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•Evviva sua maestà,Historia•


Arrivammo alle mura verso le prime luci dell'alba, il Comandante Erwin si era ripreso alla grande dopo una mezza dormita, e le cure precise ed efficaci applicate sul biondo.

Nel giro di qualche ora avevamo un piano.
Ormai tutta la mia vita era scandita da piani su piani su piani.
Tutto era programmato e il minimo errore mi poteva costare la vita.

Nella notte, durante il viaggio il senso di nausea aumento in modo esagerato, e il mal di testa non era da meno.

Avevo un dubbio, che alla fine si rivelò fondato.

Dovevo aspettarmelo! Ma non potevo rischiare di essere "cacciata" dalla legione.

Il mio segreto lo svelerò a tempo debito, ora è troppo presto, posso ancora usufruire del M3D senza avere ripercussioni irrecuperabili.
Sono tranquilla andrà tutto bene, me lo sento dentro di me.
Come sento che sto tralasciando un dettaglio

Ma che dettaglio?

Arrivammo al sorgere del sole, salimmo sulle mura aspettando il titano.
Eravamo ad ovest e lui sarebbe arrivato da sud.

Avremmo usufruito della classica "tattica a sorpresa", adoravo prendere i nemici alla sprovvista.

Come previsto il mostro arrivo.
In modo fulmineo ci precipitammo contro il gigante.

Eren si trasformò.
Agganciai gli arpioni al corpo del titano.
Faceva veramente schifo.
Avendo strisciato il muso e il ventre per miglia e miglia, la pelle si era corrosa, insieme anche ai tendini e alcuni tessuti facciali, come le labbra e la cartilagine che protegge il naso.

La faccia come appunto il corpo era logorato e tutte le budella erano esposte in bella vista.
Uno spettacolo disgustoso quando, credo il fegato o il pancreas, li cadde sulle mura, sporcando e schizzado sangue su tutte le cinte.

Con uno scatto fulmineo e con uno spreco di gas minimo distrassi il gigante e gli impedì di scavallare le mura, dato che adesso la sua attenzione era tutta su di me.

< preso inutile essere inmondo> mentre la sua faccia si avvicinava pericolosamente alla sottoscritta, il Gigante D'attacco conficco un paio di esplosivi nella bocca di quel coso.
Infatti lo attirai verso Eren più che potevo, senza dare nell'occhio e rendere la cosa troppo azzardata, cosa che avrebbe fatto insospettire il gigante, quindi di conseguenza non sarebbe caduto nel mio tranello.

Tutto andò liscio come l'olio.
Eren mi fece da scudo col suo corpo, mentre Rod Reiss saltava in aria e abnormi pezzi del suo corpo volavano verso la città sottostante.

Mi lanciai contro qui brandelli di carne incandescenti, cercando di tagliarne il più possibile a metà per diminuire la massa quindi di conseguenza il peso dello schianto al suolo.

Ero perfettamente a mezz'aria,quando la vidi:
Historia come tutti i cadetti si era precipitata contro il corpo a pezzi del padre.
Ne taglio a metà uno e dentro c'era proprio il povero uomo che venne falciato a metà dalla figlia.

Dopo l'impatto la bionda si sbilancio, stava cadendo a terra.
Strano il fatto che quando un evento importante e cruciale tu lo veda a rallentatore.
La caduta di Historia la vedevo in slow-motion

dovevo salvarla!

Strinsi i denti, mi arpionai alle mura e con un mezzo giro della morte afferai la bionda
< T/n?> mi chiamò con una voce flebile
< tranquilla sua maestà è in salvo> le dissi e poggiai i piedi sulla terra ferma.

Signorsì...nano /Levixreader/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora