Cap. 8

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Pov Percy

Irene è intelligente e molto matura per avere solo quindici anni. Ora io e lei stiamo andando da Chirone, è saltata fuori una nuova profezia e questo vuol dire solo guai. Chirone mi ha detto che parla di Irene. Mi ha anche detto di non dirle niente, per non farla preoccupare più del dovuto.

- Siamo arrivati, Irene-. Le dico una volta raggiunta la casa grande.

- Percy, ma tu sai perché siamo qui?-. Mi domanda con i suoi grandi occhi indagatori.

- No, non lo so. Spero che non sia una brutta notizia-. Le rispondo sapendo già che sarà una brutta notizia.

Entriamo nella Casa Grande, c'è Chirone assieme a tutti gli altri capogruppo seduti attorno al tavolo da ping pong e stanno parlando tra di loro. Alcuni sono in silenzio, mentre altri stanno facendo i cavoli loro. Chirone parla fitto fitto con Annabeth. 

- Mh, vedo che state parlando con una certa intesa-. Esclamo all'improvviso. Annabeth fa un salto sulla sedia, non si era accorta del nostro arrivo, Chirone si gira verso di noi, mentre gli altri si sono girati di scatto.

- Bene, siete arrivati. Ora parliamo del perché ti ho fatta chiamare Irene, siediti pure cara-. Dice Chirone indicando una sedia libera e avvicinandosi al tavolo da ping pong con la sedia a rotelle magica.

- Allora cara Irene, poco fa il nostro caro oracolo Rachel ha detto una profezia e crediamo che tu sia la "protagonista" di essa. Ovviamente tutto ciò che dice non è sicuro e anche le nostre idee a riguardo-. Spiega Chirone facendo cenno ad Annabeth di parlare.

I sette si riuniranno e verso est viaggeranno

e il re del cielo con i demoni neri sconfiggeranno.

Il figlio delle tenebre decreterà la sua fine.

La figlia dei diamanti cesserà la disgrazia.

Il ragazzo perduto è nella città leonessa.

Un mondo nuovo li aiuterà,

 e il ragazzo dai molti nomi li troverà.

I due misteriosi aiuteranno.

Uno ne uscirà vivo

e l'altra alla sua esistenza porrà fine-.

- Quello che abbiamo io e Chirone è che i sette sono: Percy, Jason, Piper, Leo, Hazel, Frank e io. Il figlio delle tenebre è Nico. La figlia dei diamanti è Hazel. Andrea è il ragazzo perduto presumo e gli altri sono ancora un'incognita-. 

- Qualcuno morirà, giusto?-. Chiede Irene.

- Irene non essere così pessimista, le profezie molte volte non si capisce cosa intendono fino a quando non sono compiute-. Le dico per tranquillizzarla.

- Percy ha ragione, Irene. Io e Chirone abbiamo fatto solo delle supposizioni-. Dice Annabeth.

- Ok, ma comunque penso che la città leonessa sia Brescia. Io sono nata lì, quindi avrebbe senso che nascondessero Andrea lì. Ah e il re del cielo non potrebbe una vecchia divinità del cielo?-. Dice Irene.

- Hai ragione, non ci avevo pensato-. Ragiona Annabeth mordicchiandosi il labbro inferiore, cosa che fa spesso quando qualcuno le fa notare qualcosa a cui non aveva pensato.

- Quindi chi potrebbe essere?-. Chiede Irene.

- Non saprei, se pensiamo alla mitologia greca ci sarebbe Urano, ma lo aveva fatto a pezzetti Crono, quindi non credo. Però se pensiamo che non c'è solo la mitologia greca ce ne saranno a migliaia-. Risponde Annabeth.

- Ok, questo direi che ci possiamo pensare più in là-. Interviene Clarisse.

- Ha ragione Clarisse: ora dobbiamo dobbiamo pensare a chi deve andare e soprattutto come andare. Ora potete andare, è quasi ora di cena-. Ci congeda Chirone.

Uscendo vedo che Irene ha uno sguardo pensieroso, o almeno più pensieroso del solito. 

- Ehy Testa D'Alghe, allora, pronto per la nuova avventura?-. Mi chiede Annabeth. 

- Più o meno, mi sono rotto le scatole di salvare il divino sedere del mondo intero-. Rispondo.

- Lo so, ma non possiamo non salvarlo, altrimenti non lo salviamo nemmeno a chi vogliamo più bene. Nel mio caso te, mio padre e i miei fratelli qua al campo. Mentre per te tua madre, Irene, io, Estelle e tutti gli altri-. 

- Annabeth, non puoi fare così-. Mi lamento.

- Così come?-. Mi chiede lei sorridendo.

- Ricordarmi che se non salvo il mondo dopo non salvo nemmeno te e gli altri-. Le dico guardandola negli occhi.

- Baciami Testa D'Alghe-. Mi sussurra lei mettendomi le braccia dietro al collo e sfiorandomi le labbra con le sue. Quindi io la prendo per i fianchi e la bacio. 

- Bleah, prendetevi una stanza-. Sento dire ad Irene. 

- Iri, non devi per forza guardarci-. Le dico.

- E invece si, non posso permettere che Annabeth ti baci senza che tu ti sia fatto una doccia, sai di cavallo con il mal di stomaco-. Risponde lei facendo ridere sia me che Annabeth. 

- Irene hai pienamente ragione. Percy, vai subito a farti la doccia-. Dice Annabeth continuando a ridere.

- Si e dopo andiamo a mangiare che ho una fame da lupi-. Dice Irene spiazzando sia me che Annabeth: pensavamo che fosse impaurita e invece pensa a mangiare.

- Si, va bene, però dopo aver cenato voglio farti vedere una cosa-.

Irene annuisce ed insieme ad Annabeth si incammina verso il padiglione, mentre io vado verso le docce.

La Ragazza MisteriosaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora