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Road Reiss


Secondo le ricerche di Hanji i nostri due amici si trovavano nell'antica tenuta dei Reiss.

In una sperduta campagna nella periferia al confine tra il Wall Rosee il Wall Sina.
Una villa enorme con giardino e anche una piccola cappella personale, stanziava a poche centinaia di metri da noi.

< allora cadetti voi rimarrete fuori a far da guardia insieme ad Armin e Sasha> risposta positiva con il saluto militare.

Ci trovavamo davanti all'uscio della villa, un portone fatto di legno di ebano, scuro come le notti d'inverno, freddo a tratti inquietante, molto antico.

< la porta è chiusa a chiave> sussuro Jean
< nessun problema, il vecchio trucco del ficca e smanetta è infallibile> tutti mi stavano guardando
< che c'è?>
< sai T/n sembra una cosa ambigua quello che hai detto possiamo almeno cambiare il nome a questa "azione">
< Connie sei un cazzo di pervertito> risposi.

Presi una forcina dai miei capelli legati in una coda, l'apri.
Inserì l'arnese nella fessura e con un paio di movimenti del polso la tappa si apri.

< ambiguo ma funzionante, brava principessa> battei un cinque ad Hanji.

Una grande sala d'ingresso ci si paro di fronte.
Riccamente decorata con quatri costosi e ornamenti dorati che davano un tocco in più a tutto. Era perfetto ma un velo di polvere e ragnatele formate ai lati delle pareti rovinavano quell'atmosfera di sfarzo che donava l'entrata.

Non c'era anima viva per la casa, quindi iniziammo a setacciarla da cima a fondo per trovare almeno un passaggio che ci portasse da Eren e Historia.

La sottoscritta e Connie stavano buttando all'aria in salotto.
< di solito i passaggi segreti si nascondono tipo nelle librerie; tu pigli un libro a caso e pff compare una porta> e il pelato dando fondo alla sua teoria inizio a lanciare in aria i volumi mentre borbotta un "questo no, questo no, questo no". In poco tempo una pila di libri si formò vicino al divano e Connie cedette esasperato sul tappeto
< basta non c'è la faccio più>

Un rumore strano preveni dal pavimento dopo la caduta del mio amico. Non il classico suono che si produce quando cadi su una superficie piena, no questa era un suono di un pavimento vacuo.

< Connie sei un genio> iniziai a spostare il divano
< c-che cosa stai facendo?>
< ma è possibile che una persona sia tanto imbecille, sotto di te c'è una botola, chiama gli altri o dammi una mano>

I soldati spaventati da quei toni alti si ritrovarono tutti nella camera di conversazione.
< ora spiegatemi perché T/n sta spingendo un divano> fece Jean
< allora avevo ragione siete tutti imbecilli. Connie ha trovato la botola aiutatemi a spostarlo> ero allo stremo delle forze.

Hanji batte una mano sulla spalla di Connie facendogli i complimenti, finalmente alzammo il tappeto polveroso e come avevo pensato, la porticina si rivelò a noi
Non esitai l'apri afferando il clavistello di metallo
< prima le signorine, quindi Connie vedi di muoverti> eclamai
< piccola ingrata senza di me non avremmo mai trovato la botola> gonfio le guance
< ci vogliamo muovere o aspettiamo che qualcuno ammazzi quei due prima che noi possiamo fare qualcosa> esclamo Levi.

Una scala a pioli in ottone tutta arrugginita portava ad una sottospecie di passaggio sotterraneo illuminato soltanto da qualche torcia ogni tanto.

Il silenzio inquietante veniva rotto solo dal rumore dei nostri passi sulla ghiaia e da alcune gocce d'acqua che cadevano da stalattiti formando pozze a terra.

Signorsì...nano /Levixreader/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora