Pov Irene
Non so cosa stia succedendo, ma Percy è appena scomparso. Mi guardo intorno e non sono più al campo. Vedo il ruscello e subito capisco. Il nostro posto, è il nostro posto. Sento le lacrime salirmi agli occhi. Mi avvicino alla casettina. Sfioro le pareti esterne. Questo posto riporta a galla ricordi troppo dolorosi. Mi riporta a quell'estate. Mi siedo appoggiando la schiena alla parete della casettina e sento una lacrima scendermi.
- Aaaaaaah-. Urla qualcuno.
Mi asciugo le lacrime e mi alzo, mi guardo intorno. Vado alla porta della casettina. Ma non riesco nemmeno a sfiorarla che si fa tutto buio e cado in terra.
Vedo una figura avvicinarsi, è un ragazzo. Vedo la spada nella sua mano e la riconosco subito: Vortice.
- PERCY!-. Urlo vedendo che alza la spada.
- Percy, sono io, sono tua sorella-.
- Tu non sei mia sorella, sei solo un mostro-. Dice alzando la spada per poi farla cadere su di me. Io mi rannicchio urlando. Dopo un attimo sento una mano calda e sicura stringere la mia. Mentre un'altre mano mi sposta il braccio. Apro gli occhi e vedo un'immagine sfuocata di Percy.
- Irene, sono io, non ti farei mai del male-. Mi rassicura. Io lo guardo, è l'unica cosa che vedo. Sento uno strano odore. Un'odore di carne marcia e sangue.
- Percy aiutami-. Dico continuando a cercare di capire cosa mi circonda.
- Certo, io sono ora qua, tu dove sei?-. Mi chiede con una nota di preoccupazione. Io mi siedo e cerco di capire se c'è qualcosa di riconoscibile, ma c'è solo buio e oltre all'odore di morte che aleggia nell'aria non percepisco altro.
- Non lo so, c'è buio, sono tutti morti e sono tutti morti. Sento l'odore del sangue. Ho paura, sento che sta succedendo qualcosa, ma non so cosa-. Spiego. Sento uno strano stridio.
"Sappiamo che sei qui piccolina. Perché non esci fuori. Se accendi la luce noi ti vediamo". Dice una voce.
- Prova a tirare fuori la spada, è di bronzo celeste, illuminerà ciò che hai intorno-. Mi consiglia. Non posso farlo, altrimenti la voce mi raggiungerà.
- Non posso, altrimenti mi prendono, se vedono la luce sono finita. Sanno che sono qui, ma non in modo preciso, se faccio luce mi prenderanno subito-. Dico sentendo l'ansia salirmi. Sento il cuore aumentare il battito e il mio respiro si fa affannoso.
- Ire, fai un respiro, tu puoi sentire i liquidi che ci sono intorno a te, puoi percepire i corpi che ti circondano: il corpo è composto al 70% di acqua, quindi lo puoi sentire ti devi solo concentrare, in base hai corpi che hai intorno puoi riuscire a muoverti-. Mi spiega con voce rassicurante.
- Ok, ci provo-.
Mi alzo, faccio un respiro profondo e rilasso i muscoli tesi. Chiudo gli occhi e mi concentro su ciò che ho intorno. Inizialmente non sento nulla, ma pian piano inizio a percepire i rivoli di sangue che mi circondano e i corpi che sono tutti accatastati intorno a me. Sento che sono accatastati in modo da lasciare un piccolo percorso, stretto, ma pur sempre un percorso, senza corpi. Apro gli occhi e come se conoscessi quel posto da sempre inizio a camminare.
- Percy, li sento, so dove devo andare per uscire-. Esclamo accennando un lieve sorriso.
- Brava, così si fa-. Si complimenta.
Continuo a camminare e arrivo davanti a una porta. La apro e anziché trovarmi all'aperto mi ritrovo all'interno della casettina. Mi guardo intorno e vedo una gabbia con dentro una persona. Mi avvicino e riconosco subito quella persona: Andrea.
- Andrea, cosa ti hanno fatto-.
- I-I-re-. Dice lui ha fatica.
- ANDREA!-. Esclamo.
Vedo che mi guarda e fa un debole sorriso.
- Sono.... riuscito-. Dice lui.
- Sei riuscito a fare cosa, Andre?-. Chiedo.
- A contattarti-.
Lo guardo meglio e vedo che il suo occhio destro è nero, il labbro è spaccato e ha altre ferite per tutto il corpo.
- Che ti hanno fatto-.
- Vogliono te, hanno sbagliato-.
- Perché?-.
- Perché, a loro serve il tuo sangue-. Fa una piccola pausa. -. Gli serve che tu sia sacrificata, per farlo risorgere. Tu sei potente e il tuo sangue e potente ed è quello che serve per farlo tornare-.
- Mi stai dicendo che io sono un sacrificio?-.
- Si, per questo non devi venire qua, altrimenti morirai. Così invece rimarrai viva e io pure-.
- No, non posso lasciarti qui, in queste condizioni, sei il mio migliore amico-.
- Devi, altrimenti morirai-.
- Ma se non lo faccio morirai tu-.
- Irene, lui vuole che tu muoia, se tu morirai riuscirà a risorgere-.
- Non mi interessa, non posso perdere anche te, non posso. Ho perso troppe persone, sei l'unico che mi rimane-.
- Hai trovato tanti amici al campo, ce la farai-.
- Andrea, io ho bisogno di te, non di loro, di te-.
- Irene, sono troppo debole non riesco a mantenere il contatto ancora a lungo-.
- Andrea, ti salverò, è una promessa-.
- Salvati Irene-. Mi dice prima che tutto si dissolva e io mi ritrovi sul letto dell'infermeria, sdraiata. Mi tiro su.
- Dobbiamo partire-. Dico aprendo gli occhi.
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La Ragazza Misteriosa
FanfictionCosa succederebbe de Percy trova una ragazza di quindici anni svenuta ai piedi della collina del Campo Mezzosangue? E se quella ragazzina conosce già la storia dei nostri eroi perché quello che ha scritto il carissimo Rick Riordan fosse vero? Succed...