5 - Un appuntamento?

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"Sono nata in Giappone, nella periferia di Tokyo. Mia madre era americana e si trasferì qui grazie ad una borsa di studio, quindi trascorrendo le sue giornate conobbe quello che poi divenne mio padre. Alle elementari incontrai Oikawa e i miei aprirono una trattoria a gestione familiare, mamma si occupava dei tavoli e dei clienti mentre papà stava ai fornelli. Quando io e Toru tornavamo a casa da scuola ci divertivamo ad aiutare ma la maggior parte delle volte finivamo a combinare un gran casino e ci cacciavano per non rallentare ulteriormente il servizio" la risatina di Oikawa mi fa sorridere ripensando ai bei vecchi tempi "Siamo stati insieme anche alle medie finché mio padre tornò a casa con un referto medico piuttosto preoccupante. Frequentando il liceo iniziai a giocare a pallavolo ma tutto finì a metà del secondo anno. Mio padre morì di tumore e mia madre cadde in depressione vendendo la nostra trattoria. Iniziai a lavorare mentre studiavo e mi occupavo delle faccende di casa, vedevo mia madre alzarsi da letto piangendo, mangiava qualcosa, piangeva e correva a vomitare, poi il circolo ricominciava. Prima di terminare l'ultimo anno di liceo, a metà semestre decise che la soluzione migliore era lasciare il posto che le ricordava suo marito e che tanto la faceva soffrire e quindi, senza lasciarmi voce in capitolo, mi caricò su un aereo e mi portò con sè a New York dai suoi genitori, in un grattacielo freddo come le anime delle persone che abitano in quel palazzo. Dovetti sforzarmi per comprendere al meglio la lingua e con non poche difficoltà riuscii a diplomarmi. Ho vissuto là per cinque anni e dopo aver compiuto ventitré anni, ho lasciato un biglietto a mia madre in cucina e sono partita per il Giappone. Vivo con Oikawa da un mese perché mi ha gentilmente ospitata"


"Wow... E' davvero tanta roba" ha l'aria piuttosto colpita "Quindi ora vivi da Oikawa-san? Non è un po' imbarazzante?"


"Perché dovrebbe esserlo?" e forse non avrei dovuto porre una domanda simile


"Beh... con Iwaizumi-san.. sai..." merda! Oikawa fissa un punto indefinito e respira affannosamente


"Ma dai figurati, Toru è un cazzone" gli tiro una pacca piuttosto energica sperando che si riprenda ed effettivamente riesco a distrarlo


"Lo so che ho un cazzone non c'è bisogno che tu glielo dica" commenta ridacchiando, i suoi occhi sono ancora tristi ma il fatto che riesca di nuovo a fare battute simili mi fa capire che stiamo avanzando, un passo alla volta


"Oikawa!" esclamo arrossendo al suo commento


"Guardala, povera piccola etero innocente" si volta verso Kageyama "Questa è solo una facciata! La stronzetta qui davanti a noi in realtà è una fottuta ninfomane! Si scopa gli uomini e poi scompare la mattina dopo lasciandoli soli come degli idioti, è una vera puttana"


"La puttana sarai tu semmai!" gli tiro un pugno sul braccio che lo fa sussultare


"Si è fidanzata con un giocatore di football astro nascente del Super Bowl, per poi lasciarlo malamente in diretta tv dopo che lui le ha chiesto di sposarlo. Proprio senza cuore!" scoppia a ridere dopo il mio secondo pugno


"Toru!" alzo la voce sperando di zittirlo "La smetti di raccontare tutti i cazzi miei in giro!?" Kageyama mi guarda un po' intimorito, povero, probabilmente ora mi vedrà come una maniaca sessuale


"Scusa, è più forte di me" ridacchia Oikawa mentre si alza per andare a pagare il conto del pranzo

Haikyuu!! ¦ BUSINESS MANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora