Spensieratezza

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Sei mesi dopo.

«Ma dove cazzo sono i miei calzini?»

Sbraita Damiano, tirando l'ennesimo calcio alla sua valigia che avrebbe già dovuto essere piena da giorni.

Alzo gli occhi al cielo, per poi aprire con tranquillità il primo cassetto del suo armadio e trovarlo pieno zeppo di calzini nascosti sotto un paio di maglie del pigiama.

«Guarda che sono qua, basta cercare»

«Ecco perché ti amo»

Risponde, sfoggiando un sorriso smagliante e dandomi un bacio sulla testa.
Gli sorrido sinceramente, stupendomi di come le sue parole mi facciano sempre lo stesso effetto indipendentemente da quanto tempo passi.

Mi stendo sul letto e prendo a guardare il soffitto, concedendomi una pausa in questo giorno di partenza per ora già troppo intenso.

Sono emozionata e felice, ma allo stesso tempo ho paura di lasciare tutto ciò che ho costruito qui a Roma in tre anni.

Il tempo da quando ho firmato il contratto è praticamente volato, e adesso che manca meno di un'ora alla partenza sento la necessità di fermare per un attimo il tempo che scorre troppo veloce sotto ai miei piedi.

«A che pensi?»

Domanda Damiano, stendendosi accanto a me sul materasso di casa sua che ultimamente abbiamo condiviso ancora più del solito.

«A come cambiano in fretta le cose»

Confesso, con le mani sulla pancia e la testa posata sul cuscino.

«Trovi?»

«Sì, insomma, un anno fa io non potevo vederti neanche in foto e adesso convivremo a tempo indeterminato»

Lui sbuffa una risata seguito a ruota dalla sottoscritta, in effetti la nostra storia è stata un po' da pazzi da quando è cominciata fino ad ora, non ci si poteva aspettare che filasse sempre tutto liscio.

«Però noi alla fine semo sempre gli stessi, no?»

Riflette, voltando il capo verso di me, e io sposto lo sguardo dal soffitto per portarlo al ragazzo steso al mio fianco.

«Sì, credo di sì»

«E allora se noi rimaniamo uguali che ci importa del tempo che passa?»

Sorrido, a volte mi dimentico di come questo ragazzo sia in grado di calmare ogni mia inquietudine.

Quando vedo i suoi occhi ogni volta mi salta il cuore in gola come se fosse la prima, e se penso che adesso potrò davvero stare con lui per tutto il tempo che voglio mi sento emozionata come una bambina delle elementari.

«Non credo che amerò mai qualcun altro così»

Confesso, sussurrando, passando un polpastrello sullo zigomo destro di Damiano, che mi guarda con un sorriso appena accennato.

«Non amerai più nessuno punto, sei intrappolata con me per sempre»

Scherza lui, sfoggiando il suo miglior sorriso da psicopatico, e io accenno una risata per il suo non saper cogliere le cose dolci che gli dico.

«Intendo che se mai dovesse finire, nessuno mi farà mai provare le stesse cose. Sei tu l'amore per me, Damiano»

Mi dà un leggero bacio sulla fronte, annuendo, per poi carezzarmi con dolcezza le guance finalmente tornate ad essere un po' più piene.

I suoi occhi sono così profondi che ogni volta che mi concentro a guardarli mi smarrisco nell'infinità del loro universo, ed è come se ci vedessi riflesso un po' tutto il mio mondo.

Lontano dal cuore 2|| Damiano DavidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora