Pov Andrea
Sono qui da non so quanto tempo. Ho le mani e i piedi legati e faccio fatica a muoverli. Per quanto mi sono dimenato ho i polsi con delle ferite e il sangue secco. Non riesco a tenere il conto dei giorni o del passare del tempo, perchè mi danno da mangiare e subito dopo mi sedano. Quindi non so se mi danno da mangiare una volta al giorno o più. Non mi hanno mai toccato, tranne una volta che stavo cercando di liberarmi e quindi in più di uno sono venuti a bloccarmi per farmi dare dei pugni abbastanza forti da quello che sembra il capo. L'unica cosa che soffro più di tanto è il freddo. Sembra quasi che mi abbiano portato al polo nord. L'unica cosa che mi hanno lasciato per scaldarmi è un lenzuolo di cotone molto leggero. L'ultima cosa che ricordo è un tipo tutto blu ricoperto di puntini luminosi. Poi tutto buio. Ricordo che ero con Irene la mia migliore amica. So che stavamo ai piedi di una collinetta a Long Island, stavamo visitando il posto. Dopo che è arrivato quel tipo e ha detto qualcosa in una lingua semi sconosciuta non ricordo più nulla solo che mi sono ritrovato qui da solo e al buio. Non ho mai visto il sole da quando sono qui. Alcune volte li sento parlare i tipi che mi sorvegliano. Parlano nella lingua in cui parlava il tipo blu. Solo che non ho ancora capito di che lingua si tratti, magari è colpa dei sedativi che mi danno che non mi fanno rimanere lucido, tranne oggi. Non so perchè, ma oggi sono stranamente più cosciente del solito. Stranamente è anche passato più tempo da quando mi sono svegliato e non mi hanno ancora portato nulla. Sento dei strani suoni venire intorno a me, non capisco se da davanti, dietro o dai lati. Sento dei passi arrivare e guardo verso la porta. La maniglia si abbassa e la porta inizia ad aprirsi. Ricevo un piccolo spiraglio di luce artificiale.
- Basta, abbiamo preso quello sbagliato, ora devo vedere se riesce a dirmi qualcosa su dov'è lei-. Dice una voce, forse quella di chi sta per entrare. La voce appartiene a un uomo, forse. La porta continua ad aprirsi e compare una figura tutta nera che sembrava fatta di fumo e al posto degli occhi aveva due palle di fuoco rosso. Mi allontano dalla figura avvicinandomi ancora di più al muro.
- Andrea, ciao, come stai? Mi dispiace che tu sia qui, sai qua dovrebbe esserci la tua amichetta Irene, ma i miei sottoposti hanno sbagliato a prenderti-. Mi dice a mo' di saluto.
- Io..... Io-. Riesco a dire solo questo, perchè la mia gola è talmente secca che non riesco proprio a far uscire la voce. Guardo in modo rude la creatura che ho davanti a me e quasi ringhio.
- Andrea non arrabbiarti. Excipiat porta dell'acqua del ragazzo. Dell'acqua normale, mi raccomando, non con il sedativo-.
- Mi dispiace certe volte non riescono a capire che voi umani siete più fragili e più deboli, anche se tu mi stai stupendo caro Andrea, anche tu hai una qualche lontana discendenza divina, ma non riesco a capire di che tipo, ma non importa. Purtroppo i miei uomini hanno capito di prendere quello più forte e non quella più forte. Qua dovrebbe esserci Irene, mi serve lei, mi serviva lei, ma userò te per portare qua Irene. Non ti preoccupare non le voglio fare del male, mi serve solo per fare da esca-. In quel momento arriva un tipo con un bicchiere di acqua che mi poggia sulle labbra. Bevo avidamente. Sento l'acqua scorrermi per la gola e inumidirla.
- Cosa vuoi da Irene-. Chiedo con la voce ancora roca.
- Te l'ho già detto Andrea, mi serve qua per attirare gli dei!-.
- Che dei? Lei non attirerebbe nessuno, a parte me!-.
- Come Andrea, non hai ancora capito chi sono? Eppure la mitologia greca ti piace così tanto!-.
- Non è possibile, gli dei non esistono!-.
- Ne sei proprio sicuro?-.
- Chi sei?-.
- Come fai a non riconoscermi? Mi pare così evidente ahahahah-.
- Non può essere-.
- Ci stai arrivando-.
- Non ci credo, non è possibile, non è reale, è solo un brutto sogno!-.
- Fai così tanta fatica a credere che sia tutto vero? Irene ci ha creduto subito-.
- Dov'è Irene? Dimmi dov'è-.
- Al Campo Mezzosangue caro mio. Sta organizzando una missione per venirti a salvare-.
- Cosa, il campo mezzosangue esiste?!-.
- Certo, ragazzo, lei ha scoperto di essere figlia di Poseidone e di essere sorella di Percy-.
- Ire... Irene non verrà mai qua-.
- Certo che verrà, ha appena ascoltato la profezia che le dice di venire qua a salvarti, altrimenti rischierai di morire e lei è disposta a tutto pur di salvarti-.
- Perché lei? Perché lei e non me?-.
- Perché lei è più potente, è più forte e soprattutto il suo sangue è più potente-.
- No, non puoi, non te lo permetterò-.
- Oh, il ragazzo si è acceso, vuoi difendere la tua amichetta. Tu vuoi provare a fermarmi, tu vuoi fermare Urano?! AHAHAHAHAH, questo sì che mi fa ridere, io sono il re del cielo, è da millenni che sto raccogliendo forze per questo giorno e sicuramente non sarà un semplice mortale a fermarmi-.
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La Ragazza Misteriosa
FanfictionCosa succederebbe de Percy trova una ragazza di quindici anni svenuta ai piedi della collina del Campo Mezzosangue? E se quella ragazzina conosce già la storia dei nostri eroi perché quello che ha scritto il carissimo Rick Riordan fosse vero? Succed...