«Ciao sconosciuta»
Sobbalzo rischiando di farmi andare il drink di traverso, per poi voltarmi di scatto verso la direzione da cui arriva la voce.Chiaramente prima di vederlo so già che si tratta di Damiano, riconoscerei la sua voce a chilometri di distanza, e infatti per le gambe molli rischio di inciampare nei miei stessi piedi mentre mi giro verso di lui.
Quando lo faccio mi soffermo sul suo fiatone per l'esibizione grandiosa che ha appena fatto, sul primo bottone dei pantaloni slacciato e sul petto nudo leggermente imperlato di sudore.
«Ciao. Sei..siete stati grandi»
Affermo, sincera, anche se è molto meno di ciò che vorrei dire su quello che ho visto.
Il barista gli passa una birra già stappata senza neanche che lui debba chiederglielo, e lui ne beve un lungo sorso prima di rispondermi.
«Te so' piaciuto?»
«Mi siete piaciuti»
Specifico, sorridendo più per esasperazione che per altro, sempre più stupita del suo costante egocentrismo.
«Ma se hai guardato solo me, falsa»
Mi sbeffeggia ridacchiando, e io lo trovo così bello che non ho neanche le forze di contraddirlo.
Con che coraggio potrei farlo, infondo?
Poggio le spalle sulla sudicia parete della discoteca, dando un altro sorso del mio drink annacquato e guardandomi intorno per assicurarmi che non ci sia Clarissa o qualcun altro che mi voglia rimproverare.
«Non hai scritto su di me, alla fine»
Rifletto ad alta voce, facendo riferimento alle canzoni che ho appena ascoltato, che per quanto belle non mi riguardano affatto.
Lui mi guarda curioso, con le labbra increspate in un sorrisetto un po' soddisfatto e un po' stupito del fatto che me lo sia ricordato.
«Le cose belle richiedono tempo. E tu mi hai disegnato?»
Chissà se è solo una scusa o se lo sta facendo davvero. In effetti, ci sarebbe voluto fegato per scrivere una canzone d'amore per una ragazza che si sta tradendo.
«Mhmh»
Mormoro in cenno di assenso, guardando a fatica il moro negli occhi solo per godermi il suo sguardo sorpreso.
«Ah sì?»
«Sì, un bel po'»
Confesso, alzando la spalle, e lui mi sorride sinceramente.
Si mette di fronte a me, che sono ancora con le spalle schiacciate al muro, e mi guarda dall'alto facendomi battere un po' più forte il cuore.«E me li farai vedere?»
«Se vuoi»
Ricordo che ogni singola volta in cui l'ho disegnato ho sempre pensato a quanto non importasse il mio talento, perché qualsiasi forma d'arte non avrebbe potuto rappresentare appieno la sua bellezza.
E adesso, mentre lo guardo senza far caso a quanto sia troppo vicino a me, ripenso la stessa identica cosa.
«Sei venuta per me stasera?»
Mi chiede, con le mani in tasca e il corpo slanciato che incombe sul mio ad una distanza davvero ridotta.
«In realtà cercavo tuo fratello»
Scherzo, cercando di stemperare la tensione sessuale presente nell'aria in quanto vorrei evitare di fare altre cazzate per il momento.
«Stronza. E bugiarda, anche»
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Lontano dal cuore 2|| Damiano David
FanficQuante cose possono cambiare in due anni? Infondo non sono poi così tanti, aveva detto Damiano. Eppure certe volte non serve un tempo infinito, per produrre infiniti cambiamenti.