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•Obbligo o verità•


< heii ragazzi guardate cosa ho trovato nelle provviste> Connie Sasha ed io eravamo scesi in taverna per cercare della panna, volevamo imbrattare il corridoio per far infuriare iCapitano

Ci piaceva tanto cacciarmi nei casini?

La risposta era ovvia; SI

< bottiglie di vino?> chiesi
< T/n ora non fare la santarellina, sali al piano superiore e chiama tutti sta sera si festeggia> propose Sasha
< primo non sono un santarellina, secondo se ci becca il nano bastardo siamo fritti, terzo ma vaffanculo! Sai che vi dico forse tra tre giorni morirò senza essermi ubriacata veramente, ci sto!>

< questo è lo spirito>

Usci dalla taverna senza fare troppo chiasso, le scale in legno erano vecchie e molto malandata cercavo di farle scricchiolare il meno possibile sotto ai miei piedi. Non volevo che Levi mi scoprisse, non avevo una scusa valida, supponevo fosse proibito uscire dalle proprie stanze a mezzanotte inoltrata.

Ma sti cazzi!

Non mi fa paura quello gnomo, forse se fosse armato di ascia un po me la farei sotto ma visto che non ci sono arnesi simili qui sto tranquilla.

Arrivai davanti la camera di Armin Eren e Jean, non bussai avrei fatto troppo rumore, pregai di trovarli a dormire,o per lo meno tutti vestiti, entrai con una mano sugli occhi

<T/n?>
< Armin aiutami a svegliarli senza fare troppo chiasso> il biondo era sveglio, al suo solito faceva le ore piccole per leggere, infatti tutti libri che avevo nella legione me li aveva prestati lui, avevamo tipo un club del libro, una delle tante passioni in comune che ci rendeva ancora più uniti.

Mi avvicinai a faccia da cavallo, dormiva come un bambino e ogni tanto farfugliava qualcosa di incomprensibile.
< senti non farmelo ripetere, tesoro è ora di alzarsi>
< no mamma ancora cinque minuti>
< va bene allora stanotte il signor Kirschstein non vedrà la signorina T/c ubriaca>
< no aspetta va bene mi alzo> era già in piedi

< non credevo ti facessi questo effetto faccia da cavallo> le sue gote erano diventate rosse.
< chiamate Rainer io andrò da Crista e Yamir, e poi uff Mikasa> *non sarà facile convince la corvina* fini di farmi i miei problemi mentali e mi avviai verso camera mia, sarei andata da lei passando dalla "porta segreta", che collegava le due camere.

Finalmente ero in salvo, nella mia stanza, spensi una candela al gusto di agrumi che avevo acceso per dare all'ambiente un odore più gradevole

Da sotto la porta interna la luce filtrava, Mikasa era ancora sveglia.
Bussai
< posso entrare?>
da dentro mi rispose la voce della corvina con un eclamazione affermativa.

< eii, senti non farò molti giri di parole, andiamo giù a divertirci, i ragazzi hanno trovato delle bottiglie di vino...>
< ok>
<... daii sarà diverten...aspe hai accettato>
lei mi fece di si con la testa.
< bhe, allora andiamo>
uscimmo dalla sua camera, chiamammo Yamir e Crista, e tutte e quattro raggiungiamo gli altri in taverna.

< allora rispieghiamo le regole per la settantesima volta> disse seccato Connie
< senti dovevo andare in bagno, e Mikasa T/n Crista e Yamir non erano ancora arrivate quindi le avresti rispiegate ancora> Sasha mise un broncio, era bellissima io l'abbracciai e lei si prese un po di grattini sulla testa, la castana adorava i grattini.

Signorsì...nano /Levixreader/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora