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•Ricordi,lettere e arresti•


Ero immersa nei miei sogni, ma come sempre incubi presero il sopravvento.

< T/n vedica tua madre tuo padre> mi imploro una donna che non riconobbi.
Aveva lineamenti famigliari, lunghi capelli color C/c e un sorriso magnifico e dolce
< un giorno ci rincontreremo, forse in un altra vita avremmo più fortuna> mi bacio la guancia e io scappai.

La scena cambiò

Ero tornato sul lago dove avevo sognato la figura senza volto
< invece sei forte Kenny> dissi
Finalmente vidi il viso del mio interlocutore.
Lunghi capelli castani e unti ricadevano sulle spalle, occhi color nocciola e una barba incolta
< sai Uri quel giorno quando ti trasformasti, rimasi un po basito.Ho giurato a me stesso di proteggeteti a costo della mia vita.Ma cosa mi aspettavo la mia famiglia è stata creata per legarsi ad una persona e proteggerla fino alla morte.
Gli Ackerman sono nati per essere schiavi>disse l'uomo accanto a me
< Kenny una persona è libera e non importa da dove venga> finii io.

Kenny si giro l'ennesima volta ma questa volta in volto aveva un'espressione sorpresa.
< quindi non sentirti costretto a stare con me, fallo perché ci tieni, amico mio> e abbraciai l'uomo

La scena cambia ancora

< buongiorno a voi grand Re Friz oggi ci sarà il grande evento, chiuderemo finalmente i cancelli e metteremo un punto a questa follia> mi disse un damerino.

Ero seduta su un trono che era leggermente rialzato per via di una pedana.

< d'accordo allora Geoge come siamo messi con le carozze> chiesi
< sono già qui mio signore> mi rispose lui
< bene allora partiamo per il Wall Maria.

Ci fu un cambio scene, ora ero a Shiganshina chiusero il cancello dove il colossale aveva fatto breccia
< chiudete I cancelli I miei sudditi non dovranno mai sapere di Marley e del mondo esterno, ecco perché cancellerò a loro la memoria come concordato da Timbur>

Mi morsi la mano ed entrai nel corpo di un gigante, alto il triplo delle mura, da quell'altezza potevo vedere perfino i tetti delle ville situate nella capitale.
Iniziai a gridare e braitare
Fuori c'era un posto dove venimmo come mostri o discendenti del demonio.

La nostra unica colpa era Esistere!

Ormai il patto era stato trascritto sulla carta e a noi discendenti di Yimir l'unica cosa permessa era vivere come animali in gabbia.

La scena cambiò ancora

Ero ancora dentro ad un gigante ma molto più piccino del primo.
La scena che ormai tormentava la mia mente, gigante peloso e una famiglia schiacciata.

*non posso permettere a questo sconosciuto di prendersi il Gigante Fondatore*.
Mi passai un coltello sulla nuca, mi tagliai esattamente nel mio punto debole.

Buio!

< T/n> qualcuno mi chiamava
Vedi il viso di mio fratello davanti a me eravamo circondati da una luce bianca.

Signorsì...nano /Levixreader/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora