Pov Irene
Io e Jayden siamo stati sulla spiaggia per una buona mezzoretta. Poi io ho iniziato a sentire freddo e quindi mentre stavamo tornando il figlio di Apollo mi ha chiesto se mi andasse di andare in un posto che solo lui conosceva.
- Allora, ti avviso, è un posto un po' nascosto, ma molto bello. L'ho scoperto in una partita a caccia alla bandiera. Si può dire che è un po' una scoperta per caso-. Mi spiega prima di farmi entrare in una parte del boschetto che non avevo mai visto.
- Ok, se ti chiudo gli occhi prima di farti entrare non sarebbe un problema, vero?-. Mi chiede.
- Cos'è, mi vuoi rapire?-. Gli chiedo serissima.
- Eh, cos-No! Non ti voglio rapire!-. Inizia a difendersi lui.
- Ahahahah, Jayden, tranquillo, sto scherzando-. Dico iniziando a ridere. Ride nervosamente anche lui.
- Wow... Ma è... Wow-. Dico guardandomi intorno. Ci sono gli alberi che formano un cerchio quasi perfetto con una piccola apertura quasi invisibile, da dove siamo entrati io e Jayden. Guardando verso l'alto si vedono i raggi di luce che attraversano a spiragli i rami intrecciati fra loro. Al cento c'è un'albero maestoso, il tronco è molto largo, sarà uno di quegli alberi centenari ed è molto più alto degli altri. Il prato è cosparso di fiori multicolore. Anche se è inverno gli alberi hanno le foglie e i fiori sono sbocciati. Vado verso l'albero centrale e mi siedo alle sue radici. Da seduta lo spettacolo è ancora più bello. Sembra di essere in un giardino incantato, quelli delle favole.
- Jay, è stupendo-. Dico ancora con la bocca aperta dallo stupore. Lui si gratta la nuca in modo tenero e mi sorride. Si avvicina e si siede accanto a me.
- Le scoperte per caso sono quelle migliori, vero?-. Mi chiede.
- Assolutamente-. Gli rispondo appoggiando la mia testa sulla sua spalla. Rimaniamo in silenzio assieme, contemplando la bellezza che era davanti a noi.
- Dimmi qualcosa di te-. Dico a Jayden interrompendo il silenzio, ma non l'atmosfera che si era creata.
- Cosa vorresti sapere?-.
- Non lo so. Magari il tuo colore preferito? O il tuo film preferito?-.
- Ok, il mio colore preferito è il bianco, mentre il mio film preferito, boh, non saprei, forse "Noi Siamo Infinito" che è tratto dal libro?-.
- Wow, non ho mai conosciuto un ragazzo a cui piacesse "Noi Siamo Infinito", bella scelta-. Dico sorridendo. - Comunque il colore bianco è strano come colore preferito, no? Non ci sono molte persone che lo hanno come colore preferito-.
- Hai ragione, non ci avevo mai pensato. Mentre il tuo colore preferito?-.
- Il mio colore preferito? Non saprei, credo tutti i colori del mare, c'è nel senso, il colore del mare mi piace un sacco, ma non ha un solo un colore, ma mi piacciono tutti allo stesso modo-.
- Hai ragione, il mare è sempre bello-.
- È veramente fantastico questo posto, di solito cosa ci vieni a fare?-.
- Un po' di tutto. Di solito vengo qua a disegnare, leggere e anche ad allenarmi con le Driadi. Loro sono stra veloci ed è per questo che mi piace allenarmi con loro, perchè non vincerò mai, ma comunque divento più forte-. Lo guardo mentre i suoi occhi chiari brillano, hanno una bellissima sfumatura in questo momento. Jay è diverso da quasi tutti i suoi fratelli, non suona nessuno strumento e non sa cantare, non è molto bravo in infermeria e con l'arco è una frana. C'è un ragazzo che è molto simile a lui. Non in senso fisico, anzi è completamente l'opposto. Steve è moro e ha gli occhi marroni. In mezzo ai ragazzi e alle ragazze di Apollo sembra un pesce fuor d'acqua, ma effettivamente lui è il figlio di Apollo più azzeccato: suona più di uno strumento, in infermeria è molto bravo e con l'arco se la cava molto bene.
- Ehi, Ire, ci sei? Pianeta terra chiama Irene-. Mi chiama Jay.
- Oh, si, ci sono. Mi hai chiesto qualcosa?-.
- Ti ho chiesto a cosa pensavi-.
- Stavo pensando che mi piacerebbe un sacco vedere i tuoi disegni-.
- Sei sicura?-.
- Si, sempre che non siano cose troppo private-.
- No, no, anzi. Mi fa piacere che ti interessi ai miei disegni nessuno lo fa mai-. Detto questo si alza e va dietro ad un albero e non torna subito.
- Jay, mi stai abbandonando?-.
- No, sono solo qua dietro. Ho nascosto i disegni per non farli trovare da occhi indiscreti-. Mi spiega.
- Ah, furbo il ragazzo-. Dico sorridendo.
- Eccoli, alcuni sono solo bozzetti, ma altri sono già terminati-. Mi comunica sedendosi accanto a me e porgendomi un blocco di fogli spessi. Sono tenuti insieme da un pezzo di corda a cui è stato fatto un fiocco e per non rovinare i disegni ha messo sopra un foglio bianco. Slaccio con delicatezza il fiocco e sposto il foglio di protezione. Il primo disegno è una visuale di New York dall'Empire State Building, probabilmente. Inizio a sfogliare gli altri disegni. Alcuni sono incompleti, altri sono semplicemente abbozzati. Li osservo stupita, perchè sono uno più bello dell'altro. Anche se sono semplicemente dei bozzetti. Una cosa che noto subito è che disegna paesaggi o animali. Di ritratti o anche solo di persone non ci sono nei suoi disegni. L'ultimo disegno è quello di una persona, l'unica che abbia visto. La osservo, il disegno non è ancora terminato, ma i lineamenti sono stranamente familiari, poi osservando meglio capisco la familiarità: sono io.
- Ma sono io!-. Dico sorpresa.
- Si, lo so-. Lo guardo e vedo che sta facendo un sorriso impacciato.
- Sei bravissimo e questo è bellissimo-.
- Grazie! Davvero!-. Dice grattandosi la nuca con un leggero imbarazzo.
- Ma di niente, te li meriti tutti questi complimenti, sono seria-. Dico sorridendo. Mi guarda negli occhi e mi sorride. Continuiamo a fissarci, ma sentiamo un fruscio. Ci giriamo tutti e due verso l'entrata nella radura e poco dopo un altro ragazzo entra nella radura: Steve. Appena alza la testa guarda Jayden e poi il suo sguardo cade su di me. Rimane a fissarmi per alcuni secondi per poi sorridere e rivolgersi a Jayden.
- Ciao Jayden, come mai sei qui?-. Chiede con una nota di arrabbiatura nella voce.
- Ciao Steve, sono qui con Irene. Stavamo chiacchierando per passare un po' il tempo-. Spiega con calma Jayden.
- Finalmente sei riuscito a portarla qua! Quanto ci hai impiegato? Perbacco, scusa. Ciao Irene, io sono Steve, figlio di Apollo e fratello di Jayden-. Dice velocemente porgendomi la mano che io stringo. Subito capisco che è un ragazzo molto divertente, uno di quei ragazzi stra simpatici che tutti vogliono come migliori amici, ma niente di più.
- Cavolo sei proprio bella! Te la sei scelta bene neh Jayden ahahahahah. Wow, speravo di conoscerti da quando Jayden ha fatto il primo turno in infermeria-. Inizia.
- Steve, smettila, ti prego. Ora devi stare zitto-. lo guarda severamente Jayden.
- Perchè? Non glielo hai ancora detto? Come mai, mi sembra che ricambi, no?-.
- Steve, basta, voglio aspettare a dirglielo, ok?-.
- Si, ma dovresti...-.
- Cosa mi deve dire Jayden?-. Chiedo a Steve.
- Steve non dir...-. Inizia senza mai finire Jayden.
- Oh, solo che Jayden è follemente innamorato di te!-.
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La Ragazza Misteriosa
FanfictionCosa succederebbe de Percy trova una ragazza di quindici anni svenuta ai piedi della collina del Campo Mezzosangue? E se quella ragazzina conosce già la storia dei nostri eroi perché quello che ha scritto il carissimo Rick Riordan fosse vero? Succed...