Cap. 20

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Pov Percy

- Percy credo che c'è qualcosa che non va-. Mi dice Irene. Io mi guardo intorno, ma come sempre mi sembra tutto normale. Non capisco cosa stia succedendo. La guardo e vedo che i suoi occhi iniziano a brillare.

- Ire?-. Chiedo. Vedo la sua espressione cambiare da preoccupata e pensierosa a terrorizzata. 

- Percy, che succede, perchè stai sparendo?-. Chiede chiaramente spaventata. Io mi avvicino. 

- Ire, che succede?-. Chiedo per poi vederla cadere a terra. 

La recupero al volo. Per un pelo riesco a non farle prendere una brutta botta in testa. I suoi occhi sono aperti e continuano a brillare. La sento ansimare, come se le mancasse il respiro. 

- WIIIIIILL-. Chiamo il ragazzo. Continuo a tenere Irene tra le braccia. Mi sto preoccupando, cosa sta accadendo?

- Percy, che succede?-. Viene da me Will. 

- Non so che succede. Ha iniziato a dire che c'era troppo silenzio e che il cielo aveva un colore strano. E poi l'ultima cosa che ha detto è che stavo sparendo e i suoi occhi brillavano-. Spiego. 

- Non capisco cosa stia succedendo. Sembra quasi entrata in trance-. 

- Will, cosa facciamo?-. 

- Non lo so, per ora portala in infermeria, io chiamo Chirone e Annabeth, così capiamo cosa sta succedendo-. Mi dice Will, provando a tranquillizzarmi. 

Annuisco, la prendo in braccio, avendo un terribile déjà-vu, che mi riporta a quando ho trovato Irene sotto la collina del Campo. Mi dirigo verso l'infermeria cercando di andare il più veloce possibile. Arrivo e al primo lettino che trovo vuoto e poso Irene. La sistemo in modo che sia comoda. Mi siedo sullo sgabello in attesa che arrivino Chirone e Will. 

- PERCY!-. Urla all'improvviso Irene tirandosi a sedere. 

- Percy, sono io, sono tua sorella-. Continua a parlare.

- AAAAAAAAAH-. Urla sdraiandosi e proteggendosi le faccia con le braccia e rannicchiando il corpo.

Mi alzo avvicinandomi a lei e prendendogli la mano. Dolcemente sposto il braccio e vedo i suo occhi chiusi. 

- Irene, sono io, non ti farei mai del male-. La rassicuro e lei apre gli occhi, solo che non sono quelli con cui l'ho sempre vista, ora sono marroni. 

- Percy, aiutami-. Dice richiudendo gli occhi e stringendoli. 

- Certo io ora sono qua, tu dove sei?-. Le chiedo continuando a stringerle la mano. 

- Non lo so, c'è buio e sono tutti morti. Sento l'odore del sangue. Ho paura, sento che sta succedendo qualcosa, ma non so cosa-. Mi dice. 

- Prova a tirare fuori la spada, è di bronzo celeste illuminerà ciò che hai intorno-. Le consiglio. 

- Non posso, altrimenti mi prendono, se vedono la luce sono finita. Sanno che sono qui, ma non in modo preciso, se faccio luce mi prenderanno subito-. 

- Ire, fai un respiro, tu puoi sentire i liquidi che ci sono intorno a te, puoi percepire i corpi che ti circondano: il corpo è composto al 70% di acqua, quindi lo puoi sentire ti devi solo concentrare, in base ai corpi che hai intorno puoi riuscire a muoverti-. Le spiego. 

- Ok, ci provo-. 

Sento il suo respiro farsi più regolare, rispetto a quello ansimante di prima. Apre gli occhi che ora brillano di nuovo. 

- Percy, li sento, so dove devo andare per uscire-. Esclama facendo un lieve sorriso. 

- Brava, così si fa-. Aspetto ancora qualche secondo concentrandomi su Irene. 

- Andrea, cosa ti hanno fatto-. Esclama improvvisamente Irene. 

- ANDREA!-. Urla. 

- Ire, non urlare-. Le dico e i suoi occhi all'improvviso smettono di brillare ritornando marroni. Rimane bloccata per qualche secondo e poi chiude gli occhi di nuovo. 

- Percy, che succede?-. Mi chiede Annabeth entrando in infermeria con il fiatone. 

- Non ne ho idea. Credo che stia succedendo qualcosa-. 

- Mentre eravate qua è successo qualcosa?-.

- Si, ha iniziato a parlare...-. Le racconto tutto quello che è successo, soprattutto degli occhi, che brillavano e del colore cambiato. 

- Gli occhi hanno cambiato colore?-. 

- Si, infatti quando si è svegliata me lo aveva detto che aveva gli occhi marroni, ma ho dato poco peso alla cosa, ma quando li ho visti ho capito che era tutto vero-. 

- Gli occhi brillano e poi cambiano colore e tutto mentre Irene è in trance, qualcosa ci sta sfuggendo-. 

Guardo Annabeth preoccupato per mia sorella, so che deve succedere qualcosa, ma non credevo subito. Guardo Will, che nel frattempo che stavo raccontando era arrivato e aveva ascoltato tutto in silenzio e controllava Irene, ora sta coprendo Irene con la coperta del lettino dell'infermeria. 

- Will, tu hai qualche idea?-. Gli chiedo.

- No, mi dispiace, tutto questo va oltre le mie capacità: Irene non è malata, nemmeno in coma o ferita gravemente. Tutto quello che sta succedendo non credo che sia mai successo. Mi dispiace-. Mi dice affranto. 

- Tranquillo-. Dico guardando in basso. Dobbiamo capire cosa sta succedendo a Irene e soprattutto in fretta. 

- Chirone ha qualche idea?-. Chiede Will ad Annabeth. 

- No, non ha idea nemmeno lui di cosa stia accadendo-. Risponde Annabeth. Rimaniamo in silenzio per un po' ad ascoltare il respiro regolare di Irene. Cosa può essere successo? Cosa sta accadendo? Dov'è Irene in questo momento? Cosa sta affrontando? Perché proprio lei?

- Percy, forse so cosa ha Irene!-. Esclama Nico entrando in infermeria. 

- Cosa?-. 

- Hai presente la profezia?-. Mi chiede.

- Si?-. Dico perplesso. 

- Ecco, dice che un nuovo mondo ci aiuterà, giusto?-. 

- Si...-. 

- Ecco, e se Irene non fosse solo una mezzosangue, ma anche un qualcos'altro?-. 

- In che senso-. 

- Ti ricordi che una volta siamo incappati in quei maghi, quelli di Londra?-. 

- Si, ma questo cosa centra?-. 

- Aspetta, se foste stato quel "mondo" allora la profezia non avrebbe messo "un mando nuovo", ma qualcos'altro, quindi vuol dire che c'è qualcos'altro che è soprannaturale o magico o mitico-. 

- Stai dicendo che c'è qualcos'altro, qualcun altro di non umano?-. 

- Si e credo che Irene sia quel qualcos'altro, oltre a una semidea, forse da parte dei suoi nonni, non so, però qualcosa di sicuro sotto c'è-. Mi spiega. 

- Capito e...-. 

- Dobbiamo partire!-. Dice Irene tirandosi su e aprendo gli occhi, che sono tornati verdemare. 







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