Lo sparo della Mousina sembrò volare a rallentatore. Jack era convinto che ormai per lui fosse finita. Sospirò.
"Addio a tutti amici miei, grazie per la meravigliosa vita che mi avete fatto vivere. Con voi sono stato davvero felice. Sono un Ribelle e lo resterò per sempre. Addio Isaky, grazie di tutto, mi eviti una sofferenza. Addio alla mia squadra. Addio Darren, amico mio, mi dispiace. Mi sa proprio che ti toccherà andare avanti senza di me. Ti chiedo scusa, perché ti avevo promesso che non ti avrei mai abbandonato e invece mi tocca farlo. Scusa se non sono riuscito a mantenere la mia promessa. E infine, addio a te, cara Dreams, anche a te avevo promesso che non avrei permesso a questa guerra di separarci. Ma ho fallito. Continua a fidarti dei Ribelli e vivi la vita anche da parte mia. Ti amo. Addio."
Chiuse gli occhi, pronto a ricevere il colpo mortale, che non arrivò mai. Aprì gli occhi di scatto sentendo solo il ruggito pieno di dolorosa agonia del Blood-Gobblers, e un attimo dopo ululò anche lui dal dolore sentendo la sua coda andare a fuoco.
Che cos'era successo? Se solo Jack fosse stato libero da quella presa, avrebbe notato la tecnica che non aveva mirato a un punto vitale del Blood-Gobblers, bensì alla sua zampa posteriore, all'altezza della coscia. Il laser lo bucò e lo trapassò in diagonale, andando a colpire anche la coda del ragazzo-lupo. Lo Sterminatore indietreggiò zoppicando continuando a dimenarsi, Jack ne approfittò riuscendo così a strisciare via digrignando i denti talmente tanto forte che sembrava sul punto di spezzarli da un momento all'altro, ma almeno era ancora vivo. Solo quando fu fuori portata, Isaky sparò tre colpi ai punti vitali di quel mostro uccidendolo, in seguito continuò a sparare tenendolo lontano gli altri Sterminatori, i quali avevano iniziato a fissare il suo amico come una preda prelibata. Da parte sua, Jack, sentiva la puzza di peli bruciati della sua povera coda marrone scuro, lo strazio era insopportabile, sia quello alla coda, ma soprattutto le ferite al petto. Muovendosi gocce di sangue cadevano a terra, cercava di ripetersi che almeno era salvo e in vita. Riuscì a strisciare e arrampicarsi lungo la parete con gli artigli e i denti con la sola forza della paura e della disperazione date le gravi ferite. Affondava le sue unghie affilate nella roccia e poi si tirava su sudando e tremando. Quando finalmente raggiunse la rientranza si tirò su, ma quell'ultimo sforzo sembrò costargli molto, infine si rannicchiò contro la parete tenendosi la coda in mano e appoggiando l'altra mano sul petto.
«Jack?» lo chiamò, poi Isaky, titubante.
Ma lui non rispose, al contrario guaì, mentre osservava la mano tingersi di un vivace rosso scarlatto. Ogni respiro lo faceva patire.
La tecnica lo osservava dall'altro lato con gli occhi inquieti.
«Jack? Ce la caveremo vedrai» provò a consolarlo.
«E come?» ringhiò il ragazzo-lupo, balbettando e respirando a fatica, delle lacrime uscivano dagli occhi nocciola fino a mescolarsi con il sangue. «Dreams nemmeno ci risponde. Siamo bloccati qui!»
Purtroppo, era vero, non c'era via di fuga e aumentava sempre più il numero di Sterminatori in quella loro grotta; era solo questione di tempo prima che riuscissero a raggiungerli. Alcuni avevano già tentato di scalare la parete, ma senza successo grazie agli spari di Isaky. Altri salivano gli uni sopra gli altri per cercare di darsi una spinta e saltare più in alto. Erano in trappola, e Jack continuava a chiedersi che diamine stessero facendo Dreams e Alchemy, perché non intervenivano in loro aiuto? Cosa aspettavano?Quello che né il ragazzo-lupo né Isaky potevano sapere, era che anche la pilota era nei guai, in effetti, la situazione sulla Nyx non era per niente migliorata.
