•Tra stelle e pianti•
Usci dalla stanza di Mikasa, ancora mezza intontita.
Strisciavo i piedi e le lacrime non accennavamo a smettere di uscire dai miei occhi gonfi e rossi, le urla di mio fratello rimbombano ancora nelle mie meningi e io ero impotente.
Non mi ero accorta che camminando seguendo i miei pensieri, mi trovai in mezzo al parco del quartier generale.
Un giardino tenuto molto bene, con un bellissimo castagno secolare che prendeva l'intera scena.Mi sedetti ai piedi dell'albero e iniziai a guardare le stelle, ho sempre provato un senso di severità a guardare la luna che solca il cielo notturno.
La notte oltre a portare silenzi e paure, poteva donare anche solitudine, e il tanto amato silenzio dove ogni anima riesce finalmente a rilassarsi e essere se stessa, perché oltre a saper parlare il silenzio apre in te sensazioni e sentimenti che non immaginavi di saper provare.
L'Orsa Maggiore e L'Orsa Minoste questa sera erano più luminose che mai.
Osservando quello spettacolo i miei pensieri, viaggiavano,asciugai col palmo della mano le ultime lacrime salate dalle mie guance, la brezza notturna faceva ondeggiare le mie ciocche di capelli color C/c,Lucke li aveva tali e quali a me morbidi setosi che adoravano di fango e bosco, lui amava l'ambiente della foresta e passava i pomeriggi su un'altalena che nostro padre aveva fatto piazzare su uno degli alberi più alti di tutta la fratta.
Guardai di nuovo verso le stelle, mamma mi aveva detto che le persone che amiamo proteggono i loro cari da lassù, e che osservano tutte le loro gesta, per me Lucke era una di quelle stelle, era vicina a quella Polare, era molto piccola ma brillava in una maniera accecante, quanto mi ricordava lui!
Lucke seppur piccolo era un prodigio aveva una mente brillante e spruzzava calore e gioia da tutti i pori!
Avrei vendicato il mio fratellino, lo avrei fatto a tutti i costi, anche se fosse stata l'ultima cosa prima della mia dipartita, anche se mi avrebbe portato alla morte.
Non vedevo l'ora di rivederlo e riabbracciarlo con tutta la forza che avevo in corpo.I miei pensieri si infransero quando sentii il rumore di un legnetto spezzato sotto le scarpe di qualcuno che si stava avvicinando, avevo una vaga idea di chi fosse ma non ne ero convinta...
Levi's Pov
Merda
* brutto pezzo di legno infame* pensai.
Non capivo perché ma mi trovavo in cortile,come al mio solito non riuscivo a dormire, e forse una passeggiata serale nel verde mi avrebbe disteso i nervi.
Ma quando vidi T/n non seppi più cosa fare, andarmene o andare a parlarle, mi piaceva di più la prima opzione, ma stranamente le mie gambe presero la decisione opposta.
Ma quel maledetto legnetto aveva rovinato tutto.< oh è lei Capitano> mi disse la ragazza con la sua voce dolce e pacata
< cadetta T/c cosa ci fa ancora alzata?> mi avvicinai , e la giovane picchiò la mano sull'erba, invitandomi a sedermi e io lo feci,ma cosa mi stava succedendo?
< potrei farle la stessa domanda> mi rispose lei
< sono un tuo superiore e quella non era una domanda ma un ordi.. > non feci in tempo a finire la frase che lei mi mise l'indice sulle labbra
< shhh Capitano faccia silenzio non è una cosa importante adesso, osservi invece i bellissimi astri che abbiamo sopra di noi>Aveva ragione questa notte le stelle erano brillavano in una maniera accecante.Era da un po che non mi soffermavo a scrutarle.
< Meranvigliose....> mi lasciai sfuggire quel complimento
< cosa?>
< no.....niente>
Lei ridacchiò un po
< è una cosa normale Capitano anch'io le trovo veramente magiche> le sue parole mi incantano, non smettevo di guardarla, ma lei aveva occhi solo per le stelle,il fatto mi innervosì.Notai un luccichio nei suoi occhi e gli spettri di lacrime asciugate in fretta, aveva pianto
Perchè?
< credo che a Lucke faccia piacere questo suo complimento>
Lucke chi era Lucke, forse un suo amante morto che le faceva provare questo dolore,
Mi stavo facendo troppi problemi, ma di nuovo quella sensazione, un dolore che mi veniva da dentro,
possibile che?
< Lucke....?> chiesi io senza contenermi.
T/n's Pov
Cazzo
Aveva sentito il nome di mio fratello,
e ora?
< no è solo un personaggio di un libro che ho finito di leggere da poco> mentiì io
Non l'aveva bevuta, mi girai a guardare il nano e nei suoi occhi glaciali, un sottile velo d'ira aleggiava su di essi.
Possibile che era......geloso, di me?
no impossibile, cosa vado a pensare!
< è tardi Capitano, torno a dormire, le auguro buona notte> decisi di chiudere quella conversazione imbarazzante.
Salutai un ultima volta la mia stella luminosa, mi alzai e mi diressi verso camera di Mikasa.
< se vorrai parlare io sarò qui, e perfavore chiamami Levi e dammi del tu, puoi avere questo onore, ma solo quando siamo soli, sono sempre un tuo superiore> mi grido dietro il Capitano
Io risi a quelle parole e lo salutai con un gesto della mano e lui fece lo stesso.
Forse avevo trovato un nuovoAmico?
se così si poteva definire un rapporto tra cadetta e Capitano.
Entrai nella camera di Mikasa, la corvina era rimasta nella stessa posizione di quando l'avevo lasciata, mi misi di nuovo al mio posto,
< dove sei stata?> mi chiese
< a salutare una persona importante che non ora c'è più> le risposi
< va bene ma perfavore dormi, domani iniziamo l'allenamento per la spedizione imminente>chiusi gli occhi e finalmente tornai a sognare i bei ricordi di me e Lucke, senza fare più incubi.
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• spazio per me •
eii come va, questo capitolo è un po più corto ma conto di fare il prossimo almeno il doppio di quelli precedenti. Vi adoro🖤~ Chiara 💚
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Signorsì...nano /Levixreader/
Hayran Kurgu{ COMPLETATA } T/n T/c è una nobile di bell'aspetto che vive nel Wall Sina. Decisa a cambiare stile di vita un giorno fuggirà da quell'esistenza scritta. Cosa succederà quando incontrerà il Caporale Levi Ackerman? Tra i due nascerà qualcosa? ~scen...