Signorsì...nano /Levixreader/

•16•

•Una notte da dimeticare•

< quindi fammi capire, il tuo splendido piano e rimanere qui, finché i giganti non se ne andranno?> mi chiese Bheltrod in preda ad un attacco di ansia

< bhe si, ma il tempo era poco> farfugliai sentendomi un po in colpa
< maledetti ingrati, se non fosse stato per T/n a questo punto saremmo tutti stati mangiati da quei mostri> Crista mi abbraccio per confortami
< vieni principessa per te è stata una giornata dura vai a riposarti, Rainer potresti controllarla>
< Certo nessun problema>

Rainer's Pov
La ragazza si adagio su una delle barelle di salvataggio, le rimboccai le coperte e le diedi un dolce bacio sulla fronte, ho sempre considerato questa ragazza prodigio come una piccola sorellina da proteggere.

Anche se eravamo nemici

La osservai mentre piano piano si abbandonava al dolce richiamo pacifico di Morfeo. Finché sul suo viso non comparve un'espressione tranquilla

Ma successivamente poco dopo essersi addormentata la C/c inizio a muoversi brutalmente, stava facendo un incubo

Blatero qualcosa, mi avvicinai per sentire meglio
< chiudete i cancelli> continuo la ragazza
< Marley, le popolazioni fuori dalle mura, quel giorno a Shiganshina, quel gigante simile a Eren solo più peloso>

Non ci potevo credere, sapevo che questa ragazza era speciale ma non immaginavo che fosse il...

La porta si apri e interruppe i miei pensieri
< forza sveglia T/n dobbiamo cercare di trovare una soluzione e lei è quella con un intelletto più sviluppato> disse Bheltrod pallido in viso.

T/n's Pov
Fui scossa brutalmente da Rainer che mi spiego la situazione.
Nanaba e Gelgar stavano combattendo e abbattendo più giganti possibili, sfruttando il loro equipaggiamento, ma c'era un piccolo problema erano ubriachi fradici.

Lasciarono i poveri ragazzi indifesi e in questo momento Jean e Connie cercavano di trattenere un gigante classe 2 metri fuori dalla porta d'ingresso, che sprovvista di chiavistello fu impossibile renderla sicura.

Cercai nelle diverse stanze delle armi della rocca in cerca di un qualcosa di utile,finché non trovai un cannone.
< va bene, ma signorina non abbiamo le munizioni> mi fece notare Rainer
< lo so ma questo non vuol dire che non possiamo buttaglierlo addoso>
< ecco perché sei la mente del gruppo> e dopo avermi elogiata Bheltrod inizio a spingere l'armeria aiutato dal suo compagno e dalla sottoscritta.

Eravamo in cima alle scale che portavano alla famosa porta, le grida di Crista si potevano udire pure al di fuori delle mura.

< Jean Connie al mio via aprite> gridai
< T/n sei impaz-> inizio faccia da cavallo
< shh sta zitto ascoltala> lo convinse Rainer

I miei due compari avevano già capito qual'era il loro compito, non ricevetti più prediche quindi continuai
< bene 1......2.......3........via toglietevi> spingemmo giù dalle scale il cannone e quest'ultimo si scagliò contro il gigante che si accascio a terra dolorante e completamente immobilizzato.

< brava principessa piano fantastico> Jean mi abbraccio e mi fece girare un pochino.
< scemi non è ancora finita...Rainer ma che cazzo fai idiota!> Yimir era esasperata, il biondino aveva caricato in spalla un altro gigante della stessa classe di quello di prima, e lo stava portando in cima alle scale

< buttiamo fuori dalla finestra> suggerì Connie e con un calcio secco Bheltrod riuscì a far cadere la creatura da una decina di metri.
< ragazzi mi sa che siamo veramente fottuti, questa volta ci lasciamo le penne> ci disse Crista
< oh ma sta zitta riccioli d'oro, tu e le tue manie di suicidio>
< manie di suicidio?> chiesi e Ymir ci racconto che; in uno dei tanti allenamenti fatti in cima ad una montagna in pieno inverno, la biondina, sperando di salvare un compagno, pianificò un azione di salvataggio mezzo suicida.