Dreams e Harriet, entrambe ferite, combattevano con tutte le loro energie contro Alchemy, ma lui riusciva a tenere testa a entrambe. Spinse via la pilota sollevandola da terra per poi sbatterla violentemente contro il soffitto, lasciandola cadere con un tonfo, dove lei sbatté la testa molto forte, addirittura le colò il sangue dalla fronte sul viso, macchiando i suoi biondi capelli.
Harriet a quella vista saltò addosso alla schiena di Alchemy, stringendolo al collo cercando di strangolarlo. Ma l'alieno corse velocemente all'indietro sbattendo la schiena contro la parete schiacciandola. Il colpo tolse tutto il fiato al medico, che scivolò a terra. Alchemy, liberatosi di lei, alzò la sua lama semicircolare per colpirla a morte, ma Dreams si alzò in piedi a fatica tenendosi la testa con una mano, doveva fare qualcosa per salvarla. Afferrò il suo casco, non avendo altro a portata di mano, e lo lanciò con aggressività addosso a quel mostro colpendolo in piena schiena facendolo barcollare. Harriet sfruttò l'occasione per dare un calcio alle sue radici, alcune delle quali si ruppero con estrema facilità, così Alchemy crollò a terra gridando dolorante.
Harriet si alzò in piedi, guardò prima l'avversario e poi fuori dalla finestra, qualcosa aveva attirato la sua attenzione.
«Oh no» disse senza fiato.
Dreams guardò il suo sguardo e poi anche lei guardò fuori inquieta, restò ammutolita notando tutti quei Blood-Gobblers gettarsi nella grotta sbraitando rabbiosi, immediatamente il suo pensiero volò a Jack e Isaky. Doveva aiutarli, assicurarsi che stessero bene. Cercò di raggiungere il suo posto per pilotare, ma Alchemy le afferrò una gamba trascinandola indietro e ferendola al polpaccio con la sua lama. La ragazza lanciò un acuto gridò di dolore, mentre il suo sangue sporcava il pavimento della Nyx. Se non le staccò la gamba di netto, fu solo grazie all'intervento di Harriet, era riuscita a recuperare una corda, lo legò e lo tirò indietro facendolo cadere. Dreams si alzò in piedi aiutandosi con la parete e zoppicando raggiunse i comandi e schiacciando alcuni pulsanti rifletté a voce alta: «Come li liberiamo?»
Alchemy si liberò dalle corde gettando il medico di lato e ferendola al braccio, si voltò poi verso la pilota e ridendo di gusto la guardò negli occhi deridendola: «Non potete! Li ho chiamati io! Siete finite!»
Dreams trattenne il fiato. "Ma com'è possibile che li avesse attirati? Nessuno può controllare gli Sterminatori."
Notò tra i comandi che una cassa emetteva strane vibrazioni, senza alcun indugio la fece smettere e tolse con la forza un pezzo arrotondato dal volante rompendolo. Ecco, come aveva fatto: quell'aggeggio emetteva vibrazioni a una frequenza che loro non potevano sentire, ma i Blood-Gobblers sì, e infatti erano stati attirati.
«Anche se ormai l'hai distrutto» continuò Alchemy sogghignando e lanciando la sua lama contro di lei. «Ormai li avranno già fatti a pezzi e non se ne andranno!»
La pilota si gettò di lato evitandola appena in tempo, per qualche eterno secondo vide la sua immagine riflettersi su quella lama semicircolare, qualche ciocca di capelli vennero tagliati, poi si conficcò con violenza nel sedile di pilotaggio. La ragazza bionda sospirò di sollievo, non solo era riuscita a evitarlo, ma anche i comandi non erano stati danneggiati. Inoltre, ora che Alchemy aveva una mano in meno e che la sua unica arma fu gettata via, le due ragazze avevano una possibilità di vittoria. Le due si scambiarono uno sguardo d'intensa, era arrivato il momento di contrattaccare.
STAI LEGGENDO
I Ribelli della X [IN REVISIONE]
Science Fiction"Perché non ti arrendi? Per cosa combatti?" Per rispondere non è sufficiente avere chiaro in mente un obiettivo, bisogna scavare nel profondo di noi stessi, accettare tutte le nostre parti, tutti i nostri pregi e tutti i nostri difetti e riuscire a...