Cap. 23

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Pov Irene

- Dobbiamo partire-. Dico aprendo gli occhi. 

Intorno a me ci sono Percy, Annabeth, Will e Nico che mi guardano con facce perplesse, preoccupate e leggermente spaventate. 

- Ragazzi, dobbiamo preparare le cose e partire-. Ripeto. 

- Cosa?-. Chiede Percy.

- Si, dobbiamo partire e andare a salvare Andrea-. 

- Ma Irene, non possiamo, dobbiamo capire molte cose prima-. Dice Annabeth.

- Annabeth, ti sto dicendo che dobbiamo partire subito, non possiamo aspettare molto, altrimenti Andrea muore-. 

- Irene, ora calmati un attimo, Percy e Annabeth andranno a parlare con Chirone, mentre io ti faccio un paio di controlli, ok? Poi andremo a preparare le cose per partire, ti va bene?-. Mi dice Will con aria rassicurante. 

- Ok, va bene, però fate velocemente-. 

Percy e Annabeth annuiscono e insieme escono dall'infermeria. Io guardo Will mentre mi controlla battito, pressione e tutto il resto. Nico è rimasto lì a guardarmi, come se nascondessi qualcosa. 

- Qualcosa non va?-. Chiedo a Nico.

- Sono successe diverse cose oggi-. Mi risponde freddo.

- Cosa è successo?-. 

- I tuoi occhi-. Dice semplicemente.

- Che hanno che non va?-. 

- Brillavano e hanno cambiato colore diverse volte-. Mi spiega.

- Sono tornati marroni?-. 

- Si, ma per poco tempo-. 

- E poi che è successo?-. 

- Non lo so, dovresti dirmelo tu-. Mi guarda con fare accusatorio.

- Prometti di non dire a nessuno ciò che ti sto per dire?-. Gli chiedo, supplicandolo con gli occhi.

- Prometto-. 

- Giuralo sullo Stige-. 

- Lo giuro sullo Stige-. 

Un tuono rimbomba nel cielo, anche se a quanto posso vedere dalla finestrella che c'è fuori il cielo è terso e c'è il sole. 

- Potreste includermi nella conversazione o è tanto privata?-. Chiede Will.

- Mi dispiace, ma è tanto privata-. Risponde Nico.

- Ora dimmi-. 

- Io sono un sacrificio, devo morire. In pratica per far risorgere un tipo io devo morire, perchè il mio sangue è potente, molto potente. A quanto pare, io sono l'unica che ha abbastanza potere da far sì che il rituale si compia. Però hanno sbagliato, credevano che Andrea fosse quello più forte, invece sono io e ora lo stanno torturando e lo continueranno a torturare fin quando il sacrificio non avverrà-. Gli spiego in poche parole ciò che mi ha detto Andrea.

- Cazzo-. Esclama.

- Uh, questa l'ho capita-. Esclama Will. Noi lo guardiamo per poi continuare la nostra conversazione.

- Lo so-. 

- Questo è un problema-. 

- Lo so, ma non dirlo a nessuno, altrimenti non mi faranno partire-. Lo supplico.

- Va bene, capito. Manterrò il segreto-. 

- Grazie-. Lo ringrazio guardandolo negli occhi.

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