Capitolo 15

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Nei giorni successivi la SpaceX-138 era in piena attività, non c'era nessuno fermo o con le mani in mano. Tutti lavoravano per poter liberare il loro Capitano.
Isaky riuscì a trovare tutte le mappe dei palazzi e delle zone nei dintorni del palazzo della Corte Rights e insieme ad altri tecnici e strateghi studiava un modo per fare irruzione, attaccare e fuggire.
Aghio si addestrava continuamente insieme a un gran numero di altri Ribelli. Altri cercavano informazioni ovunque, come Dreams che guidava una piccola squadra composta da piloti scelti e spie per andare nei diversi angoli dell'universo e dei diversi pianeti per saperne di più e per poi tornare a riportare informazioni, riuscendo a trovare qualche rara volta alcuni dei Ribelli che erano stati dispersi. Jack restava sulla X, non gli piaceva proprio per niente fare il leader ma era necessario se voleva ridare questo faticoso e delicato compito a Darren, per fortuna poteva contare sull'esperienza di Paco in fatto di organizzazione e amministrazione.
«Sono rientrati gli esploratori, Signor Riders», annunciò Paco guardando i suoi schermi.
Il pensiero del ragazzo-lupo volò immediatamente a Dreams.
«Grazie» disse in tutta fretta, poi senza aggiungere altro camminò verso l'hangar. Questo mese di separazione dal suo amico, l' aveva maturato molto. Inoltre, dopo quei baci, il loro rapporto era mutato. Non era più amicizia. Ma non era neanche amore. Era una via di mezzo, che li stava rendendo sempre più uniti.
La Nyx era appena atterrata e Dreams stava scendendo dalla rampa con il casco sotto il braccio, con un gesto annoiato della mano si sistemò i capelli biondi sciogliendo la coda di cavallo e scuotendoli lentamente.
Jack corse da lei. Dreams era ferma con un alieno a compilare diversi moduli e firme, non si era accorta di lui.
Il ragazzo-lupo la stava per raggiungere, quando si sentì chiamare. Prima girò le orecchie verso la voce, poi si girò e vide Harriet correre da lui. La ragazza aveva un bel sorriso e mentre correva verso di lui tutti i ricci rossi le si muovevano intorno al viso.
«Ho grandiose notizie!»
Jack si fece scappare un sorriso. «Coraggio, dimmi.»
«So la data precisa di quando partiranno e in quante navicelle saranno a proteggere il loro carico. Come se non bastasse, ho anche scoperto su quale navicella lo metteranno!» annunciò trionfante la ragazza.
«Fantastico! Finalmente una buona notizia!» sorrise allegro Jack. «Riunisci tutti nella sala di comando, dobbiamo organizzarci e devono saperlo tutti. Ottimo lavoro Harriet, sei stata grande!»
Harriet era piena di sorrisi e ondeggiava i fianchi a destra e sinistra piena di euforia tenendosi le mani dietro la schiena. Poi fece un saltino e corse a chiamare tutti come le era stato ordinato.
Dopo quella notizia il ragazzo si sentiva sollevato da un grosso peso, erano un passo più vicino a Darren. Jack poi andò da Dreams, la abbracciò da dietro e le diede un bacio sulla guancia. «Ciao, pilota.»
La ragazza sorride dolcemente. «Ciao, vice capitano.»
Jack la lasciò andare e lei si voltò verso di lui, per guardarlo negli occhi, vederlo così sereno le fece nascere un sorriso sincero sulle labbra. «Ti vedo meglio.»
«Harriet mi ha dato una notizia grandiosa, possiamo avvicinarci a Darren. Era l'ora che ci fosse una buona notizia!»
«Allora che aspettavi a dirmela?» lo pizzicò lei sul fianco.
«Ho fatto riunire tutti nella sala di comando, così ci organizziamo. Andiamo coraggio.»
Dreams annuì e lo seguì lungo i corridoi.
«Ci sono altre novità?» domandò intanto Jack mentre camminavano velocemente.
«Sono stati ritrovati una decina di altri dispersi, ma nessuna nuova informazione relativa a Darren» rispose subito lei correndogli dietro, non si era presa nemmeno un momento per ristorarsi.
Nella sala di comando, Harriet disse a tutti la grande notizia e con l'aiuto di Isaky riuscirono a scoprire che Darren sarebbe partito tra una settimana a bordo della navicella più piccola, circondata da altre cinque astronavi più grandi e armate.
«A bordo ci saranno due piloti più quattro guardie e Darren sarà incatenato e immobilizzato» aggiunse Harriet.
Jack annuì. «Finalmente abbiamo dati su cui lavorare. Fermate le ricerche degli esploratori, adesso dobbiamo concentrarci su come agire per liberarlo.»
Passarono ore a discutere sul da farsi, finché non arrivarono all'elaborazione di un piano perfetto.
Nei successivi sei giorni preparano le armi e le navicelle ricaricandole del tutto. Ognuno aveva un compito importante da svolgere.

I Ribelli della X        [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora