32 - Passato, presente e futuro

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E' vero, mentirei se dicessi che so cosa voglio dalla vita. Così come mentirei dicendo che non ho rimpianti per come l'ho vissuta finora, ma non tutto è perfetto e chi sono io per disperarmi dalla mattina alla sera per come mi sono comportata? Il passato non si può cambiare e il presente è fatto per essere vissuto pensando al futuro, non c'è Dio che tenga, se vogliamo fare passi avanti non possiamo voltarci indietro per ripensare agli errori commessi durante il cammino.


Da dove viene questa riflessione profonda? Un'indigestione, probabilmente, o forse una mangiata pesante, fatto sta che ora mi ritrovo sul divano di Kageyama, seduta con le gambe all'aria e la testa a penzoloni, per fargli confluire un po' di sangue sperando di riprendermi. Non so per quanto tempo io sia rimasta a fissare il televisore al contrario ma quando sento le chiavi girare nella serratura lancio un'occhiata all'orologio e noto che sono le otto e mezza di sera


"Siamo a casa" esclama Kageyama come se questa non fosse già casa sua


"Sappi che mi sono sentita molto offesa, ti ho chiesto di ospitarmi anche perché volevo un po' di compagnia e invece tu te ne vai a spasso come se nulla fosse. Mica sono una donna delle pulizie"


"Mi dispiace davvero tanto Sakura ma i miei genitori erano arrabbiati per un motivo assurdo quindi ho provato a risolvere la situazione"


"Capisco... spiace a me non averti potuto aiutare" sbuffo abbassando lo sguardo "E comunque le pulizie le ho fatte lo stesso perché mi sentivo in colpa a stare qui gratis"


"Ma dai figurati, non c'è alcun problema!" ridacchia scuotendo la testa, si sentono dei rumori provenire dall'ingresso "Sei sicuro di non volere una mano?" chiede a qualcuno dietro la porta


"Ti ho detto che sono perfettamente in grado di scaricare dall'auto una stupidissima valigia" borbotta quello che dovrebbe essere il mio migliore amico "Sakura, mi sei mancata!" esclama con sguardo triste "Possiamo fare pace?"


"Ma sei rincoglionito o cosa? Prima mi dai della puttana e poi pensi che venendo qui a fare gli occhi da cucciolo otterrai il mio perdono? Ma fammi il piacere!" alzo gli occhi al cielo


"Ok, ora seriamente" si chiude la porta alle spalle e mi raggiunge sul divano "Non voglio sapere perché sei a testa in giù da così tanto tempo che hai la faccia viola, quindi ne approfitto per chiederti scusa. Ho capito tardi che tu nemmeno sai quello che è successo tra me ed Akaashi quindi ti è impossibile provare a comprendere alcune mie reazioni che ai tuoi occhi sono solo eccessive"


"Sai, ho l'impressione di averla già sentita questa storia" lo vedo andare nel panico improvvisamente, che gli prende? Questo era il suo unico piano per scusarsi?


"M-ma io non te ne ho mai parlato"


"Ci sono sempre due facce della stessa medaglia" gli ricordo


"Ti ha sicuramente mentito" sibila a denti stretti


"A me non importa chi dei due stia mentendo o se entrambi stiate dicendo la verità, rivoglio il mio migliore amico e lo rivoglio esattamente com'era"

Haikyuu!! ¦ BUSINESS MANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora