Facendo un passo indietro, mentre la Nyx si occupava dei prigionieri per portarli via dal pianeta, sulla X scoppiò il caos di fischi, grida gioiose e applausi quando videro le due ammiraglie scontrarsi. Tutti erano in delirio e i piloti stavano rientrando per un ultimo rifornimento negli hangar festeggiando.
L'unico rimasto serio, in tutta la situazione era Paco. Guardava quelle esplosioni e sussurrò: « Ce l'ha fatta, il Capitano Rebel ci è riuscito. Ma dov'è ora? Forza, fatti vedere. »
Fissava gli scanner con ossessione in attesa di un cambiamento anche minimo, ma non c'erano risposte in entrata e così, preoccupato per Darren, l'Insecfish alzò il tono di voce richiamando tutti al silenzio, in seguito ordinò: «Non è ancora finita! Tutte le navicelle in grado di volare decollino, voglio un pilota e un passeggero per ciascuna astronave. Distruggete ogni frammento e detrito, controllate che non ci siano sopravvissuti. Non possiamo permetterci che scappino come a Khantrey durante il processo. Ma soprattutto cercate e trovate il nostro Capitano! »
Immediatamente tutti si attivarono, uscirono in tanti sulle diverse navicelle. Ma c'erano pochi piloti esperti a causa dell'estenuante battaglia sostenuta, quindi uscirono anche Ribelli che avevano solo una preparazione base nel pilotare, tra questi Elvira, e con lei per controllare l'esterno Oyer e Aghio. Era stato deciso di mandare in gruppi di tre quelli con la preparazione base, in modo da renderli più efficienti. Il gruppo era sull'Astreo e l'aliena cyborg aveva attivato dei sensori che rilevassero segni vitali. Procedevano lentamente e tutti scrutavano lo spazio, sia attraverso scanner e monitor sia a occhio nudo.Darren, invece, aveva usato i propulsori per allontanarsi dalle esplosioni e lasciarsele alle spalle. Ma era passato dal sentirsi libero alla prigionia in un attimo.
"Ci sono riuscito!" Era felicissimo, all'inizio. "Abbiamo distrutto l'ASAPU e i Ribelli hanno trionfato!"
L'attimo dopo, l'onda d'urto provocata dalle due ammiraglie lo spinse lontano facendogli perdere per un attimo il controllo, anche se riuscì a stabilizzarsi subito. Però, mentre, pensava a come raggiungere la X o farsi notare, una scheggia di metallo dei detriti colpì i suoi propulsori, i quali si ruppero sul colpo a causa della velocità. Rimase bloccato nello spazio, sospeso nel vuoto. Non voleva crederci.
"Dopo tutto quello che ho passato morirò qui?"
Era solo questione di tempo prima che l'ossigeno si esaurisse del tutto. Ringhiava e cercava di muoversi ma era tutto inutile. Osservava le due ammiraglie crollare e dallo stato di agitazione in cui si trovava si lasciò trasportare da un sentimento di rassegnazione. Era stanco e lì c'era pace. Cercava di ridurre a meno i gesti in modo da non consumare troppa aria. E intanto i suoi occhi fissavano Exterminator.
"Hope sarà viva? Sarà salva?"
Erano domande che continuavano a martellargli in testa, mentre restava ammutolito come una statua, con gli occhi spenti che sembravano fissare il vuoto quando davanti a lui apparve una luce, vide un bagliore blu che circondava il pianeta: era lo Scudo Quarantena.
"Allora abbiamo davvero vinto! In questo modo anche i Blood-Gobboers sono stati sistemati e questa volta non avrebbero più fatto del male a nessuno. Ora tocca a loro trovare un nuovo modo per sopravvivere come razza, occuparsi del pianeta in modo diverso dallo sfruttamento di tutte le risorse e distruzione di tutti gli esseri viventi. La loro unica salvezza adesso è adattarsi. E poi chi lo sa? Magari dopo anni o anche secoli di adattamento forse diventerà possibile avere relazioni pacifiche con loro."
Darren si perdeva a fantasticare in questi pensieri senza meta.
L'ossigeno scarseggiava sempre di più, e rapidamente iniziarono a manifestarsi i sintomi dell'asfissia attraverso inspirazioni forzate. Si agitava e il suo corpo era percorso da forti scosse dovute alle convulsioni e le labbra erano diventate blu.
"Non posso lasciarmi andare. Devo reagire o morirò!"
Chiudeva gli occhi e li riapriva in uno stato confusionale soffrendo tantissimo. Poi aprì gli occhi di scatto sentendo dei rumori, erano le navicelle della X.
"No, non posso addormentarmi! Devo tornare sulla X! Devo tornare da Hope!"
Alzò il braccio faticando con in mano una pistola, che fino a prima era rimasta agganciata alla tuta che aveva rubato all'ASAPU.
"Un ultimo sforzo."
Premette il grilletto e sparò un raggio laser. Voleva spararne altri, farsi notare ma le forze lo abbandonarono, perse la pistola che si allontanò da lui e nel tentativo di recuperarla perse anche i sensi, inizialmente vide solo tutto nero, poi più nulla totalmente svenuto.
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I Ribelli della X [IN REVISIONE]
Science Fiction"Perché non ti arrendi? Per cosa combatti?" Per rispondere non è sufficiente avere chiaro in mente un obiettivo, bisogna scavare nel profondo di noi stessi, accettare tutte le nostre parti, tutti i nostri pregi e tutti i nostri difetti e riuscire a...