele.

Avevamo appena finito di mangiare la colazione, che consisteva in qualche bacca e qualche fetta biscottata stantia.
A Jean ed alla sottoscritta fu assegnato il compito di andare a prendere l'acqua per spegnere il fuoco e trovare una nuova sistemazione.

Eravamo nomadi ci spostavamo ogni 2/3 per correre meno rischi e appunto per non farci catturare.
< T/n lo hai sentito pure tu?> mi chiese il castano in un sussuro.
Un lieve fruscio delle foglie mi fece intuire che dentro ad un cespuglio qualcosa era in agguato.

Presi il secchio di ferro ormai pieno d'acqua
< te lo sarai immaginato> risposi a Jean, ma invece che tornare all'accampamento, passando per un percorso più largo mi trovai di fronte una scena buffa.

I miei due amici Marlo e Hich stavano discutendo furentemente, perché testa a scodella aveva fatto troppo rumore, erano accovacciati entrambi. Erano pure armati.

Con un segno dissi a Jean di nascondersi nel sottobosco accanto ai due gendarmi e se mi fosse accaduto qualcosa di colpire alle spalle i due con un effetto sorpresa.

< in realtà vi ho sentiti ma non ho detto niente> Marlo preso alla sprovvista afferrò il fucile e fece partire un colpo, che grazie a Dio,un po perché era sbilanciato un po perché mi spostai leggermente, mi manco e andò a conficcarsi in un tronco di un albero.

< T/n scusa non vol-> non fini la frase, venne interrotto da Jean che lo afferrò insieme alla sua compagna e li sbatte contro una parete roccoisa.
< come avete osato, sparare alla mia principessa> il ragazzo era a pochi centimetri dai visi dei gendarmi
< non avevo idea che fosse T/n, non le avrei mai sparato, mi spiace> sussurro Marlo

< porgile delle scuse come si deve, o domani non vedrai l'alba dannato> aveva puntato al mento del corvino un ramo che assomigliava terribilmente alla canna di un fucile. I due poveri malcapitati cascarono nel tranello psicologico che il castano aveva messo in piedi.

< T/n, per favore perdonami, non mi sarei mai permesso di sparare ad una mia amica, per favore accetta le miei scuse> grido testa a scodella.

Jean soddisfatto e con un ghinio malevolo che quasi mi fece paura si scanso.
Velocemente disarmai i due compari, li legammo riprenderemo l'acqua al fiume che si era rovesciata durante lo speudo "scontro" e tornammo dagli altri con due nuovi amici pronti ad aiutarci.

Signorsì...nano /Levixreader/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora